*Qualche mese prima*
Sono sempre stata una ragazza un po' strana, mi piace stare per conto mio, a scrivere storie, odio il caos e la maggior parte delle persone perché le considero stupide e superficiali.
Questa mio comportamento fuori dal comune penso sia dovuto alla presenza di una famiglia tossica a casa mia: mia madre e mio padre, nonostante non si amino più, abitano ancora insieme....
Mio padre la tradisce regolarmente e lei consapevole di tutto lo tratta ancora come se lui fosse un angelo...Mi fa schifo tutto ciò, mi fa schifo ogni cosa, tranne la scrittura, è l'unico modo che ho per fuggire dai problemi ed entrare nel mio mondo, dove sto bene, dove sono amata realmente...
Quel giorno di autunno, decisi di scrivere una nuova storia su un ragazzo da me inventato:alto, capelli e occhi marroni e un sorriso da brivido...iniziai a scrivere le sue caratteristiche decisi il nome:"Kol Mikaelson"
e dopo aver finito andai a letto, quella notte, lo sognai:
Mi parlava, la sua voce era così vivida e profonda...
Al mio risveglio, mi arrabbiai un po', perché notai subito che era stato solo un sogno...
Mi alzai e incominciai a prepararmi per andare a scuola.
Dopo essermi lavata i denti, andai davanti allo specchio e iniziai a vestirmi, ma quando sollevai lo sguardo, per poco non mi veniva un infarto:dietro di me, c'era il ragazzo del mio sogno, ragazzo che avevo inventato io.
Mi girai e lui era lì, fermo su due piedi che mi fissava.Iniziai a tremare leggermente, non sapevo cosa fare così chiusi gli occhi e iniziai a ripetere:"Tu non sei reale,tu non sei reale, tu non sei reale."
Ma capii che fu tutto inutile quando lo sentii ridere leggero.
Aprii gli occhi e pensando fosse un ladro o qualcosa del genere gli buttai addosso una lampada, ma questa lo trapassò.Io."O mio dio...cosa sei tu?"
Il primo pensiero fu che era un fantasma, così feci il segno della croce con le mani e le porsi davanti a lui, ma quest'ultimo non si mosse.
K."Sono il ragazzo della tua mente..."
Si avvicinò ma io mi scostai...
Io."Cosa...? Che cosa stai dicendo?
Oddio.
Perché parlo con te? Starò ancora sognando..."Iniziai a pizzicarmi la pelle ma niente, lui era lì, è tutto era così reale...
D'un tratto entrò mia madre, e io sbiancai subito.
M."Che sta succedendo qui?"
Guardai lei, poi davanti a me, e il ragazzo non c'era più, era sparito nel nulla.
Io."Niente mamma, mi stavo preparando per andare a scuola..."
Le sorrisi.Ma mia madre, sospettosa come era, analizzò con un solo sguardo attento la mia stanza e quando vide la lampada a terra in mille pezzi la indicó con un dito e mi guardò con un sopracciglio alzato: tipica sua espressione che faceva quando voleva delle spiegazioni.
Io."Ah si..."
Cercai di prendere tempo per inventare una storia valida, non potevo dirle che l'avevo gettata addosso a qualcuno che neanche esisteva.
Mi abbassai sulla lampada ormai in mille pezzi, e iniziai a coglierli, ma lo sguardo di mia madre era lì, e non se ne sarebbe andato finché non avessi parlato.
Io."Sono stata io, non l'ho fatto di proposito, stavo ballando la mia canzone preferita, mentre mi preparavo, perché Sarah mi ha dato una bellissima notizia: oggi manca la professoressa di matematica e la verifica salta e ho usato la lampada come microfono e per sbaglio l'ho lasciata andare è caduta e si è rotta...."
Mia madre sospirò e il suo sguardo si calmò.
M."D'accordo ma pulisci tutto prima che vai, e sbrigati che ancora devi fare colazione."
Annuii.
Uscì dalla stanza e io ritornai a respirare, poi raccolsi i pezzi e li buttai e corsi via.
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Sei reale?
FanfictionCome posso amare qualcuno che è soltanto nella mia testa? Come posso sentirlo nonostante lui non sia fisicamente qui? Ho paura di ciò che provo per lui, perché tutto questo non è reale, ma sembra così vero ed è l'unica cosa che mi fa stare bene vera...