little favour

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⚠️Premetto che è la mia prima storia quindi non vi assicuro che sia perfetta senza alcun difetto, abbiate pietà di me.
I primi capitoli potrebbero essere un po' noiosi e forse anche scritti un po' male, ma andando avanti la storia sarà più argomentata e più avvincente (almeno spero)⚠️


[✔️revisionato]



Scostò la tenda guardando oltre la finestra cigolante dell'appartamento che aveva momentaneamente affittato, un'uomo la stava osservando, era ovvio che voleva solo farle capire che l'avesse trovata, che non le era sfuggita come invece lei pensava. Scrutò attentamente la faccia dell'uomo incappucciato ma non lo riconobbe, forse era uno dei suoi stupidissimi agenti che la seguivano ovunque.

Si chiese cosa avrebbe dovuto fare e capì che era proprio arrivato il momento di cambiare città, di scappare, e lei in questo era molto brava.

Si allontanò dalla finestra e innervosita fece le valigie il più velocemente possibile, si insultò mentalmente per essere tornata su quella maledetta terra. Prese la valigia e corse verso la porta, quando l'aprì, si ritrovò  lui davanti.

«Che cosa vuoi?» l'ultima persona che voleva vedere in quel momento era proprio davanti a lei, come se glielo facesse apposta, solo per infastidirla. «Sono qui per chiederti un favore» disse pacato accomodandosi sulla sua poltrona. «Ma si, fai come se fossi a casa tua» alzò gli occhi al cielo, ormai era diventato un vizio. «Niente sarcasmo con me ragazzina» gli riservò un'occhiataccia. «Ti ricordo che ho secoli in più di te» alzò un sopracciglio e incrociò le braccia appoggiando il peso su una sola gamba. «Ma se hai l'aspetto di una ventenne» ribadì incrociando anche lui le braccia. «E tu sei decisamente ingrassato»

Si guardarono per più di tre secondi e scoppiarono a ridere, come vecchi amici che non si vedevano da molto tempo.

Infondo gli voleva bene nonostante tutte le prove fisiche che le aveva fatto fare inutilmente per entrare a far parte dello Shield, fortunatamente non ne faceva più parte.

«Sei l'unica persona che non riesco a rintracciare facilmente. Che c'è, non volevi che io ti trovassi?» disse guardandosi intorno. «Volevo stare da sola ma tu, come sempre, hai rovinato tutto» gli puntò il dito contro il petto. «Volevo chiederti un favore» ripetè, lei in risposta gli fece semplicemente un cenno per continuare il suo stupido discorso. «Grazie ai tuoi poteri siamo riusciti a resuscitare quelle morti, che hanno stravolto il mio lavoro e soprattutto lo Shield. Dopo Thanos tutto è cambiato, sai come funzionano le cose, ci sono persone che vogliono minacciare gli Avengers e la Terra. So bene che ti chiedo mol-» lei lo guardò innervosita, «Vai al punto Fury» sapeva bene che Nick Fury era la persona più schietta e senza peli sulla lingua che esisteva al mondo, non aveva senso venire a casa sua per chiederle un favore e poi girarci intorno.

«Voglio che tu entri nel progetto Avengers» le disse con voce ferma, sembra glielo stesse imponendo invece che chiedendo. Lei in risposta scoppiò a ridere e tenendosi la pancia con la mano destra. «Mi prendi per il culo spero» la guardò con lo sguardo di una persona che non ammetteva un no come risposta.

Quindi stava dicendo sul serio?

«No, decisamente non mi stai prendendo per il culo. Senti Fury, non entrerò a fare parte nella tua band degli One Direction, con quella insostenibile voglia di salvare sempre tutti persino chi non lo merita. Non sarò mai una super-eroina e tu lo sai, molto bene» scosse la testa lei. Non voleva accettare anche se gli doveva un favore. «Hecate, non voglio più rischiare di avere altre vittime, te lo sto chiedendo per favore» le disse nuovamente serio. Fury non diceva mai 'per favore' almeno che non fosse veramente disperato. Lo guardò intensamente facendo un sospiro e disse semplicemente «Vabene»

Hecate »» Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora