RIUSCIRO' AD ANDARE AVANTI?

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La mattina mi sveglio con due occhi gonfissimi, mi giro e la sveglia segna le 6.30, guardo fuori dalla finestra, restando ancora al caldo sotto le coperte e guardo la città che si sta svegliando. Dopo cinque minuti trovo la forza per alzarmi e darmi una sistemata. Appena tocco il pavimento con i piedi scalzi una scossa mi arriva fino alla schiena e mi fa venire la pelle d'oca. "Chi me l'ha fatto fare di alzarmi" dissi a voce alta parlando da sola. Raggiungo in bagno, mi lavo i denti e pettino i lunghi capelli mossi; guardandomi non posso fare a meno di pensare alla sera prima.. Nate... Chuck... Nate... Come se non bastassero le lacrime di ieri altre iniziarono a rigarmi il viso. Mi sciacquo la faccia e mi dirigo in camera per mettermi un completo sportivo e fare sport per sfogarmi. Decido di stare a casa per il mio allenamento, non voglio rischiare di vedere qualcuno dei miei VECCHI amici. 

L'allenamento è stato intenso, infatti sono distrutta. Mi do una sciacquata veloce con solo acqua fredda, mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e mi dirigo in cucina preparandomi un tè verde e una macedonia. Appena il tè è pronto prendo la bustina e la metto da parte lasciandola raffreddare, posiziono tutto su un vassoio e mi dirigo in bagno dove avevo precedentemente acceso l'acqua della vasca. Mi immergo e posiziono le bustine di tè sugli occhi rilassandomi e non pensando a niente. 

Poco dopo esco dalla vasca, mi asciugo i capelli con diffusore in modo da averli naturalmente mossi e metto dei pantaloni grigi della tuta larghi con una felpa over-size con cappuccio bianca e mi dirigo in salotto per leggere la mia rivista preferita, VOGUE. Non faccio neanche in tempo a sedermi che sento bussare alla porta. Mi alzo e vado a vedere chi fosse. Dal vetrino posto in alto sul portone vedo che è Nate. Faccio finta di non essere in casa e torno sui miei passi sedendomi sul divano leggendo. Mentre leggevo sentivo delle frasi del tipo "Joey per favore fammi entrare" oppure "Ho fatto una cazzata ma ti prego ascoltami." La sera prima avevo detto al portiere di non dare a nessuno le mie chiavi così che non potessero piombarmi in casa. Circa un'ora dopo a bussare fu Chuck e lo sentii parlare con Nate in sottofondo. "Nate è ancora li fuori?" pensai tra me e me, ma subito dopo scossi la testa e ripensai a quello che mi avevano fatto perciò non diedi caso a ciò che mi dicevano, a tal punto che la mia mente inizio a non ascoltarli più e focalizzarsi solo sulla mia rivista. 

Dopo pranzo, fatto rigorosamente con del pollo e patate al forno, andai in bagno per guardarmi allo specchio e l'unica cosa che vedevo era Nate. Mi misi a piangere come una fontana. Non so cosa avrei fatto senza di lui. 

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