8. Cocaina

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Esco dalla mensa arrabbiata nera con Cìro
Non può trattare male tutti solo perché è più forte, deve imparare ad andare d'accordo con gli altri poi se sono loro a cercare i guai allora è un altro conto
<Greta>mi chiama il comandante
Mi avvicino a lui e incrocio le braccia al petto
<Salve comandà è tanto che non cì vediamo vero?>gli tiro la battuta
<Non sono io a decidere lo sai, è stata la direttrice a chiuderti in isolamento>spiega

Ha ragione lui non ha colpe ma stare in quel buco una settimana mi ha resa nervosa
<Che mi dovete dire?>chiedo
<Ho parlato con la direttrice e sono riuscito a farti avere un giorno di permesso per uscire>dice sorridendo
<Ua finalmente una buona notizia>sorrido a mia volta
<Domani mattina puoi andare a trovare tua mamma>dice accarezzandomi la spalla
<Grazie comanda>sorrido
<Mo vai a lezione>dice andandosene

Entro nel laboratorio di ceramica e mi metto vicina a Nad mentre Litz inizia a spiegare il lavoro che dobbiamo fare
Poco dopo entrano anche i ragazzi e ci mettiamo tutti in cerchio intorno al tavolo
Ciro mi fissa tutto il tempo durante la lezione, non che mi dispiaccia ma preferirei che mi parlasse

Entro nel laboratorio di ceramica e mi metto vicina a Nad mentre Litz inizia a spiegare il lavoro che dobbiamo fare Poco dopo entrano anche i ragazzi e ci mettiamo tutti in cerchio intorno al tavolo Ciro mi fissa tutto il tempo durante la lezione,...

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<Gaia riman tu, e sistem o burdell>dice Litz mentre porta fuori tutti

Rimango da sola a sistemare i fogli e a pulire i tavoli quando sento due mani posarsi sui miei fianchi
Riconosco subito le mani e il profumo di Ciro perciò rimango ferma mentre lui sta dietro di me con la testa vicino al mio collo
Sposta i capelli dall'altra parte del collo e inizia a lasciarci dei baci umidi mentre avvolge il braccio attorno al mio ventre

<Ciro>sussurro in preda al piacere
Vorrei tanto spostarlo e prenderlo a schiaffi per quello che ha fatto in mensa ma in questo momento il piacere si è completamente impossessato di me
<T piac?>chiede succhiando e leccando il mio collo
Si avvicina del tutto al mio corpo e posso sentire la sua erezione premere contro il mio sedere

Divento rossa come un peperone ma per fortuna lui non può vedermi
Con una mano si avvicina alla mia intimità, cerca di entrare nel pantalone ma lo fermo
<Cì>lo chiamo
<Mmh>mugola eccitato mente continua a baciarmi il collo
Non mi ascolta ed entra nel pantalone fino a sfiorare le mie mutande

Mi irrigidisco di colpo
<Fermati>dico cercando di toglierli la mano ma lui fa forza
<Statt ferm>ringhia al mio orecchio
Sposta le mutandine e inizia a toccarmi
<Ciro>grido con voce tremante mentre cerco di liberarmi dalla sua presa
Delle lacrime mi scivolano sul viso e lui sembra fregarsene
Questo non è il Ciro che ho conosciuto..
O forse non l'ho mai conosciuto veramente

<Ti prego>singhiozzo
Lui si ferma di colpo e si allontana da me
<Si' asciut pazz>grido spingendolo
Lui mi guarda con gli occhi sbarrati e le mani nei capelli
<Mi dispiace Gà, nun vulev>dice avvicinandosi
<Vaffanculo Ciro>grido asciugandomi le lacrimesé

C' Sta O Mar ForDove le storie prendono vita. Scoprilo ora