Rimasi per un quarto d’ora ,ferma, seduta sul sedile del passeggiero . Ero nell’auto di Carry ,pioveva e la mia mente era chissà dove.
Mi misi una mano sulla pancia poi apri la portiera e iniziai a vomitare acidi ,avevo lo stomaco vuoto e quella sensazione di amaro in bocca non se ne andò via tanto facilmente. Carry uscì dall’auto e mi raccolse i capelli, eravamo nel parcheggio del fast Food da cui eravamo appena usciti.
Quando finì mi sedetti sul sedile e pigniucolai <perché tutto a me…>Carry mi toccò la fronte e mi disse<penso che tu abbia la febbre>poi si allontanò entrando in auto.
Per tutto il tragitto avevo una sensazione di nausea ,mi sentivo confusa,frustrata.Carry senza spostare lo sguardo dalla strada chiese a Smith di passargli la borsa ,lui lo fece senza esitare e senza smettere di fissarmi preoccupato, io mi votai incrociando il suo sguardo <sto bene, non preoccuparti> lui non sembrò credere alle mie parole<lo giuro > conclusi con un sorriso finto< andrà tutto bene > lui si tranquillizzò posando la schiena sul sedile.
<tieni, questo dovrebbe farti passare la nausea> mi passò una pastiglia estratta dalla sua borsa ,la presi e me la misi in bocca e ingoiai senza l’aiuto dell’acqua . Poggiai nuovamente la testa sul finestrino poi mi addormentai.
~•~•~•~
Il suono di un clacson mi fece svegliare ,io sobbalzai dallo spavento. Mi guardai attorno e vidi che ero ancora nell’auto di Carry, però questa volta era parcheggiata davanti al giardino della enorme villa Roy.
<Smith? Tieni d’occhio tua sorella, se sta male non esitare a chiamarmi> gli disse Carry. Lui annui stringendo il suo pupazzo Aiden al petto. Io usci dalla macchina e lei fece lo stesso, poi venne di fronte a me e mi abbracciò<sei sicura di non voler stare da me? Ti potrei aiutare ,cioè…hai di fronte un futuro medico> io le sorrisi abbracciandola <non vorrei essere usata come cavia da una dilettante che vuole giocare a fare il dottore > le dissi scherzosamente. Lei si mise a ridere <per qualsiasi cosa ci sono, hai il mio numero>disse arretrando ,poi raggiunse la sua auto ed io rimasi nel cortile di casa mia ,con Smith di fianco a guardare l’auto allontanarsi fino a scomparire dalla strada. Io mi girai guardando l'enorme villa che avevo davanti <a noi mamma…> affermai afferrando la manina di Smith e prima ancora di mettere le chiavi nella serratura mi apri lei.
Persi un battito.
Smith l’abbracciò e lei si piegò per ricambiare l'abbraccio< ma dove sei stato per tutto questo tempo?!mi hai fatta preoccupare! Quante volte ti ho avvisato di non seguire più questa rintontita!> alzai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto osservando la risposta di Smith <ma ma-mamma... siamo andati a mangiare un hambugher , e poi ho trovato questa macchinina! > affermò felice poi tirò fuori dalla tasca della felpa il suo nuovo giocattolo.Lei sembrò innervosirsi ma non troppo, chi poteva arrabbiarsi con Smith? Conquistava sempre il cuore di tutti, aveva un viso dolce e la sua vocina ti faceva sciogliere il cuore.
Si alzò e mi guardò negli occhi con aria di sfida < entra subito,dobbiamo parlare > affermò spostandosi dalla porta facendomi entrare.
Dopo essere entrata andai subito verso la mia stanza senza dare alcun minimo di attenzione verso di lei o alle parole che sbraitava. Mi chiusi in camera e girai la serratura più volte poi mi lanciai sopra al letto e quando sentì di nuovo le urla di mia madre presi le cuffie dal cassetto del comodino e misi una canzone qualsiasi, volevo sentire qualunque cosa tranne la voce squillante di Jenna.Quando mi coprì con le coperte caddi in un sonno profondo o almeno così credevo;da qui non volevo più uscire per il resto della mia vita ma la pace non durò per molto:una strana sveglia mi fece alzare dal mio "coma" ,aprì la porta e mi trovai Jenna davanti con una padella in mano e nell’altra un mestolo.
Mi misi una mano sulla fronte,disperata, cercando di non perdere il controllo< che cosa vuoi?> le chiesi innervosita, lei mi guardò < hai ucciso tuo padre, questa non te la perdonerò mai,perciò…ho deciso che te la dovrò far pagare >disse con un sorriso maligno.

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Opposition
ChickLitAubrey Baker: "Ho sempre pensato,sin da piccola, che il dolce e il salato non andassero mai mischiati tra di loro. Non potevano stare nello stesso piatto, ma il contrasto tra i due era irresistibile e con Brendon era un pò la stessa cosa" Alle volte...