-3°Capitolo.
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Dopo quel battibecco,successo col padre,Alishia non era ancora pronta ad aprire una nuova pagina della sua vita.
Si rendeva conto che era rimasta sola e che niente e nessuno avrebbe fatto tornare indietro tutto quello che aveva perso.
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Una ragazza di soli 17 anni,completamente abbandonata a stessa,ormai toccava solamente a lei farsi forza e ad affrontare ogni giorno come se fosse l'ultimo.
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Anche la sua,era la solita routine,assai noiosa.
Per cui decise di farsi un giorno di fiere,senza che nessuno poteva venire a saperlo.
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Erano le 8.15,un pò in ritardo scese frettolosamente le scale e uscì di casa;forse una cosa era cambiata dalla sua solita giornata,non era più in pace con se stessa e nemmeno con l'unica persona che pensava l'avrebbe sostenuta sempre,il padre.
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Iniziò a correre,come se avesse bisogno di sprigionare tutto il suo dolore che aveva tenuto già per tanto tempo,senza accorgersene neanche arrivò in una piazzetta.
Col fiato sul collo,esclamò:-Davvero carina!
Era circoscritta da una fontana,che sembrava sputare ogni secondo,era un pò triste come posto,ma era isolato ed era questo che la rendeva forse,quasi perfetta.
Ed Alishia l'unica cosa di cui aveva bisogno era di silenzio,di stare da sola tra lei e la sua scatenata mente.
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Si sedette in un angolo,come il suo solito,affianco ad un
maestoso albero,appoggiò la spalla e si tolse lo zaino.
Vide ancora,quella sigaretta,mai toccata,che aveva chiesto a quella ragazza dai strani capelli di nome:Taylor,che a differenza sembrava un nome dolce.
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La prese con delicatezza e la osservò per qualche secondo,come se fosse indecisa se accenderla o meno,ma...essendo logicamente una ragazza 'intelligente' non avrebbe mai potuto accenderla,dato che non possedeva un accendino.
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Ad un certo punto vide un ombra,quasi spaventata alzò gli occhi e vide la figura di un ragazzo.
Era alto e magrolino,due piccoli occhi color nocciola con un'espressione davvero angelica,dei bei capelli neri,sbarazzini tirati un pò in su.
Davvero carino!
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Alishia si chiese per qualche secondo che cosa avrebbe voluto questo qua da lei,dato che la fissava come un maniaco.
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Iniziò a camminare,con passo svelto e quel ragazzo con un tono divino disse:-Eccoti l'accendino!
Balbettando Alishia rispose,un pò incredula:-Eh...Grazie.
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Lui si avvicinò a lei,con delicatezza si sedette affianco e fece:-Comunque,piacere,mi chiamo Luke!
Fece uno di quei sorrisi che solo pochi avevano,era un sorriso splendido,uno di quelli che ti facevano innamorare.
-Piacere,io Alishia!-
-Bel nome!Volevo sapere come mai da queste parti,non ti ho mai vista prima!- Esclamò l'interessato.
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Per un attimo la povera ragazza non sapeva cosa dire,si accese quella sigaretta,in cerca di un pò di serenità.
E dopo qualche secondo rispose:-Oggi non avevo voglia di andare a scuola,mi sono ritrovata qua,è un bel posto ma è la prima volta che ci vengo.
Luke rise:-Ah,ecco!
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Per un attimo i loro sguardi si incrociarono,sembrava di stare quasi quasi in un paradiso,lui era così carino e lei era così presa,stranamente.
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C'era un imbarazzo incredibile tra i due,qualcuno doveva pur prendere un'iniziativa,così Alishia in fretta e in furia chiese,senza pensarci:-E tu cosa ci fai qui?
-Io abito qua vicino,vengo spesso,già da quando ero bambino,giocavo sempre con i miei amici,era una gioia venire qua,ma ora è diventanto un deserto ed è proprio qua che amo rilassarmi.-
-Capisco,è davvero un bel posto!-Rispose Alishia con un amabile sorriso.
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Luke sorrise,si vedeva che non era proprio al suo agio,ma si fece coraggio e chiese d'istinto:-Ti va di conoscerci meglio?Potresti darmi il tuo numero se ti va,mi sembri una apposto.
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Alishia annuì e prese un pezzo di carta dal suo irrecuperabile diario e scrisse il numero di telefono,pose la sigaretta,ancora accesa,dall'altro lato del albero e gli diede il numero.
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Luke esclamò:-Grazie Alishia,ci sentiamo presto,ora devo proprio andare,ciao!
Gli diede una paca nella spalla e corse via.
Alishia non sapeva che dire,era la prima volta che un ragazzo,insomma,ci provava con lei,dopo tanto...si sentiva contenta,speranzosa.
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Con occhi pieni di gioia,alzò lo sguardo al cielo e sussurrò:-Grazie mille!
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CONTINUA...
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Insurgent.
Teen Fiction-Una ragazza problematica che prende una cattiva strada.- - Prologo: Rimase lì,dubbiosa con lo sguardo perso... Ad un tratto,una dolce lacrima rigò il suo piccolo viso caldo e soffice,pieno di dolore.