Capitolo 4

76 2 0
                                    

CAPITOLO 4.

La mattina dopo Loki si svegliò passandosi la mano su gli occhi mettendosi in ginocchio sul letto.

Tony che passava da quella parte sorrise nel vederlo assonnato: «Loki, vieni a fare colazione?»

«Sì. Ho una fame da lupo» ammise senza pensarci due volte raggiungendolo sorridendogli felice.

Poco dopo raggiunsero la cucina dove il corvino si mise ai fornelli preparando dei pancakes mettendoli a tavola alcuni minuti dopo.

In cucina arrivarono anche tutti gli altri e poco dopo si misero a mangiare tranquillamente.

Terminata la colazione, Loki, si diede una ripulita e lasciò la torre andando a lavoro.

Pietro non ebbe il tempo di parlargli quella mattina, ma decise di andare a vedere cosa stesse facendo così si fece dare l'indirizzo del locale dalla sorella.

Loki nel suo locale stava terminando di sistemare i vestiti che gli erano stati ordinati, la farfalla dorata gli volava attorno facendogli compagnia.

Il corvino guardò l'orario e notando che aveva ancora qualche ora si mise al lavoro su gli altri bozzetti che aveva con sé cucendo altri vestiti.

Steve e Bucky che passavano da quella parte vedendo il velocista sorrisero divertiti.

«Pietro, perchè non vai a parlargli?» gli domandò il capitano.

«Non lo so. Ancora non so se lo amo come lui ama me e non voglio illuderlo» ammise l'argenteo senza distogliere lo sguardo dal corvino.

«Non devi per forza illuderlo. Forse gli basta anche solo la tua vicinanza per tranquillizzarlo» constatò Bucky senza pensarci troppo.

Intanto, Loki, si era seduto alla macchina da cucire lasciandosi andare a un sospiro. Dopo aver cucito il vestito sorrise posando la casacca argento azzurra sul manicchino per poi dedicarsi al pantalone.

Quando ebbe terminato sorrise con dolcezza togliendo piccoli filicini restati attaccati alla stoffa, solo dopo vedendo la farfalla posarsi su quei vestiti rise divertito dicendo: «Ho capito. Adesso mi metto al lavoro»

Chiuse gli occhi per un attimo solo e attorno a lui tanti piccoli cristallo di ghiaccio si alzarono brillati facendo illuminare tutto con le luci dell'arcobaleno.

Quello spettacolo lasciò abbagliato, Pietro, ma quando quei cristalli scomparvero un filo argenteo era nelle mani del corvino.

Senza indugiare il ragazzo lo usò per ricamare un fulmine su la casacca nel lato sinistro, all'altezza del cuore della persona che l'avrebbe usato, pensando: Con questo sarà protetto un po' di più quando gli sarò lontano e andrà in missione su ordine dello Shield...

Posò la mano su quel simbolo che brillò nuovamente e sorrise prendendo quei vestiti adagiandoli con cura in una scatola.

Steve era rimasto per un attimo incantato ad osservare i suoi movimenti dicendo: «Credo proprio che quei vestiti saranno per te, Pietro»

«Non credo che potrebbero essere per me» disse l'argenteo mordendosi il labbro.

Bucky si aggiunse al discorso: «Strano perchè da quello che ho visto dei suoi lavori su nessuno dei vestiti che gli ho visto cucire ha usato quel filo magico»

Pietro portò lo sguardo su Loki che aveva appena terminato di chiudere la scatola dove aveva messo il vestito e metterlo al sicuro.

Poco dopo un gruppo di ragazze arrivò nel negozio.

La strada del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora