3. Star Wars è la mia religione

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Sospiro.

Ho bisogno di coraggio.

Perché?

La risposta è che non lo so, non so perché io dovrei prendere coraggio.

Sto mentendo so benissimo il motivo, sono in piedi davanti alla porta dell'appartamento di Remus da ormai dieci minuti, dieci minuti in cui non ho fatto altro che pensare se dovessi bussare oppure inventarmi una scusa e scappare il più lontano possibile e mangiarmi il takeaway tutto solo.

Posso farcela.

Ho quasi ventuno anni diamine.

Busso alla porta.

Perché mi trema la mano?

Sto già girando il piede per andarmene, ci sta mettendo troppo ad aprire si sarà dimenticato che dovessi venire.

"scusami ero in doccia non ti aspettavo così presto" mi dice lui con tono dispiaciuto, probabilmente notando che mi stavo già allontanando, vorrei rispondergli che è tutto okay e che non è un problema ma le parole mi muoiono in gola.

Come osa aprire la porta con attorno alla vita solo un dannato asciugamano.

Se sentite rumori vicino a voi non vi preoccupate non sono ladri ma sono i miei ormoni che corrono impazziti ovunque.

"vuoi entrare?"

Rialzo gli occhi velocemente dall'asciugamano e dal suo petto chiaro e definito "uh?"

Perché cazzo sono così idiota.

"ho chiesto se volessi entrare o rimanere sulla soglia per tutto il resto della serata"

Si sta trattenendo dal ridere, apprezzo lo sforzo "emh si certo, sono passato a prendere il thai spero possa andare bene"

Annuisce e mi sfila delicatamente la busta dalla mano sinistra per poi sparire dentro l'appartamento, lo seguo e mi chiudo la porta dietro le spalle.

"mi metto su qualcosa e torno così mangiamo"

"puoi anche non rivestirti" mormoro sottovoce alzando nuovamente gli occhi verso la sua figura. Sembra sempre più alto.

Forse non ho mormorato a voce così bassa come credevo, lo capisco perché lui mi ha fatto l'occhiolino e un sorrisino sghembo.

Cazzo.

"intendo- uh si ottimo piano certo yeah vestiti" cerco di sistemare la situazione prima che sia irreparabile, possiamo concordare che io non ci sia riuscito.

Percepisco il sangue che mi affluisce sulle guance, è la prima volta nella mia vita che un occhiolino riesce a farmi arrossire.

Mi sento un ragazzino delle medie.

Sto aspettando che Remus torni, però non voglio fargli capire che sono seduto sul suo divano con gli ormoni ancora attivamente in circolo e l'immagine del suo corpo praticamente nudo stampato nel cervello, quindi sto guardando distrattamente lo schermo del telefono fingendomi disinteressato.

Lover Boy | wolfstarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora