I flirt di Roxy

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4/10/2014 Fiorenzo


E ti ritrovi a pensare. Pensi e non produci. Pensi e ti vien da piangere. Pensi a lui, hai momenti belli vissuti in 8 magnifici mesi ; cioè tutti escluso uno . Quel fatidico 4 ottobre. mai e poi mai avrei pensato che la mia storia finisse. Lui l’ha voluta far finire. Aveva già deciso tutto,aveva già architettato ogni possibile scorciatoia dalla mia testardaggine. Lui, mi conosceva molto bene e sapeva che non mi sarei arresa facilmente. Partii da casa sua con il treno , malinconica, non sapevamo quando ci saremmo rivisti ma gli promisi il più presto possibile. Lo guardai dal finestrino assottigliando gli occhi e stampando nella mia mente il bacio che ci eravamo dati prima , se solo sapevo che era l’ultimo glielo avrei lasciato meglio, indelebile.
Lui mi sorride e mi manda un messaggio dolce a modo suo, non è un tipo di grandi parole ma quando le usa tu rimani sorpresa e incantata. Gli risposi di rimando un “ti amo” e lui che mi rispose “anche io molto” . Ecco che il treno parte e io lo osservo, lo osservo perché non so quando lo rivedrò per cui devo stamparmi nella mente la sua immagine, se sapevo che era l’ultima volta gliene avrei lasciata una io memorabile.
I giorni passano e lui è sempre più freddo e distaccato. I suoi , seppur pochi, gesti affettuosi non esistevano più. Mi rispondeva a monosillabi, quasi sforzato e io mi preoccupavo. Un’altra settimana da schifo e siamo a due finchè, il giorno prima del compleanno della mia migliore amica decidemmo finalmente di sentirci per telefono per affrontare la cosa . All’inizio era pessimista, mi disse se sero sicura di laurearmi a luglio, se ero sicura di passare inglese , se ero sicura di tante altre cose e io che gli rispondevo si a tutto ma la verità è che avevo paura che lui mi dicesse se ero sicura di noi e io che gli avrei risposto “si assolutamente perché tu sei la mia certezza!”. Ecco quello che gli avrei risposto, cosi facendo avrei evitato altre domande ma lui come detto prima aveva già predisposto tutto. Mi ascoltava e mi diceva che io ero troppo positiva che non ero realista che lui mi avrebbe voluto con sé sempre e che non riusciva  più ad aspettare un mese, anzi già un mese se l’era fatto passare bene perché mi voleva  e aveva dato per scontato i casini , la distanza e i tempi . Esasperata, gli proposi  una sua idea dato che le mie erano ridicole, mi disse che se andavamo avanti cosi ci saremmo lasciati male per cui per non finirla male  proponeva di lasciarci. Quando ami una persona la lasci andare anche se sai che la perderai ,ebbene cosi feci . Dopo 2 ore di telefonata e 3000 giri per le strade della mia città lui mi disse “ok però ci sentiamo” e io che gli risposi “ok” . Arrivai a casa, affranta e distrutta, lui non mi voleva più lasciare andare anzi trovava ogni minima scusa per non lasciarmi e io che intanto tremavo e cercavo di trattenere le lacrime di dolore. Passai 2 settimane da schifo aspettando un suo messaggio ma niente di niente . Ora a distanza di 1 mese sto malissimo ma cerco di tirarmi su anche se è durissima perché la verità, anche se non lo ammetterei davanti a lui, è che lo amo ancora, che lo voglio, che voglio un suo bacio,abbraccio,tenerezza.  Ecco mi manca una parte di me, sento come un vuoto incolmabile, come se un pezzo del mio cuore fosse un buco nero di rabbia,delusione e amarezza. Non riesco a cancellarlo da ogni social network perché ci siamo lasciati bene e in fondo spero in un vivissimo rientro in corsia anche se dato come si comporta di me non gliene è mai fregato niente , è questo quello che mi fa pensare anche se il cuore mi dice tutt’altro. Lui e il mio cuore danno colpa alla distanza io do colpa a tutto a lui che non ha voluto resistere,alla distanza che ci si è messa di mezzo, a me che non so perché mi do colpe e al tempo per metterci dentro qualche d’un altro. Ho paura di amare di nuovo, ho paura dell’abbandono, ho paura, il mio pezzo di cuore mancante mi fa aver paura di tutto e in questo momento devo avere la mente concentrata ma se inizio a leggere il manoscritto che devo descrivere mi viene in mente lui e i nostri discorsi storici e a quale intesa magica ci univa e quale passione ,sorrisi,baci,sguardi d intesa. La verità è che non gli piaccio abbastanza, la verità è che io lo amo davvero. Queste sono le mie pene d amore che a volte mando giù e altre volte sgorgano in lacrime.

4 mesi dopo Jacob


Penso e ripenso ma non posso stare con lui. Lui, il ragazzo perfetto per me, Jacob. Quegli occhi penetranti,quel sorriso da favola, quella voce rassicurante, forse troppo perché quando sono tra le sue braccia perdo ogni inibizione,ogni paura e la sicurezza è in me. Ma questo è un amore funesto, impossibile come è stato impossibile che Jack e Rose del Titanic vivessero felici e contenti. È impossibile stare con Jacob perché io, istintiva e in preda a un mia precedente delusione amorosa, ho decido di andare in Canada per 6 mesi a fare la ragazza alla pari o meglio conosciuta come Au pair. Ebbene quell’ottobre 2014 non avrei mai pensato che Fiorenzo, il ragazzo che pensavo fosse quello giusto per me , mi lasciasse dopo 8 mesi bellissimi e tormentati dalla distanza. Ben 550km ci separavano ma io , guerriera dalla nascita, non lasciavo che questo tormento prevaricasse il mio amore nei suoi confronti e cosi sembrava facesse anche lui ma poi la lacerazione del cuore stillò in me e da li la decisione. – devo partire perché qui non cè futuro,ce solo crisi,malcontento e non voglio sprecare il mio tempo a portare curriculum per vedermeli in un cestino mezz’ora dopo-. Cercai sui vari siti ed ecco la mia ancora di salvezza: il Canada. Felicissima e raggiante mi ero data la carica giusta per ricominciare a sperare in un mio futuro, nei miei sogni infatti decisi che dovevo laurearmi a luglio 2015 in Beni Artistici e dello Spettacolo e poi sarei partita ad agosto. Era tutto perfetto, avevo messo temporaneamente una pieta sopra all’amore,hai sentimenti perché non vi era posto per loro seppur di spasimanti ne avessi e ne ho ancora. Ma tutto crollò ieri, 2 febbraio 2015 quando finalmente dopo settimane che ci sentiamo vedo lui Jacob. Il mio cuore martellava come non mai e tutt’ora non riesco a pensare a lui come un amico anche se in un ora di coccole e chiacchiere
“A proposito non vorrei illudere e illuderti ma cosa facciamo? Cioè tu saresti la mia ragazza ideale ma peccato che parti”
Il senso di colpa m’invadeva ma se un tempo avrei buttato tutto all’aria per un possibile amore definitivo ora mi ritrovo a combattere per cercarmi il futuro seppur faticando con la mia anima romantica.
“io, non nego i sentimenti che ho per te come noto tu provi le stesse cose ma io parto tra 6 mesi e con il visto che farò ho la possibilità di stare là altri sei mesi ed e tutto complicato”
“ammiro la tua serietà infatti direi di restare amici”
“ma poi se dovessi tornare se ne puo riparlare tranquillamente ovviamente tu sei libero cioè se trovi un’altra buon per te”
“Ah sarà difficile perchè vedi io sono uno esigente , mi sa che mi farò prete e sono a posto”
Sorrise,stava scherzando ma mi usci un
“no dai non dire cosi”
E mi abbraccio forte
“quanto sei dolce”
“anche tu” rincalzai
E ora trovo confusa  e in balia di sentimenti e ragione ma so che prima d imbattermi in una nuova relazione devo prima trovare me stessa e il Canada è il luogo ideale , lontano da tutti e da tutto. Se il destino lo vorrà io e Jacob saremo insieme ma per adesso anche se è difficile siamo solo amici o meglio come dice lui amiconi ma in questa parola cè la scintilla di un possibile amore potente .
2 giorni dopo
Sono 2 giorni che penso e non so darmi pace . Lui, Jacob mi piace da morire ma non possiamo stare assieme perché io parto tra 6 mesi e lui lunedi inizia a lavorare. Bella situazione in cui mi sono messa, complimenti esco da una storia e m’incasino con un’altra.
Sono in biblioteca con una mia amica, stiamo studiando, si fa per dire perché entrambe abbiamo i nostri cavoli per la testa. Giro e rigiro le pagine dle libro cercando di non guardare il cellulare ma mi è impossibile.
Naty mi guarda, sorride
“dai dimmi cosa cè?”
Sbuffo e inizio a sfogarmi
“Sono uscita con uno  lunedi e ci piacciamo ma abbiamo deciso di restare amici perché io parto e lui lavora ed è un casino”
“tesoro mio ci sono le ferie e chi lo sa magari scoprite che siete perfetti come amici ma non come ragazzi”
“ma non lo so, non so che pensare”
“io gli manderei un messaggio” fini assottigliando gli occhi
Presa dal sentimento eseguii senza pensarci
-ciao quand’è che possiamo vederci?
La risposta non tardò ad arrivare
-mmmm non saprei-
-perché devo dirti una cosa importante
-mi metti ansia dimmi
- ecco so che ci siamo detti di essere amici ma vedi dopo che ti ho visto mi sono accorta che tu sei quello perfetto per me per cui non so che fare
-io proporrei di rimanere amici anche perché io lavoro e tu parti per cui per ora amici anche se la scintilla cè
-ok
-però se non vuoi io scompaio
-no non dire cavolate tu sei necessario per me
Cosi fini una possibile scintilla amorosa certa che dall’amicizia la sottile linea è sempre rovente.

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