CAPITOLO 5.
La mattina dopo, Pietro, si svegliò presto osservando il corvino dormire.
Non era la prima volta che lo osservava riposare, ma in quel momento avvertì una forza più grande di lui spingerlo a baciarlo.
Loki sentendosi osservato aprì lentamente gli occhi: «Pietro...» immerse la mano tra i suoi capelli argentei sorridendogli.
I loro sguardi si legarono, ma bastarono pochi minuti prima che il velocista posasse le labbra su quelle del corvino.
Il tocco fu lieve e delicato, però, diede ad entrambi una scossa portandoli ad approffondire quel bacio.
Quando si allontanarono un lieve alone rosato colorava il volto di entrambi.
Loki nascose il volto contro il petto del velocista che gli accarezzò la schiena: «Tutto bene?»
«Sì...» rispose lui per poi ammettere: «Era il mio primo bacio...»
Pietro sorrise divertito da quelle parole: «Sono felice di esser stato il primo»
Aveva detto il giorno prima che gli serviva del tempo per capire quello che provava, ma non era quello il vero motivo del suo prendere tempo, infatti non era certo al cento per cento che Loki lo amasse veramente.
Solo dopo quello che era successo e il fatto che l'avesse salvato per ben tre volte da quando lo conosceva gli aveva dato la conferma del suo amore per lui.
Loki si rilassò tra le sue braccia dicendo: «Pietro, ti andrebbe di allenarti un po' con me?»
«Che genere di allenamento avevi in mente?» gli chiese lui perplesso.
«Di solito lo faccio da solo con la mia magia, ma volevo provare qualcosa di diverso» s'interruppe un attimo dicendo: «Vorrei che con la tua velocità mi lanciassi contro delle palle da tutte le direzioni possibili. Io dovrò fermarle, ma avrò gli occhi bendati»
«Non sarà pericoloso per te?» gli chiese nuovamente il velocista.
«No. Mi serve per allenare gli altri sensi. Se mi attaccassero nel buio devo sapere da che parte arrivano» ammise lui senza pensarci troppo.
Pietro si mise seduto tra le coperte: «Va bene. Facciamo questa cosa, ma prima andiamo a mangiare»
«Sì» rispose Loki sorridendo alzandosi dal letto pieno di energie per quella nuova giornata.
I due lasciata la stanza si diressero in cucina dove il corvino preparò la colazione per entrambi mettendola poi a tavola.
Mangiarono tranquillamente per poi andare alla sala simulazione.
Pietro ne varcò la soglia impostando l'allenamento basato su le capacità degli Avengers dicendo: «Metto in attivo l'allenamento standard per gli Avengers e iniziamo»
«Va bene» rispose Loki sorridendo per poi farsi comparire lo scettro in mano e una benda nera con il quale avrebbe celato la vista di quello che lo circondava.
«Non userò la mia magia, ma solo lo scettro come arma. Dovrò imparare a usare altre armi con il passare del tempo, però, adesso devo migliorare con questo» disse lui inginocchiandosi posando lo scettro ai suoi piedi per poi bendarsi stringendo la benda.
Ripreso l'oggetto prese un respiro profondo concentrandosi, ma Pietro voleva far vedere quello che stavano facendo agli amici per questo mandò loro un messaggio veloce con il telefono che si era portato dietro.
«Sei pronto?» gli chiese il velocista.
«Prontissimo» rispose il corvino senza indugiare.
Ricevuto quel messaggio raggiunsero tutti la sala che usavano e rimasero fuori ad osservare quello che stava succedendo.
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La strada del cuore
FanfictionTratto dal Capitolo 1. Giorno 1 Sono fuori dalla cella, ma osservato a vista. Preferisco restare nella mia stanza, quando non sono con Heimdall ad osservare i regni, pur di non vedere gli amici di Thor. Non mi fido a mangiare quello che mi portano...