-1°Capitolo.
Era passata una settimana da quella tragica messa.
Ed era arrivata l'ora anche per Alishia di riprendere l'attività scolastica.
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Erano le 7.00 precise di mattina,la sveglia rimbombante suonava a quell'ora.
Alishia si svegliò,addolorata,ancora un pò stordita dalla lunga e interminabile nottata in bianco.
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Passata un'ora a prepararsi,scese giù quelle scale interminabili che portavano al piccolo soggiorno rustico,quasi di un aspetto antico ma comunque,elegante.
Stampò un morbido bacio sulla guancia del padre,e uscì di casa.
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Il percorso era un pò lungo,ci volevano almeno 15 minuti buoni.
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Arrivata,fece un passo contro il gran portone,un pò sciupato,di un colore abbastanza bislacco,ma l'unica cosa certa è che era davvero in pessime condizioni.
Davanti a lei c'era un grande cortile,zeppo di verde e candide margherite.
Era lì che tutti gli studenti giocavano e si divertivano durante le ore a buco o ne approffitavano per fumarsi una bella sigaretta.
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La scuola era circondata dalla natura,c'era un piccolo spazio riservato agli ''SFIGATI'',così dicevano tutti.
Era una sorta di tunnel,era un posto un pò squallido e sporco,ma la gente là gli piaceva rifugiarsi,o semplicemente avevano bisogno ognuno della propria droga per soppravvivere alla grande e interminabile settimana.
Quel posto,veniva frequentato da persone strane:drogati,fumatori accaniti,e tizi con ossessioni davvero inquietanti.
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L'edificio era enorme,ti ci potevi perdere senza nessun problema,ma...Alishia sapeva benissimo dov'era la sua classe ed era lì che doveva dirigersi ogni mattina,per sua sfortuna.
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Alishia,si accomodò nel suo banco,lì situato in un angolo,che aspettava solamente che qualcuno potesse accorgersi di lui.
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Non aveva tanti amici,da quando sua madre era morta,la vita sociale per lei era uno degli ultimi problemi,tanto che aveva perso anche la sua migliore amica.
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Le lezioni erano piuttosto noiose e Alishia passava il tempo ascoltando qualche pezzo rock della sua band preferita.
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Era la quarta ora,il professore di matematica,Evans,iniziò a fare la classicissima lezione.
Evans si accorse che una sua alunna non era attenta come doveva,per cui con un tono abbastanza possente
urlò:-Signorina Morgan,le dispiace dirmi che cosa sta facendo di così importante?
Alishia,scattò,sapeva che era stata beccata,per la prima volta,così a bassa voce sussurrò:-Merda.
Con un filo di tono,rispose:-Non sto facendo nulla,sto ascoltando la sua noiosissima lezione come tutti i giorni!
Il professore dopo la sua risposta arrogante,precisò:
-Come ti permetti?Esci subito dalla mia classe,brutta mocciosa!
Alishia non esitò,e uscì fuori da quella classe che sembrava ormai essere una cella,sbattè la porta con forza e andò via.
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La noia si faceva sempre più forte,così decidette di uscire completamente dalla scuola.
Incontrò una ragazza,capelli rossi e lunghi,truccata di nero e vestita un pò da sciaquetta.
Abbassò lo sguardo,sembrava una ragazza drogata.
Successe qualcosa di inaspettato:-Ehi,bella!Ti va di fare un tiro?
Aisha,non sapeva cosa rispondere,iniziò a farsi tantissimi complessi,ma alla fine pensò:'che cosa mi farà mai uno stupido tiro?Ma si,proviamoci.'
Un po' incredula rispose:-Certo.
Prese la sigaretta e aspirò per un secondo,sembrava di stare tra le nuvole,una sensazione che non aveva mai provato,una sensazione di piacere.
Disse subito pochi secondi:-Senti,non è che ne hai una da darmene?Sai,le ho finite!
La ragazza dai capelli strani disse:-Certo!
Gli pose il pacchetto e Alishia ne prese una con educazione.
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Erano le 2.00,la scuola era terminata già da 30 minuti e stranamente Alishia era in ritardo,era in quel posto strano,quello che tutti odiavano.
Iniziò a fumare,e cercò di rinchiudersi nel suo bozzolo.
Quell bozzolo in cui lei odiava starci,ma che riusciva a superare il dolore solo in questo luogo,che sembrava aver conosciuto persone che la capivano,che capivano il dolore.
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CONTINUA...
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Insurgent.
Teen Fiction-Una ragazza problematica che prende una cattiva strada.- - Prologo: Rimase lì,dubbiosa con lo sguardo perso... Ad un tratto,una dolce lacrima rigò il suo piccolo viso caldo e soffice,pieno di dolore.