Non ci credo che stia succedendo veramente. Lui rimane impassivo. Non credo che mi abbia riconosciuta, lo spero. Fino a quando però si gira verso di me e mi guarda con i suoi occhi azzurri e mi chiede a bassa voce: "perché stavi piangendo ieri sera?". Mi giro verso di lui e rispondo: "non sono cose che ti riguardano." Lui continua a fissarmi per qualche secondo e poi si gira. Inizia la lezione e continua a guardare il vuoto, come se stesse pensando. Io resto attenta alla lezione. Quando finisce mi alzo prima di lui. Ma poi mi sento qualcuno che mi tira da un braccio. È sempre lui. Mi chiede: "come ti chiami?". Gli rispondo per cortesia. "Mi chiamo Kendall e ti chiedo gentilmente di lasciarmi il braccio". Lui obbedisce. Mi giro e sento da lontano: "allora ci vediamo Kendall". Che cosa voleva da me? Nessun ragazzo si era mai interessato a me prima d'ora. Sono sempre stata "la ragazza solitaria". Però non lo so Blake mi attrae. Ma non è di certo il mio tipo ideale. Mi sembra un ragazzo poco per bene, uno di quelli che non studiano e che vanno a una festa diversa ogni giorno, insomma il contrario di me. La prossima lezione è alle 10. Ciò vuol dire che ho un'ora libera. Ne approfitto per andare a bere un caffè in un bar, per svegliarmi completamente. Lo bevo e ritorno in dormitorio, per ordinare le ultime cose. Alle 10 torno a lezione. Questa mattina è passata molto velocemente, è già l'ora di pranzo e muoio dalla fame. Vado nel locale di ieri e fortunatamente non c'è Blake oggi. Quel ragazzo mi incute preoccupazione, ma allo stesso tempo curiosità. Finisco di mangiare e poi torno in dormitorio. Passo il pomeriggio e la sera a studiare. Decido di chiamare i miei e li racconto come ho passato il primo giorno. Sono le sei di sera e mi viene fame, quindi decido di chiudere. Mi vesto e apro la porta. Davanti a me c'è Blake. Cosa ci fa davanti alla mia porta, ma soprattutto, come fa a sapere dov'è la mia stanza? Ci fissiamo per qualche secondo. Quando poi lui rompe il silenzio e mi dice: "vieni a una festa stasera?". Gli rispondo: "non saluti mai prima di iniziare una conversazione?". È così scortese e la risposta che mi da, lo è ancora di più.
"No".
Ma come si permette.
"Va bene allora anche la mia risposta è no". Non lo so ma i suoi occhi diventano improvvisamente cupi. Non voglio che la conversazione finisca.
"Come hai fatto a trovarmi?" gli chiedo.
"È complicato da spiegare".
Ma come gli viene in mente di presentarsi qui all'improvviso, senza salutarmi, mi chiede di andare a una festa con lui e in più non mi dice neanche come mi ha trovata.
"Se devi dirmi qualcos'altro dimmelo subito, perché ho fame e domani dovrei alzarmi presto, Blake". Cazzo. Perché ho detto il suo nome, non sa che so come si chiama. Adesso mi prenderà per matta. Infatti nel suo viso si forma un sorriso e mi dice: "come fai a sapere il mio nome, non ricordo di avertelo detto!". Lo sta facendo apposta, mi prende in giro perché sa che sono in difficoltà. Adesso che gli dico? Non so cosa rispondere e lui continua a guardarmi. Decido di rispondere solo: "devo andare". Ma mentre me ne vado sento lui che mi segue e mi dice: "vengo con te".
STAI LEGGENDO
light
RomanceKendall è una ragazza che ha sempre seguito le regole e non vede l'ora di innamorarsi. Ama i libri romantici, io suo preferito è Orgoglio e Pregiudizio. Poi conosce Blake, un ragazzo apparentemente arrogante.