The Little Mermaid

6- avventura poco cotta

Pov. Autrice

I pensieri del principe però vennero interrotti dalla risatina della cameriera che lavò la ragazza, e scopriamo anche che si chiama Carlotta (la cameriera obv).

Adrien si girò verso la grande porta che conduceva alla sala e vide Carlotta tirare delicatamente per un braccio la bella ragazza che venne salvata nemmeno 24 ore prima.

Adrien restò abbagliato dalla sua bellezza: ella indossava un meraviglioso abito rosa (scuro e chiaro) con corpetto, maniche a sbuffo sulle spalle che tendevano a diventare attillate man mano che scendevano verso i polsi ed infine un fermaglio di perle tra i capelli, così come gli orecchini.

Adrien continuò a restare stupefatto.

N: oh Adrien non è stupenda?

A: sei bellissima

In risposta Marinette sorrise dolcemente, facendo una sorta di inchino timido e imbarazzato con la testa.

N: andiamo vieni vieni, sarai affamata, lascia che ti aiuti

Nathalie scortò la ragazza al suo posto, proprio accanto ad Adrien, e la fece sedere spostandole prima la sedia.

N: allora stai comoda eh? Non capita spesso di avere a cena un ospite così deliziosa.

Ma qualcosa attirò l'attenzione di Marinette, ovvero l'arricciaspiccia (forchetta), così la prese, la osservò sorridente e iniziò a pettinarsi i capelli, scatenando sguardi straniti da parte di Adrien e Nathalie.

Marinette, dunque, posò la forchetta al suo posto, ma la quiete non durò tanto poiché vide che Nathalie aveva in mano un soffiablob (pipa).

N: che c'è? Vorresti provarla? E va bene tieni!

Marinette la prese e soffiò al suo interno, facendo uscire il fumo che andò tutto addosso alla faccia di Nathalie.

Scoppiarono fragorose risate, ma subito dopo il principe Adrien cercò di ricomporsi.

A: ehm, scusa Nath

Carlotta: Dio ti benedica Adrien erano settimane che non ti vedevo sorridere

N: ah! Molto divertente

Disse la donna mentre si puliva.

N: ah Carlotta mia cara, cosa c'è per cena?

C: oh si leccherà le dita, il cuoco ha preparato la sua specialità, le ha fatto lo stufato di granchio!

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E parlando di granchi, Sebastian in quella cucina continuava a vivere con orrore certe scene.

Il cuoco iniziò a cantare mentre cucinava.
Prese un pesce e gli staccò la testa senza pietà, strappava le spine dal corpo, infarinava e metteva a bollire in pentola.

E in tutto ciò Sebastian non poté fare altro se non cercare di bloccare i conati di vomito.
Tentò anche di scappare, infilandosi sotto una foglia di lattuga nella speranza di non essere visto ed iniziò a muoversi ma...

Ormai era terrorizzato al massimo.

Lo chef sparse il sale sul pesce appena decapitato e notò la foglia di lattuga sul tavolo, vicino agli stuzzichini.

La prese e subito dopo vide il granchio, ancora vivo, che tendeva a nascondersi, invano.

Così lo chef, tornando a cantare il modo in cui trattava il pesce prima di servirlo a tavola, si chiese come avesse fatto quel granchio a sfuggirgli.

Iniziò così a condirlo per bene buttandolo dapprima nella salsa, poi aggiunse la farina facendolo starnutire e successivamente lo imbottì con verdure di vario tipo.