La mattina mi svegliai felice, per la prima volta il bellissimo John Shelby mi aveva notata, dopo essermi preparata andai al pub più felice del solito e anche il signor Fenton se ne accorse
"Questa felicità a cosa è dovuta?" disse con un sorriso sul viso "Mi dici chi ti ha fatto quel segno" tornò serio
"Nessuno" mi girai sperando che il signor Shelby entrasse "Il signor Shelby è in ritardo"
"Già, è strano" ammise lui
Dopo diversi minuti entrò Tommy con il viso aperto e faceva fatica a camminare per un colpo di pistola, feci uscire tutti e feci appoggiare Tommy nella saletta, entrò Harry con delle bende e dell'alcol
"Devo estrarre la pallottola" feci un respiro profondo e infilai due dita, estrassi con fatica il proiettile e lui cercava di non mostrare il dolore "Disinfetto e poi bendo, eravamo soli in quella stanzetta presi la bottiglia di alcol e la versai, dopodiché bendai il fianco "Starà bene signor Shelby" uscì dalla stanzetta e c'era tutta la famiglia Shelby
"Adelaide come sta?" mi chiese John preoccupato
"Bene, la ferita sul viso non è grave e la pallottola non era in profondità" mi abbracciò e io rimasi stupita
"Grazie signorina Adelaide" mi sorrise Polly, la loro zia
"Nessun problema è stato un piacere, vado a pulirmi le mani e torno" andai nel retro e mi sciacquai le mani "Posso portarvi qualcosa signori" e come sempre Whiskey irlandese
"Signorina Adelaide io le devo un favore" lo interruppi
"No no, chiunque avrebbe fatto il mio gesto, davvero non ho bisogno di nulla" sorrisi
"Adelaide fatti dare una mano" aggiunse John
"I soldi che mi da il signor Fenton mi bastano per vivere e sto bene così" sorrisi
"Sta sera le farò fare un giro, accetti questo come ringraziamento" quasi mi pregò John
"Accetto volentieri"
La giornata passò in fretta e come la sera prima John entrò mentre stava pulendo, si sedette a un tavolo
"Vuole qualcosa signor Shelby?" chiesi per spezzare il ghiaccio
"No no grazie sennò dovremmo aspettare ancora per il viaggio che le voglio far fare" sorrisi e finì di pulire
Quando uscimmo dal pub vidi un cavallo e lo accarezzai, credo di essere l'unica in questa cittadina a non esserci mai salita, anzi era il primo che accarezzavo, il signor Shelby mi guardava stranita
"Non sono mai salita su un cavallo" feci un sorrisetto e lui pure
"Se mi permetti ti aiuto" annuì e prendendomi per i fianchi mi tirò su e subito dopo si mise dietro di me "Comoda?"
"Certo signor Shelby" mi corresse dicendomi di chiamarlo John
Poco dopo si fermò davanti una casa
"Immagino che qui ci abitate voi, come mai mi avete portata qui?" scesi dal cavallo cercando di non ammazzarmi
"Si volevano scusare per ildisturbo" disse ridendo
Mi fece entrare e c'era tutta la famiglia Shelby seduta con un grande sorriso, mi sentivo leggermente in imbarazzo
"Thomas lo hai conosciuto, Arthur nostro fratello più grande, Finn quello piccolo e Ada nostra sorella e poi c'è zia Polly, lei è Adelaide Forbs"
"Adelaide grazie per essersi occupata del mio problema di questa mattina" mi sorrise Thomas
"Posso controllare la ferita" lui si tolsi la giacca e la camicia, tolsi la benda e vidi che si stava leggermente infettando
"La ferita si sta infettando, c'è bisogno di un po' d'alcol e un panno"
"Tieni" mi porse una bottiglia Ada con un panno
Versai il liquido nella ferita e con il panno tolsi la parte infettata, presi una lama e la scaldai nel fuoco
"Questo farà male" poggiai la lama e per la prima volta sentì il signor Shelby urlare dal dolore "Adesso non si dovrebbe più infettare, sarebbe meglio controllarla"
"Come sai tutte queste cose Adelaide" mi chiese Polly
"Mia madre lavorava come infermiera, è stata mandata a curare i feriti in guerra e mi ha insegnato qualcosa, in caso che succedesse qualcosa"
"Arriva la polizia" si sentì urlare da fuori
"John porta via Adelaide"
"Venite da me se ci sono problemi, due isolati dopo il Garrison, lascio la luce del portico accesa" loro annuirono
John mi portò a casa con il cavallo, eravamo di fretta, fortunatamente non trovammo intoppi
"Posso offrirti qualcosa?"
"No grazie, aspettiamo i miei fratelli"
Era passata un ora e qualcuno era entrato in casa, aveva fatto cadere la pistola a John, la presi e la puntai alla testa dell'uomo che la puntava a sua volta a John
"Le conviene andarsene da casa mia" lui tirò indietro la pistola e uscì da casa
"Grazie" mi abbracciò
"Due vite salvate in un giorno solo" dissi ridendo "La tua pistola John" gliela porsi
"Sei una coraggiosa Adelaide, potresti diventare una di noi, hai salvato la vita a Thomas a me e stai dando alloggio a tutti"
"Chi non ospiterebbe la famiglia Shelby "
Poco dopo bussarono e vidi che c'era tutto il resto della famiglia
"Ho preparato dei letti per la notte"
"Abbiamo visto alcuni poliziotti venire via da qui, è successo qualcosa?" chiese Thomas
"In realtà si, Adelaide oltre che a te fratello, ha salvato anche a me" disse sorridendomi "Ha preso la mia pistola da terra e l'ha puntata alla testa di quello" fece una pausa "Io ho pensato che potesse diventare una di noi"
"Una donna?" aggiunse Finn
"Si Finn una donna, non l'avete vista ragazzi"
Una canna di pistola si appoggiò alla mia testa, mi abbassai e girai velocemente, sfilando la pistola dalle mani di Ada
"Wow" aggiunse Arthur e John si mise a ridere
"E questo dove lo hai imparato Adelaide?" chiese Thomas
"C''ero anch'io in Francia" tutti rimasero sbalorditi
STAI LEGGENDO
𝐴𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜
Historical FictionAdelaide Forbs vive nel quartiere di Small Heath, da tempo lei si è innamorata persa di un ragazzo, che neanche sa Dell sua esistenza