𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝟸

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Appena raggiunse il tavolo, dopo aver sceso i gradini delle scale a due a due, salutò sua madre e suo fratello, che la ignorò completamente con lo sguardo fisso sullo schermo del cellulare, e si girò per prendere la bottiglia di latte dal frigorifero, con le numerose prediche della madre di sottofondo, e giusto un muffin ai mirtilli, il suo preferito, dalla credenza per non perdere molto tempo, sedendosi a un lato del tavolo vicino alla madre e girando lo sguardo verso la finestra per evitare qualsiasi conversazione con lei, sperando di farla tacere: odiava quando le faceva la ramanzina tutte le mattine da appena sveglia, siccome era ancora con la testa fra le nuvole. Era una giornata un po' nuvolosa, che nonostante fosse rara per l'Irlanda visto che era spesso inondata da cieli chiari e sereni, illuminati dal sole, era la solita bella e malinconica giornata di Londra, che Corinne ricordava con un misto di angoscia e nostalgia.

La mattina in casa sua è sempre stata abbastanza snervante, peggio del traffico: trentamila sveglie che suonavano contemporaneamente o una dopo l'altra, telefoni che squillavano, le urla di sua madre dirette a entrambi i figli e le lamentele di suo fratello, spesso ignorate, sul fatto che non si fosse ancora ambientato in quella città. Fino a qualche mese fa vivevano a Londra con il loro padre che morì per delle cause incerte, e siccome i carabinieri non si erano mai affrettati a chiudere il caso, sua madre ha deciso di mettere un bel punto alla sua vita passata e trasferirsi con i figli in Irlanda, nel suo paese d'origine, in una piccola cittadina appartata dove vi è cresciuta. Aveva ancora impressa nella sua mente l'immagine vivida della morte del marito, che aveva trovato sdraiato a terra con il collo spezzato e il braccio sinistro tagliato dietro le scale, in un lago di sangue della loro vecchia casa. Lanciò un grido di terrore e si precipitò subito alla testa del marito, mentre prese il telefono e chiamò subito le forze dell'ordine. Fortunatamente era sola a casa, cosa che la terrorizzava, ma che allo stesso tempo le fece emettere un sospiro di sollievo; entrambi i figli erano a scuola fino a qualche momento prima. Tornarono a casa discutendo come al solito, fino a quando non videro l'auto dei carabinieri sul vialetto, e in silenzio si avvicinarono all'entrata; Andrew spinse la porta d'ingresso socchiusa per entrare. Videro entrambi il viso della madre immerso nelle lacrime, e il classico lenzuolo delle scene del crimine presenti nei film gialli che avvolgeva un corpo sul pavimento, circondato dal nastro giallo e nero che impediva a chiunque di avvicinarsi, e dai poliziotti della scientifica che fotografavano il corpo: ci vollero pochissimi secondi per realizzare che il cadavere era quello del loro padre. Rimase fermo all'entrata senza pronunciare neanche una parola, con la mano ancora aggrappata sul pomo della porta, e lo sguardo fisso sulla scena, mentre Corinne scoppiò in lacrime e si gettò verso le braccia della madre dopo uno scambio di sguardi in silenzio. La scientifica sul momento suppose che si fosse trattato di un incidente: il signor Middleton si sarebbe spezzato il collo dopo una caduta nell'intento di scendere le scale verso la taverna, e si sarebbe tagliato il braccio nei cocci di un vaso con delle forme geometriche spezzato a terra, che sarebbe caduto da un comodino al quale lui avrebbe cercato di aggrapparsi; una teoria abbastanza convincente, anche se ancora non certa, ma lei sapeva che non era andata del tutto così.

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