La mia camera.
Tutto ciò di cui avevo bisogno. Era il mio mondo, l'unico posto in cui nessuno mi avrebbe mai giudicata, l'unico posto in cui potevo davvero essere me stessa. Nessuno poteva entrare nella mia stanza, nessuno doveva trovare i miei quaderni. Un luogo inviolato e inviolabile.
Era molto tardi, l'orologio segnava mezzanotte e due ma come sempre non avevo sonno. Presi l'ultimo dei miei "lavori" dallo scaffale e lo aprì, mancava una sola pagina e ciò mi ricordava che un'altro mese era terminato. Stavolta però non era un mese qualunque, era l'ultimo. Questo sarebbe stato l'ultimo giorno di un'interminabile e stressante anno.
31 dicembre, un giorno apparentemente importante, ma per cosa? La verità? Uno spreco.
Uno squallido pretesto per festeggiare. Alcol, musica house a tutto volume, fumo, e poi la cosa più inutile... il bacio allo scoccare della mezza notte, una cosa che tutte le ragazze desiderano da sempre ma che alla fine non conta assolutamente niente. L'amore si dimostra nel tempo non con un bacio in un giorno come tutti gli altri. Il capodanno. È tutto così finto, commerciale. Si augura l'inizio di un anno nuovo sperando che sia pieno di amore fortuna e bla bla bla. Cazzate. Cazzate perchè il giorno dopo è esattamente come quello prima e quello prima ancora ,ovvero... una schifezza.
Temperai la matita e viaggiai con la mente estraniandomi dal mondo. La mano volava leggera sul foglio tracciando linee ben definite. Quando disegnavo tutto intorno a me si spegneva. Blackout.
Mi sentivo libera di esprimere ciò che avevo dentro.
Chiusi il quaderno finito e scrissi il suo numero sulla copertina, 166. Poi lo riposi insieme agli altri e mi infilai sotto le coperte ruvide.
Buio
Logan Pov.
La serata con Jennifer mi aveva messo fame. Scesi dal letto facendo attenzione a non svegliarla e andai in cucina a prepararmi un panino. I miei genitori sarebbero tornati tra due giorni per uno di quei loro viaggi fuori programma, e io stavo approfittando alla grande della casa libera. Notai il cellulare sul divano. Mi sarà caduto sicuramente mentre toglievo i pantaloni. Lo presi, era spento, sicuramente scarico, così lo attaccai al caricabatterie. Quando riprese vita iniziò a lampeggiare... 5 nuovi messaggi. Aprì il primo di mia madre
Tutto ok? Ti chiamo domani, miraccomando non fare troppo caos, mangia e divertiti. Ti vogliamo bene
Sorrisi. Era bello che si preoccupasse di me costantemente nonostante avessi 19 anni.
Due messaggi erano da Kyle
-Tutto apposto per domani sera?
Bibite , cibo , abbiamo tutto?
-Siamo a casa tua vero? Rispondi appena trovi il messaggio
Era troppo tardi ormai per rispondergli ma non mi interessava granchè. Il quarto messaggio era da Ethan ma non lo aprì proprio. Vorrà sicuramente conferma per domani, pensai . Sapevo che era ancora sveglio ma non mi andava di parlargli. Poi aprì l'ultimo messaggio. Era dall'ultima persona da qui mi aspettavo un messaggio. Tutto d'un tratto, iniziai a sentire una strana euforia, ero impaziente di leggere cosa aveva da dire in sua discolpa, mi sentivo come un bambino la mattina di natale ed era una sensazione che non provavo da tanto tempo, così bella e rara.
Ciao.
Sono io, Grace.
Mi dispiace di non averti risposto prima, ma mentre pensavo a cosa scriverti mi sono addormentata. Non è una scusa ma mi sento così in colpa!
Il tuo messaggio mi ha un pò stupito a dir la verità, e sia chiaro non in senso negativo. Pensavo ti fossi dimenticato di me, che non eri venuto al parco perché non volevi vedermi, quando semplicemente c'é stato un malinteso. Ho fatto tardi ieri sera e quando sono arrivata al parco tu non c'eri più. Mi sono sentita stupida, ho addirittura abbracciato un ragazzo pensando che fossi tu e adesso non so neanche perchè te lo sto raccontando visto che normalmente non parlo molto.
Stavo pensando che i nostri, effettivamente sono dei papiri non dei messaggi.
Bhe spero che questo sia servito a qualcosa. Ora vado, Medison mi sta aspettando. A presto
Spero
XX Grace
