10.05.12

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-1°Capitolo.

Era passata una settimana da quella tragica messa.

Ed era arrivata l'ora anche per Alishia di riprendere l'attività scolastica.

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Erano le 7.00 precise di mattina,la sveglia rimbombante suonava a quell'ora.

Alishia si svegliò,addolorata,ancora un pò stordita dalla lunga e interminabile nottata in bianco.

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Passata un'ora a prepararsi,scese giù quelle scale interminabili che portavano al piccolo soggiorno rustico,quasi di un aspetto antico ma comunque,elegante.

Stampò un morbido bacio sulla guancia del padre,e uscì di casa.

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Il percorso era un pò lungo,ci volevano almeno 15 minuti buoni.

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Arrivata,fece un passo contro il gran portone,un pò sciupato,di un colore abbastanza bislacco,ma l'unica cosa certa è che era davvero in pessime condizioni.

Davanti a lei c'era un grande cortile,zeppo di verde e candide margherite.

Era lì che tutti gli studenti giocavano e si divertivano durante le ore a buco o ne approffitavano per fumarsi una bella sigaretta.

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La scuola era circondata dalla natura,c'era un piccolo spazio riservato agli ''SFIGATI'',così dicevano tutti.

Era una sorta di tunnel,era un posto un pò squallido e sporco,ma la gente là gli piaceva rifugiarsi,o semplicemente avevano bisogno ognuno della propria droga per soppravvivere alla grande e interminabile settimana.

Quel posto,veniva frequentato da persone strane:drogati,fumatori accaniti,e tizi con ossessioni davvero inquietanti.

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L'edificio era enorme,ti ci potevi perdere senza nessun problema,ma...Alishia sapeva benissimo dov'era la sua classe ed era lì che doveva dirigersi ogni mattina,per sua sfortuna.

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Alishia,si accomodò nel suo banco,lì situato in un angolo,che aspettava solamente che qualcuno potesse accorgersi di lui.

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Non aveva tanti amici,da quando sua madre era morta,la vita sociale per lei era uno degli ultimi problemi,tanto che aveva perso anche la sua migliore amica.

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Le lezioni erano piuttosto noiose e Alishia passava il tempo ascoltando qualche pezzo rock della sua band preferita.

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Era la quarta ora,il professore di matematica,Evans,iniziò a fare la classicissima lezione.

Evans si accorse che una sua alunna non era attenta come doveva,per cui con un tono abbastanza possente

urlò:-Signorina Morgan,le dispiace dirmi che cosa sta facendo di così importante?

Alishia,scattò,sapeva che era stata beccata,per la prima volta,così a bassa voce sussurrò:-Merda.

Con un filo di tono,rispose:-Non sto facendo nulla,sto ascoltando la sua noiosissima lezione come tutti i giorni!

Il professore dopo la sua risposta arrogante,precisò:

-Come ti permetti?Esci subito dalla mia classe,brutta mocciosa!

Alishia non esitò,e uscì fuori da quella classe che sembrava ormai essere una cella,sbattè la porta con forza e andò via.

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La noia si faceva sempre più forte,così decidette di uscire completamente dalla scuola.

Incontrò una ragazza,capelli rossi e lunghi,truccata di nero e vestita un pò da sciaquetta.

Abbassò lo sguardo,sembrava una ragazza drogata.

Successe qualcosa di inaspettato:-Ehi,bella!Ti va di fare un tiro?

Aisha,non sapeva cosa rispondere,iniziò a farsi tantissimi complessi,ma alla fine pensò:'che cosa mi farà mai uno stupido tiro?Ma si,proviamoci.'

Un po' incredula rispose:-Certo.

Prese la sigaretta e aspirò per un secondo,sembrava di stare tra le nuvole,una sensazione che non aveva mai provato,una sensazione di piacere.

Disse subito pochi secondi:-Senti,non è che ne hai una da darmene?Sai,le ho finite!

La ragazza dai capelli strani disse:-Certo!

Gli pose il pacchetto e Alishia ne prese una con educazione.

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Erano le 2.00,la scuola era terminata già da 30 minuti e stranamente Alishia era in ritardo,era in quel posto strano,quello che tutti odiavano.

Iniziò a fumare,e cercò di rinchiudersi nel suo bozzolo.

Quell bozzolo in cui lei odiava starci,ma che riusciva a superare il dolore solo in questo luogo,che sembrava aver conosciuto persone che la capivano,che capivano il dolore.

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CONTINUA...

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