#PILOT1_WELCOMETOTHEREALWORLD
Come ogni giorno il fiore si apre.Dapprima respiro la luce che si infila furtiva tra i petali, registro il profumo di rose nell'aria, tocco i miei sogni, le mie emozioni, comunicando loro che è tempo di un altro giorno,
quindi le scanso.Apro gli occhi immerso in un pavimento di pistilli che pigramente mi accarezzano, sussurrando parole d'amore perse tra la Avenue L e quella cattedrale nella notte, quella dove riconoscemmo il segno, la rivelazione che noi, in effetti, eravamo parte dello stesso grande, anzi no, che dico, immenso, disegno.
Le nuvole si allargano lasciando passare bagliori accecanti di luce blu.Attorno a me molti altri fiori si inchinano in un prato di milioni di chilometri, eppur piccolo in confronto a tutti i Multiversi che io, qua, ho incontrato.
Non provare a pensare di potere immaginare cosa tutto questo sia. L'ho creato io, questo è il mio personale mondo, plasmato sul mio corpo, incurvato e stilizzato seguendo la mia anima, i miei desideri, la mia ricerca.
Se guardo verso una direzione impossibile vedo che tutto si plasma seguendo il mio volere. Ci ho messo un po' a controllare i miei pensieri, le mie sensazioni, le pulsioni. Poi un giorno è stato tutto facile e non esistevano più strade senza fine, slabbrature di mondi che si confondevano con il mio, entrate nascoste su altri infernali Universi, strade gommose che non portavano a nulla o anche, e sopratutto, realtà stropicciate e accartocciate su sé stesse.
Eppure devo dirtelo, chiunque tu sia, anche quelle strade sono servite perché mi hanno portato qui. Ho dovuto attraversare lunghi ponti, ricostruire quella che tu chiameresti mente, camminare sul ciglio di burroni di pazzia che, se solo avessi volto il mio sguardo verso loro, ne sarei stato inevitabilmente trascinato, assorbito, assimilato.
Tutto è stato un espediente per arrivare dove sono adesso. Imparare le regole di questo appiccicoso MultiMondo, dove la direzione dei pensieri crea forme più o meno desiderabili, ha richiesto impegno. Ho sperimentato che tutto è dentro noi e credo che no, indietro non ci tornerò più.
Anche Alice è diventata mia amica e come incredibili, inimmaginabili vicini, vegliamo sui nostri mondi privati, permettendo ad essi di abbracciarsi, compenetrandosi l'uno nell'altro, ma solo quando davvero lo desideriamo, quando diventa un'urgenza, quasi una brama, per farti capire.
Delle volte è bello cenare insieme nella sua stanza nera dove le geometrie sono invertite, dove una mancanza di attenzione può costarti la vita, vabbè adesso non esageriamo.È solo che con lei devi stare un po' attento, ci sono delle regole. Per dirtela tutta, anche qui ce ne sono e molte, ma io non sono così ligio o almeno non come lei. Deve essere una questione caratteriale.
Se riesci ad entrare nel mio mondo, sappi che la menzogna è imperdonabile: la prima regola è non mentire, mai, nemmeno quando ti sembra sia giusto farlo.Quindi, ascoltami, questo sono io e abito qui.
C'è voluto un po', lo ammetto, ma sei il benvenuto, sempre che tu rispetti le mie regole. Stasera avremo un ospite a cena e già ti vedo sulla porta che non c'è.
Benvenuto nel mio mondo. Benvenuto in INTIMATICA.
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INTIMATICA
Action"IL PASSATO NON PUÒ ESSERE CAMBIATO, PUÒ INVECE ESSERE CURATO". Coma irreversibile, stato vegetativo: è questa la diagnosi alla quale è sottoposto il protagonista di questo libro, a seguito di un incidente. Tutto ciò che è rimasto è un involucro vu...