4- l'inferno di Papillon

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Pov. Autrice

Re Tom non poteva credere alle sue orecchie! Come poteva sua figlia essersi innamorata dell'unico individuo da cui le aveva imposto di stare lontana?

L'amore non ha limiti.

Sebastian dal canto suo, iniziò a temere il peggio, infatti mi mise la punta di una chela in bocca, impaurito.

T: noo! Hai perso totalmente la ragione, è un umano, tu sei una sirena!

M: non mi importa!

T: allora mi dispiace Marinette, ma dovrò prendere dei seri provvedimenti, e se questo è l'unico modo... ebbene sia!

Detto ciò il potente tridente dell'uomo si illuminò ed il suo portatore iniziò a distruggere tutta la collezione della figlia che, invano, tentava di fermarlo.

M: no papà! No aspetta!!! Papà!

Ma il re non la ascoltava. Ad un certo punto, come ciliegina sulla torta, il re puntò il suo sguardo sulla statua che la figlia venerava e senza esitare la distrusse, mentre vari cocci cadevano per terra.

Una volta finito il suo lavoro, Marinette scoppiò a piangere su uno scoglio, disperata, mentre il padre tramutò la sua espressione da incavolata nera a quasi dispiaciuta per essersi comportato così.

Ma non aveva altro modo.

E se ne andò, sotto lo sguardo di Sebastian e Tikki che erano tristi come la loro amica.

Sebastian si avvicinò alla ragazza.

S: Mari, io...

M: vattene via!

E così fece, seguito da Tikki.

In tutto quel caos e quella disperazione, gli scagnozzi di Papillon, Nooroo e Duusu, osservavano compiaciuti la scena.

Il piano del loro padrone stava per compiersi.

Quindi si avvicinarono alla giovane in maniera inquietante, nuotando sopra di lei.

N: povera piccola! Povera dolce bambina! Devi avere un problema molto serio se piangi in questo modo.

D: se solo potessimo fare qualcosa per aiutarti...!

N: ma certo che possiamo!

M: chi... chi siete voi?

Marinette era abbastanza spaventata in quel momento, ma cercò di farsi forza in qualche modo.

D: non aver paura

N: siamo i rappresentanti di una persona che può aiutarti.

D: qualcuno che potrebbe far avverare il tuo sogno, bambina!

Le murene si attorcigliarono volontariamente tra loro e cercarono di continuare a convincerla.

N/D: prova a immaginare: tu e il tuo ragazzo, insieme, per sempre!

M: di chi state parlando?

D: Papillon può aiutarti! Il nostro padrone ha dei poteri enormi!

M: HH! Lo stregone del mare! Ma cosa... NO! Non potrei mai! No! Andate via, lasciatemi in pace!

E si accasciò nuovamente sullo scoglio che poco prima aveva accolto le sue lacrime di tristezza.

D: fà come vuoi d'accordo! Volevamo soltanto aiutarti!

Ma ovviamente, non potevano andarsene senza prima spingere un pezzo della statua, casualmente raffigurante la faccia di Adrien, verso la povera fanciulla.

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