V [ Louis ]

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Ogni volta che un partecipante saliva sul palco, era come sentire le sue emozioni

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Ogni volta che un partecipante saliva sul palco, era come sentire le sue emozioni. Sapevo cosa ognuno di loro provava; ansia, paura, panico. Riuscivo a capirli, c'ero passato anch'io.

Nel complesso la giornata andò bene. L'unica cosa che mi turbava era lei: mi ricordava lui. Con i suoi lunghi capelli castani, i suoi verdi occhi e i suoi lineamenti. Ogni sua cosa mi ricordava lui.

Il viaggio verso casa lo passai a pensare a lei, a loro. Non sapevo come capire la cosa, non potevo mica andare da lui e chiedergli "ehi, hai una sorella segreta di cui non mi hai mai parlato!", sarebbe stato ridicolo.

Senza nemmeno rendermene conto, arrivai a casa. Ero nervoso come non mai. Sapevo che Harry avrebbe notato qualcosa di diverso in me, si sarebbe di sicuro preoccupato per me.

"Sono a casa" quasi urlai, entrando in casa.

"Ehi" disse Harry, sbucando dalla cucina e venendomi a baciare "Com'è andata?".

Cazzo "B-bene" risposi, balbettando leggermente "Tu cos'hai fatto oggi?".

"Niente di ché" rispose lui, guardandomi in modo strano "Cosa succede?".

"Che intendi?".

"Louis c'è qualcosa non va" Merda "È successo qualcosa?".

"No, beh si" risposi, passandomi una mano tra i capelli "Possiamo parlare?".

Con un'aria preoccupata, Harry annuì. Insieme ci andammo a sedere sul divano nel salotto e cominciai a parlare: "Oggi hai casting è successo qualcosa di strano".

"Cosa?".

"C'era una ragazza" continuai "Ed era identica a te".

"Ok?" rispose "Cosa c'è di strano? Molte persone si assomigliano tra loro, non capisco quale sia il problema Lou".

"C'è qualcosa in lei..." dissi, cercando di mettermi apposto le idee "Sai che c'è? Hai ragione!".

Feci per alzarmi, quando la sua mano prese il mio polso, così da farmi fermare: "Come si chiamava la ragazza?".

"Darcy" risposi "Perché?".

"Cognome?" chiese di nuovo, ignorando la mia domanda.

Sembrava preoccupato.

"Emerson" dissi, facendolo così impallidire "Che succede?".

"N-ne sei sicuro?" domandò, questa volta balbettando.

"Si, certo che si" risposi.

A questo punto i suoi verdi occhi erano piani di lacrime, il suo viso ancora bianco come il latte, e le sue mani iniziarono a tremare.

"Harry che succede?" Chris preoccupato, poggiandogli una mano sulla spalla.

"C-credevo fosse m-morta" singhiozzò lui, portandosi le mani sul viso.

"Chi?".

"Mia figlia".



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happy ending | ls [ COMPLETED ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora