Ditemi che non sono in una centrifuga , ditemi che è solo un brutto sogno, ditemi che sto ancora respirando e che mi sto immaginando tutto.
Ma cosa sto dicendo?!
Avevo la mente confusa e un dolore lancinante al braccio sinistro. Cercai di aprire gli occhi ma erano troppo pensanti,volevo alzarmi ma non riuscivo a fare nemmeno quello ,poi udì una voce di un uomo, mi sembrava famigliare, come se l'avessi già sentita《si sta svegliando, visto? 》aprì gli occhi di scatto poi mi trovai in un luogo mai visto prima.Le pareti erano di un marrone scolorito in cui erano appesi dei dipinti fatti a mano e una testa di toro appesa sopra al camino, come da trofeo. Mi alzai lentamente poi mi resi conto di essere senza scarpe ,il pavimento era in legno scuro e al di sopra di esso c'era un tappeto rosso ,il mio sguardo si diresse verso la voce che mi aveva svegliato da quel profondo sonno. Davanti a me c'era un uomo sulla quarantina d'anni ,aveva i capelli bianchi,disordinati,coperti da un berretto marrone ,aveva un giaccone da caccia e dei jeans scuri e un paio di stivali ricoperti di fango.
Mi concentrati sul suo viso e capì :zio Jack .
L'avevo incontrato una decina di volte da quando ero stata adottata,ci veniva a trovare qualche volta a natale per augurarci buone feste e poi spariva nel nulla. La mia famiglia non aveva mai avuto un rapporto stabile con lui ,non che avessero litigato ma mio padre cercò sempre di tenerlo alla larga dalla nostra famiglia finché un giorno non venne più a trivarci .Non spiegò mai il motivo per cui lo avesso fatto, dovevamo rispettare sempre le sue scelte ed era quello che avevo fatto, quello che avevamo fatto tutti.《Cosa ci faccio qui?》chiesi agitata sentendo un attimo dopo il bruciore sulla spalla, d' instinto misi la mano sopra e solo allora vidi che avevo tutta la spalla faciata《cosa mi è successo?》chiesi alzando lo sguardo verso di lui poi un ragazzo dai capelli neri lo raggiunse con in mano un fucile da caccia , si mise davanti a me impedendomi di continuare la discussione tra foto e zio Jack, si piegò per raccogliere un oggetto da terra 《stava cercando Herman nel bosco e quando Jack ha sentito un rumore ambiguo si è allarmato e ha sparato》sospirò alzando le spalle, come se fosse una cosa normale《non era sua intenzione》 concluse senza guardarmi negli occhi e quando si rialzò vidi che aveva la mia collana che fuori usciva dalla tasca della camicia nera. Per instinto mi misi la mano al collo portandomela al petto alzandomi di scatto, quanto avrei voluto farlo...
Caddi sul divano,mi girava la testa ma continuai tenendomi la testa tra le mani《perciò avete deciso di portarmi a casa vostra ,curarmi a modo vostro? Ma poi...mi avete sparato!》il ragazzo mi guardò negli occhi quando alzai la testa fulminandomi con lo sguardo《se vuoi incolpare qualcuno parla al singolare 》poi rivolse lo sguardo verso Jack che aveva le mani tremanti mentre si toglieva il giaccone pesante.Nessuna risposta da parte sua ,aveva lo sguardo fisso verso il basso e il cappello che li copriva la fronte coperta dal sudore, sembrava terrorizzato.
Non avevo idea di cosa fare,era tutto così confuso, sembrava di essere in un film stambo che si guardava Ginger la notte, non sapevo come comportarmi.
La mia intenzione prima che sucedesse tutto questo non era questa. Volevo solo scappare e prendermi un pò di tempo per me, per riprendermi, per riflettere... però mi sono ritrovata a casa di mio zio e con una pallottola nel braccio.La spalla mi faceva ancora male perciò mi alzai dirigendomi verso la porta , dovevo andare in ospedale,in che situazione mi sono cacciata?come è potuto succedere tutto questo?《dove vai ?》Chiese il ladro di collane《in ospedale, mi prenderò un infezione,e sai ,non voglio perdere un braccio per colpa vostra 》risposi w denti stretti mettendomi le scarpe con furia senza badare al dolore lancinante.
Non devevo stare un secondo di più in questa casa《tu non andrai da nessuna parte, tesoro》rispose il ragazzo con aria divertita.E questa volta fui io a fulminarlo con lo sguardo《te ne andrai solo quando lo vorrò io Aub》mi disse con confidenza poi si avvicinò di più e io feci un passo indietro,confusa《come cazzo sai il mio nome?》corrugati le sopracciglia《chi ti credi di essere?! me ne vado eccome》affermai mettendo la mano sulla maniglia della porta con l'intenzione di aprirla.
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Opposition
ChickLitAubrey Baker: "Ho sempre pensato,sin da piccola, che il dolce e il salato non andassero mai mischiati tra di loro. Non potevano stare nello stesso piatto, ma il contrasto tra i due era irresistibile e con Brendon era un pò la stessa cosa" Alle volte...