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Hogwarts mi stava aspettando.
Dopo ben tre anni passati a studiare a casa, sono finalmente riuscita a convincere i miei genitori a farmi andare ad Hogwarts.
-Cassandra, sei pronta?-
-Si mamma, arrivo- risposi.
Finisco di raccogliere i miei lunghi capelli grigi e mi precipito giù per le scale.
-Finalmente sei pronta, sai che non abbiamo tutto il tempo del mondo- replicò mia madre
-Lo so mamma, scusa-
-Preso tutto?-
-Si-
-Bene andiamo e ricordati di far valere la tua persona-
È da anni che mi ripete sempre la stessa frase: "far valere la mia persona"; sapevo benissimo che voleva soltanto che io portassi onore al nostro cognome: i Gaunt, i discendenti del famoso Salazar Serpeverde, uno dei quattro fondatori di Hogwarts.
-Cassandra, hai preso Muffy?-
-Oh cazzo no! Me ne stavo dimenticando!-
Corsi in camera mia e presi il piccolo animale; vidi l'animale attorcigliarsi attorno al mio braccio lasciando penzolare la parte finale del suo corpo.
-Cassandra! Non portalo così, presi la sua teca e portalo dentro la teca!-
-Mamma, a Muffy non piace stare dentro la teca, e poi ora dovrò viaggiare da sola, almeno avrò compagnia-
-Fa come vuoi, sei un caso perso, ora muoviti, tuo padre ci aspetta fuori dai cancelli da un po'-
Accarezzai dolcemente il musino del mio amato Pitone, ancora cucciolo, che si era attorcigliato sul mio braccio mentre seguo mia madre.
Usciamo dalla casa; un sentiero di ghiaia ci fa strada fino all'enorme cancello in ferro battuto davanti a noi.
-Finalmente siete arrivate-
-Ciao papà, scusa, mi stavo dimenticando di prendere Muffy-
-Tranquilla tesoro, sei ancora in orario per prendere il treno-
Mio padre ci porse il braccio, e, senza esitare, io e mia madre lo afferrammo.
Immediatamente fummo smaterializzati in una stazione babbana.
-Papà, cosa ci facciamo qui?-
-Prendi i tuoi bagagli e seguimi-
I miei bagagli si smaterializzarono dopo pochi minuti davanti ai miei piedi, così li prendo e seguo mio padre fino ad arrivare davanti a un muro.
-Ora senza esitazione, corri contro il muro-
Guardo mio padre con un po' di perplessità, però so per certo che lui non dice mai nulla di insensato, così mi faccio coraggio, prendo la rincorsa e inizio a correre verso il muro chiudendo gli occhi.
Non sentii dolore...non avevo sbattuto contro il muro!
Apro gli occhi e vedo un treno pronto per la partenza.
-Cassandra, il treno sta per partire, ti conviene salire e prendere posto-
-Papà, mamma, grazie di tutto, appena arrivo vi scriverò, promesso-
Abbracciai i miei genitori e, con Muffy attaccato al braccio, andai a prendere posto suo treno.
Le cabine erano tutte vuote.
-Bene Muffy, sembra che su questo treno ci siamo solo io e te-
-Meglio no?-
-Beh, si, ti va bene questa cabina?-
Il serpente annuii con la piccola testolina, così apro la porta e mi infilo nella prima cabina che trovo.
-Muffy, secondo te come saranno i ragazzi?-
-Non iniziare a pensare già ai ragazzi, ci mancheranno ancora due ore di viaggio, siamo appena partiti-
-Uff, come sei noioso, volevo solo fantasticare un po'-
Poso il mio viso sulla mano e iniziai a guardare fuori dal finestrino; Muffy si era staccato dal mio braccio e si era arrotolato sulle mia gambe.
-Qualcosa dal carrello? Qualcosa da cartello?-
La signora dei dolci andava di carrozza in carrozza continuando a ripetere la stessa frase nonostante in quel treno ci sono solo io.
-Qualcosa dal carrello cara?-
-No grazie-
La signora riprese a muovere il carrello finché non sentii di nuovo quella frase:
-Qualcosa dal carrello caro?-
Capii che non ero sola.
-Muffy, Muffy svegliati!- dissi agitando violentemente le gambe dove la piccola creatura dormiva dolcemente.
-Che vuoi ssss- la sua piccola lingua biforcuta uscii facendomi intuire che avessi interrotto uno dei suoi amati sogni.
-Non siamo i soli su questo treno, ce anche qualcun altro-
-E quindi? Dovrebbe interessarmi?-
-Ovvio che si!, dai andiamo-
Presi la piccola creatura e la attorcigliai attorno al mio collo, uscii dalla mia cabina e perlustrai le altre.
Dopo aver perlustrato 2 cabine, finalmente lo trovai.
È un ragazzo alto, biondo, vestito elegante; era girato verso il finestrino a godersi il panorama.
-Muffy, io entro-
Senza aspettare una risposta entrai nella cabina.
-Scusa, posso stare qui?-
Il ragazzo distolse lo sguardo dal panorama e lo fissò sulla mia figura; i suoi occhi glaciali mi scrutavano da capo a piedi fino ad incontrare i miei occhi celesti.
-Si sì, accomodati pure-
Mi sedetti di fronte a lui e, in quel momento, Muffy strisciò dal mio collo alle mie gambe.
Vidi lo sguardo spaventato del ragazzo
-Tranquillo, Muffy è nato in cattività, non è pericoloso- cercai di rassicurare il ragazzo, ma con poco successo.
Il silenzio inondò la cabina.
-Per me dovresti rompere questo silenzio presentandoti- sibilò
-Muffy, hai avuto una buona idea- sussurrai.
-Tu sai parlare coi serpenti?-
La prima mossa la fece lui.
Rimasi sorpresa da quella domanda; fin da piccola ero sempre riuscita a comunicare coi serpenti, capivo ogni loro singolo sibilo.
-Si, capisco e parlo la loro lingua...comunque io sono Cassandra Gaunt-
-Piacere di conoscerti, Cassandra, io sono Draco Malfoy-
-Cassy, lui è il figlio di Lucius!-
-Hai ragione Muffy...- sussurrai
-Hai detto qualcosa?- mi chiese il ragazzo
-Emm, no no, stavo solo parlando con Muffy; Draco tu studi ad Hogwarts?-
-Esatto-
-Potresti raccontarmi un po' di quella scuola? Dei professori, dei compagni...-
-Certo, prima di tutto ogni ragazzo viene smistato in una delle quattro case in base a parti del proprio carattere: c'è la casa dei Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e infine i Serpeverde-
-La casa dei Serpeverde è quella fondata da Salazar Serpeverde...comunque grazie di questa introduzione, ma era una cosa che già sapevo-
-Ah bene, pensavo fossi una nuova arrivata che di Hogwarts sapesse solo il nome, comunque parlando dei professori c'è ne sono di tutti tipi; se sarai nella casa dei Serpeverde come me, starai molto simpatica al professor Piton, il professore di pozioni-
-Va bene, grazie mille-
Senza rispondere il ragazzo tornò a fissare il panorama.
-Che ragazzo strano, non fa trasparire alcuna emozione, vabbè, Cassy, io voglio fare un giro!-
-Muffy ora non possiamo, appena arriviamo potrai girare per la stanza, se alla nostra compagna non dispiacerà-
Muffy non mi ascoltò, scese dalle mie gambe e iniziò a strisciare fuori dalla cabina.
-Muffy! Muffy torna qui o giuro che appena ti prendo ti rinchiudo in quella teca!- sbottai
Il serpente non mi ascoltò e, ormai uscito dalla cabina, continuava a strisciare il più velocemente possibile per scappare da me.
-Non devi preoccuparti, lascialo pure andare, però sappi che non siamo da soli su questo treno-
Posai uno sguardo sul ragazzo e poi scappai fuori dalla cabina alla ricerca di Muffy.
-Muffy, vieni subito qui!-
Girai tutta la mia carrozza, ma di Muffy nessuna traccia.
Merda, ma ora dove sarà andato a finire! Muffy, appena ti trovo giuro che il resto dei tuoi giorni lo passi chiuso in quella stupida teca!
Pensai.
-Muffy! Muffy, vieni qui dai-
Perlustrai un'altra volta la carrozza, ma ancora di lui nessuna traccia.
-Scusa, stai cercando questo?-
La porta della carrozza successiva si aprì e vidi un ragazzo alto, coi capelli mori, occhi castani e un taglio sul naso.
-Si!, grazie mille- risposi mentre allungavo le mani per prendere Muffy.
-Comunque mi presento, io sono Mattheo Riddle-
-Cassy, passi da male in peggio-
-Emm, io sono Cassandra Gaunt-
-Uuu, una Gaunt, un'altra discendente di Salazar...mi piace-
-Ora dovrei andare, ci vediamo a scuola?-
-Va bene, ci vediamo a scuola-
Tornai nella cabina con Malfoy, mi sedetti di fronte al ragazzo ancora intento a non rivolgermi minimante uno sguardo.
-Muffy, appena arriviamo in stanza ti assicuro che dalla tua teca tu non esci più-
-Cassy, io volevo solo muovermi un po'!-
-Ti sembra normale che tu strisci via da me in un treno!?, sei un Pitone Reale, non un gattino!-
La mia predica a Muffy fece ridere di buon gusto il ragazzo di fronte a me.
-Ti fa ridere?!- sbottai
-Si, stai rimproverando quel povero serpente solo perché è andato a farsi un giretto per il treno?-
-Si! Per quanto sia innocuo non voglio che vada in giro da solo a spaventare le persone!, per quanto non lo faccia di sua volontà, le persona hanno paura di lui!-
-Se vuoi sapere una cosa, su questo treno ci sono solo ragazzi della mia casa, quindi se loro hanno paura di un loro compagno, beh, non sono dei veri Serpeverde- le risate del ragazzo furono soffocate da un'espressione fredda e priva di emozione.
-Visto Cassy! Lui dice che posso andare in giro per il treno!-
-Muffy basta, non vai in giro, chiuso qui il discorso-
Il serpente non replicò e io tornai a guardare fuori dal finestrino.
Passarono due ore nel silenzio più totale, finché non vidi il ragazzo alzarsi e ciò mi fece intuire che fossimo arrivati.
Il treno si fermò.
-Muffy, vieni sul mio braccio, siamo arrivati-
Il serpente si arrotolò subito sul mio braccio; scendemmo dal treno e ci trovammo difronte ad un immenso castello.
Ero finalmente a casa, ad Hogwarts.

La regina dei serpenti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora