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Dopo 10 minuti arrivai alla torre e vidi il ragazzo con le mani sul parapetto intento a guardare il panorama.
-Cedric...scusa se ciò messo tanto...-
Il ragazzo si girò a guardarmi mentre veniva verso di me.
-Tranquilla, sapevo che saresti venuta, me lo sentivo- la sua voce era calma e dolce, non si era minimante arrabbiato e questo mi tranquillizzò.
-Come mai hai voluto che ci incontrassimo qui?-
Cedric senza rispondere mi prese per mano portandomi fino al parapetto e mostrandomi un panorama mozzafiato: due colline confinavano un immenso fiume che sfociava nel lago Nero; il sole tiepido illuminava le colline che annunciavano l'inizio dell'inverno con alberi totalmente spogli.
-Perché qui c'è una vista spettacolare-
Il ragazzo mi guardò, cinse i miei fianchi con le sue mani e mi strinse forte a se.
Quella sensazione suscitò una marea di emozioni che come un tornado continuavano a vagare dentro di me.
-Cassandra, tu sei una ragazza bellissima e molto gentile, quindi vorrei conoscerti meglio e magari provare a frequentarci-
Rimasi sorpresa dalle sue parole; ci eravamo appena conosciuti e già voleva frequentarmi.
-Cedric...io ti conosco solo da stamattina quindi preferirei non affrettare le cose...-
Il ragazzo non cambio espressione, tenne sempre quella faccia serena e calma che placava il tornado dentro di me.
-Va bene, hai ragione sono stato troppo affrettato, scusami- disse staccandosi dolcemente da me, mentre si grattava la testa imbarazzato sorridendo.
Cazzo! Il suo sorriso! È...è così dannatamente sexy...
Non esitai un attimo e mi fiondai sulle labbra del ragazzo.
-Cassandra...- disse staccandosi bruscamente da me.
-S-scusa...- diventai rossa per la vergogna.
Il ragazzo lo noto e senza esitazione cinse i miei fianchi, mi tirò verso di se e mi baciò.
Gli posi le braccia sulle spalle cingendo il suo collo e decisi di approfondire il bacio.
All'improvviso mi prese il braccio e iniziò a camminare.
-Cedric dove stai andando?-
Il ragazzo non rispose ed iniziò a scendere le scale.
-Cedric! Fammi scendere! Finiremo per ammazzarci entrambi!-
-Che poco fiduciosa che sei, fidati di me, non ti farò cadere ne cadremo-
Così chiusi gli occhi, mi strinsi forte a lui sperando di non cadere.
-Visto? Non siamo caduti-
Aprii gli occhi e vidi che Cedric aveva sceso tutte le scale senza fare nessuna fatica.
Riprese a baciarmi appassionatamente mentre continuava a camminare verso un'aula vuota; entrò, chiuse la porta e mi posò sulla scrivania.
-Te la senti?-
A quella domanda non seppi rispondere.
Me la sento? Ovvio che si, i miei ormoni con lui sono a mille!
Annuii con la testa e il ragazzo riprese a baciarmi mentre una mano si infilò sotto la mia camicia, esplorando il mio corpo.
Si staccò dal bacio, mi sbottonò la camicia e la buttò a terra; lo stesso lo fece con la mia gonna lasciandomi addosso solo l'intimo.
-Cassy, io mi faccio un giro per la stanza, non voglio assistere a questa scena-
Muffy iniziò a strisciare via dal mio collo passando sul mio corpo nudo e scivolando fino a terra.
Il ragazzo appena il serpente si fu allontanato mi tolse l'intimo iniziando a massaggiare la mia vagina.
Mi appoggiai sui gomiti aprendo di più le gambe mentre la bocca del ragazzo si fiondo sul mio collo lasciandomi bacio e morsi.
-Cedric...- gemetti quando il ragazzo infilò delicatamente due dita dentro la mia intimità.
-Piccola sei davvero molto bagnata...- mormorò sul mio collo iniziando a muovere più velocemente le dita e godendosi i miei gemiti.
Staccò la sua bocca dal mio collo mentre tirava fuori le sue dita dalla mia intimità; si slacciò la cintura, i pantaloni e li lasciò cadere a terra.
Senza neanche aprir bocca, mi alzai dalla scrivania, mi inginocchiai davanti a lui e gli abbassai i boxer lasciando libero il suo cazzo.
Aprii la bocca iniziando a succhiarlo mentre sentivo lo sguardo del ragazzo addosso a me.
Più succhiavo, più sentivo la mia vagina bagnarsi finché il ragazzo non mi fermò e io mi alzai; mi prese di nuovo in braccio appoggiandomi alla scrivania.
Mi appoggiai interamente alla scrivania mentre il ragazzo mi aprì dolcente le gambe e infilò il suo cazzo dentro di me.
Una scossa di piacere mi pervase facendo uscire dei gemiti dalla mia bocca.
Cedric mise la mani sui miei fianchi tirandomi verso di lui; potevo sentire tutto il suo cazzo dentro di me.
Inarcai la schiena per il piacere mentre il ragazzo iniziò a muoversi accelerando la sua andatura.
-Cedric...sto per venire- mormorai tra i nostri gemiti; il ragazzo iniziò a martellarmi sempre più violentemente finché non venne dentro di me.
Mi lasciai cadere a peso morto sulla scrivania mentre sentivo il cuore esplodere.
-Cassandra...è meglio se ora andiamo in camera, non voglio che qualcuno ci trovi qui- disse il ragazzo mentre si stava alloccando la cintura dei pantaloni.
-Hai ragione-
Mi alzai, ma appena appoggiai il peso sulle mie gambe, queste cedettero facendomi cadere per terra.
-Cassandra tutto bene?- disse Cedric aiutandomi ad alzarmi
-Non proprio...-
-Da quanto è che non scopavi?-
-Emm...quasi due anni...-
Il quel momento il ragazzo mi porse il suo maglione e, senza esitazione, me lo infilai.
-Con il mio maglione sei tutta coperta, almeno nessuno vede ciò che non dovrebbe vedere-
-Grazie di tutto Cedric-
-Grazie a te Cassy, comunque non pensare che ti lasci qui! Ti riporto in camera-
In quel momento vidi Muffy strisciare verso di noi ed arrotolarsi sulla gamba del ragazzo.
-Muffy, vieni qui- a fatica mi abbassai, presi Muffy e, grazie all'aiuto di Cedric, tornai in piedi senza cadere.
-Bene, tieni i tuoi vestiti e andiamo- mi porse i miei vestiti e mi riprese in braccio; attraversammo il corridoio e andammo verso i sotterranei dove arrivammo davanti al muro dell'entrata.
-Cosa ci fai qui, Tassorosso?- chiese una voce dietro di me.
-Sto riportando Cassandra nella sua stanza, problemi Malfoy?-
-Si, Diggory, si da il caso che tu non possa entrare nella nostra Sala-
In quel momento cercai di scendere da Cedric, ma il ragazzo non lasciò la presa.
-Cedric, ora penso di riuscire a camminare, puoi mettermi giù-
Il ragazzo mi guardo con uno sguardo dolce e mi posò delicatamente a terra e poi tornò a fissare Malfoy con uno sguardo di puro odio.
-Cosa succede piccola Cassy, non riesci a camminare?- una risata malvagia seguì le sue parole
-Non parlare così- si intromise Cedric
-Non sto parlando con te, ma con la tua lurida puttana mezzosangue-
Sentire quelle parole pronunciate con tanto odio mi ferì molto; guardai il ragazzo biondo che mi guardava con uno sguardo di fierezza e poi spostai lo sguardo su Cedric che continuava a fissare Malfoy con odio e desiderio di picchiarlo.
-Hai esagerato Malfoy!- disse tirando un pugno assestato a Malfoy.
-Cedric! Calmo ti prego!-
Mi misi davanti a lui cercando di farlo calmare, non ho mai amato che le persone si picchiassero a causa mia.
-Cassandra scusami...-
-Tranquillo...- dissi tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo biondo con la faccia piena di sangue.
-Diggory, te la sei presa col ragazzo sbagliato-
Malfoy si avventò su Cedric iniziando a tirargli una serie di pugni; poi la situazione si capovolse.
-Basta! Tutti e due!- dissi cercando di mettermi in mezzo, sapendo benissimo il rischio che correvo.
I due ragazzi non mi diedero ascolto, così, ormai con le lacrime agli occhi li guardai un ultima volta prima di entrare nella Sala e andare nella mia camera.
-Cassy, va tutto bene?-
-Secondo te Muffy!?-
Aprii la porta e la sbattei dietro di me; mi buttai sul letto e, con la faccia sul cuscino, iniziai a piangere ininterrottamente.
Passò un'ora e dei due ragazzi non seppi più nulla.
Passarono altri 20 minuti finché sentii qualcuno bussare alla mia porta.
-Chiunque tu sia vattene...non voglio vedere nessuno-
Ma i battiti sulla porta non finirono così, con gli occhi rossi e le guance solcate dalle lacrime, mi alzai e andai ad aprire la porta.
Mi ritrovai davanti Malfoy con i vestiti e la faccia piena di sangue che mi guardava con uno sguardo di pietà.
Senza esitare gli chiusi la porta in faccia e mi accasciai a terra tenendomi le ginocchia e ricominciando a piangere.
-Cassandra...ho bisogno di parlarti...-
Continuai a piangere e singhiozzare.
-Cassandra ti prego...apri questa porta-
Mi alzai di scatto e aprii la porta.
Il ragazzo era in piedi difronte a me, ancora sporco di sangue e con gli occhi rossi.
-Dimmi- dissi mentre le lacrime mi offuscavano la vista
-Volevo chiederti scusa per quello che è successo con Diggory...-
Non risposi.
Le immagini di lui e Cedric che si picchiavano riecheggiavano nella mia mente mentre le lacrime continuavano a uscire mentre i singhiozzi spezzavano il mio respiro.
All'improvviso sentii delle forti braccia stringermi forte ad un petto duro e caldo.
-Cassandra...mi dispiace molto...-
Sentivo la voce del ragazzo molto vicina al mio orecchio e realizzai che ero tra le braccia del ragazzo che mi aveva ridotto in queste condizioni.

La regina dei serpenti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora