Capitolo 8 - Autunno

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(T/N)'s pov

Tobias si avvicinò lentamente a me. Indietreggiai fino a toccare la parete con la schiena, intimorita dal sadico sorriso che si formò sul suo volto. «Non ti hanno i-insegnato che è sco-ortese frugare tra le co-ose altrui?» Disse poggiando una mano al muro e avvicinando il suo corpo al mio. «Mi dispiace...» Risposi a voce bassa. «Oh, ti dispiace. Credi c-che questa semplice e insignificante affe-ermazione insieme al tuo sguardo intimorito b-basti per fartela passa-are liscia? Eh no ba-ambolina, t-ti sbagli.» Tobias si levò il guanto nero, lasciandolo cadere ai suoi piedi, e mise la mano sulla mia guancia, accarezzandomi col pollice e sogghignando, preso da due tic fulminei alle spalle. «Sai, m-mi dispiace rovinare un vi-iso così candido e innocente.». Fissò i miei occhi per qualche secondo: si percepiva l'assenza di emozioni, era apatico. Repentinamente, mi tirò uno schiaffo fortissimo. Dalla potenza, persi l'equilibrio per qualche secondo ma riuscendo a non cadere, tenendomi al muro con la mano destra mentre con l'altra la guancia, che a contatto con le mie dita bruciò fortissimo dal dolore. Non ebbi neanche il tempo di alzare lo sguardo, che Tobias mi diede un calcio dritto e secco in pancia, che mi fece accovacciare a terra dalle fitte di dolore. «Ti h-ho detto fin troppe v-volte di sta-rtene al tuo posto» Urlò, mentre ulteriori tic lo assalirono al collo. Prese e strinse tra le mani una ciocca dei miei capelli, per poi sbattermi la testa al muro ripetitivamente, fino a procurarmi una ferita profonda sulla fronte, che iniziò a sanguinare. «Tobias, non ce la faccio più, f-fermati, per favore...» Mormorai sofferente, quasi senza fiato e con le lacrime agli occhi, che purtroppo non riuscì a trattenere. Non volevo dare soddisfazione a Tobias nel picchiarmi...
«Fa male eh? D-dovevi pensarci prima di gira-are per casa a curiosare!» Urlò il ragazzo, lasciandomi cadere per terra e schiacciandomi la testa col piede, che per di più aveva la scarpa sporca di fango e di altre sporcizie esterne. «E non a-azzardarti più a immischiarti ne-ella mia vita privata! Mi sono davvero ro-otto di ripetertelo!» Tobias mi sollevò bruscamente dal colletto della maglietta e mi sbattè di schiena al muro. Si fermò qualche istante e rivolse la testa verso il basso, lasciandomi sollevata. «Lyra...» Sussurrò.
Lyra? Chi sarebbe? È il nome di una delle due donne nella foto forse? Tobias non ha motivo di nominare persone a caso proprio adesso...
Sentii da parte del ragazzo sospiri profondi e singhiozzi trattenuti. Che stesse piangendo?
Di botto, mi mise la mani al collo, iniziando a stringere con una presa salda e forte.
Mi dimenai con tutta la forza rimastomi in corpo, tentando di allontanare Tobias dandogli dei calci sul petto e spingendolo, ma fu tutto vano data la sua possente e inumana resistenza... e considerando anche che non sente il minimo dolore. Il suo sguardo era ancora più furioso di prima, faceva intendere solo odio e rabbia, con i tic ormai incontrollabili... Voleva uccidermi.
Forse è davvero inutile continuare a lottare, dovrei finirla qui e porre fine a tutto, mi sono solo illusa nel credere di riuscire a fuggire da un tale mostro, devo guardare in faccia la realtà.
Mi lasciai andare e trattenni il respiro, finché non iniziò ad offuscarsi la vista e non vidi più nulla.

Tobias's pov

Lasciai la presa dal'esile collo della ragazza, che piombò a terra incosciente, e caddi sulle ginocchia. Il solo fatto che lei stesse toccando l'unica memoria fisica rimastomi della mia sorellona mi fece innervosire come non mai. Meritava una punizione non di certo leggera, ma non volevo ucciderla. Almeno non adesso, anche se ci sono andato parecchio vicino... avevo perso totalmente il controllo di me. È raro che mi succeda, solo pochissime volte ho reagito così violentemente da superare il limite: quando parlavano male di Lyra e la mamma oppure di cose a cui tengo tantissimo. La sua azione in realtà non rientra nei casi, dato che infine non ha fatto nulla di grave, ma mi ha dato un fastidio incredibile lo stesso. È stato come se si fosse voluta impicciare del mio passato, ed odio quando qualcuno lo fa, perché finisco sempre col ripensare a quei pochi e offuscati tristi ricordi rimastomi in testa.

Tutti possono cambiare - TicciTobyxReader [Dark Story]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora