le ragazze vanno in cucina per vedere a che punto era lou, trovandolo addormentato sul divano g: scegli, o lo faccio cadere giù o gli butto dell'acqua addosso m: ma, poverino... g: *assottiglia lo sguardo* sai, questo feeling tra voi due sta cominciando a non piacermi più m: *roll eyes* fallo cadere... g: perfetto *prende un cuscino mettendolo a terra dove poi sarebbe atterrata la faccia* dai almeno questo m: se mi chiede qualcosa io darò tutta la colpa a te eh, come giusto che sia g: *alza le spalle* ormai m: vai, sbrigati g: mhmh *spinge lou dal divano facendolo rotolare a terra* L: cosa cazzo... *dice con voce assonnata* g: buongiorno fiorellino, per la seconda volta... L: ohh, ma cosa vuoi... m: mi fai quasi pena L: togli il quasi.. g: sisi adesso alzati e preparati L: che due palle g: nacati L: mi naco, mi naco *dice alzandosi in piedi* g: alleluia L: *assottiglia lo sguardo* di chi è stata l'idea..? m: sua *sorride sbattendo le palpebre tante volte* L: *si gira verso gi* g: *lo guarda salutandolo con la mano ma muovendo solo le dita* L: tuu brutta infame, proprio ti da così fastidio non rompermi le palle eh? g: *annuisce* L: ... g: dai ti ho messo pure il cuscino per non farti male la faccia L: dovrei dirti anche grazie ? g: tipo L: vai a cacare *sale in camera sua* m: *ridacchia* io avrei fatto di peggio g: oh lo so, infatti stamattina non ho svegliato te apposta m: vedi che qualcosa l'hai imparata nella vita g: questi sono stati tutti i corsi di sopravvivenza di wikihow m: allura g: intanto sto sopravvivendo m: sicuramente, non sei tu ad avere un fratello incazzato al piano di sopra, nono g: dici per quello, nahhh ora gli passa, ho fatto di peggio m: povero g: non pensare che lui sia da meno, perché non è così m: lo so, lo so, devo ricordarti che ci conosciamo da sempre o queste informazioni sono ancora in qualche cassettino del tuo cervello? g: ecco, quindi non dirgli poverino m: ma...dai è bruttissimo essere svegliati in questi modi... g: certo certo L: ho fatto... *dice ritornando in cucina*
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*era vestito così* g: poi mi dici da dove li esci questi vestiti perché quando li cerco nel tuo armadio è come se scompaiono L: tutti i vestiti che cerchi e che non trovi nel mio armadio, sono tutti sepolti tra i tuoi vestiti, come appunto questi, oppure nel suo armadio, quindi non ti lamentare g: ops.. m: succede.. L: io non mi spiego, perché se avete trecentocinquantamila cose, alla fine, sempre e comunque, indossate quelli che sono, e molto probabilmente erano, i miei vestiti..? m: *guarda altrove* g: sono comodi, sono belli e l'altra cosa non la dico che mi prendi per il culo L: oh avanti, piccolina, tu? *guarda mari* g: scusami, perché lei la chiami piccolina e me a stento mi chiami? L: perché tu sei una testa di cazzo, lei no g: cit. L: shh, quindi? m: le stesse cose sue L: mh, e cos'era quell'altra cosa che non dite? g: nahh, lascia perdere L: ormai la dite.. m: *scuote la testa* L: dai, mi servono almeno tre punti, così quando vi denuncio per furto faccio più scena m: vai a fare in culo g: concordo L: scherzavo scherzavo, dai me lo dite? g: poi forse...sto andando in bagno a lavarmi e farmi sti capelli, vedete di non scandalizzare il mostro sotto al divano *va in bagno* L: *si avvicina a mari* me lo dici l'altro motivo...? *fa una faccia dolce* m: mhh *si lamenta mentre poggia la fronte sulla sua spalla* L: daii *le cinge la vita con le braccia stringendola a se* m: uff...perchè hanno il tuo profumo *dice con un filo di voce* L: ormai dillo più forte.. m: perchè hanno il tuo profumo e sanno di te... L: aww piccoline, davvero? m: si... L: *sorride e porta due dita sotto al suo mento facendole alzare la testa* m: *lo guarda negli occhi* L: *sogghigna e le lascia un bacio sulle labbra* m: ci stai prendendo troppo l'abitudine... L: forse perché voglio farlo.. m: *alza un sopracciglio* L: niente... niente... m: se devi dirmi qualcosa puoi dirmela L: lo so, e te la dirò, un po' più avanti ma lo farò m: vabene.. L: *le accarezza la guancia guardandola* g: mi dispiace fare sempre la rompi coglioni ma se dovete andare adesso il bagno è libero L: no, non è vero, non ti dispiace g: questo non dovevi venirlo a sapere... m: *ridacchia* vado io *sorride guardando lou e va in bagno* L: quindi ti piace il mio profumo? g: *apre la bocca per dire qualcosa ma resta zitta* L: *ride* ah, beccata g: *sbuffa* non dovevi scoprirlo.. L: ma perché..? è dolce come cosa g: si lo so.. L: mi mancava questo tuo lato dolce *si asciuga la lacrimuccia finta* g: non ti puoi lamentare, ci sono persone che neanche lo conoscono L: *ridacchia* vieni qui g: *si avvicina abbracciandolo* L: aw, *ricambia l'abbraccio* g: il prossimo abbraccio facciamo per natale? L: si, ci può stare g: apposto *ridacchia* L: *ride scuotendo la testa* g: sai, sareste una bella coppia L: dici? g: mhmh L: ma, lei ricambia...? g: può darsi, tu buttati L: lo farò g: *sorride* bravo *gli aggiusta il ciuffo* m: *entra in cucina* wow vi state abbracciando e oggi non è neanche festa, data da segnare sul calendario g: non posso darti torto m: lo so, ho sempre ragione g: qui invece posso m: *la guarda male* g: scusa scusa m: mh L: andiamo..? io ho fatto tutto prima g: *guarda l'ora* sono le dieci e dieci, perfetto m: dov'è che ci incontriamo con lui? g: in piazza L: vabien *prende le chiavi di casa ed escono*
-arrivano in piazza- L: dov'è? g: sta arrivando L: si, però io c'ho fame m: è la, tranquillo... L: menumal
-arriva harry-
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*era vestito così* H: ehi L: ciao haz m: *lo saluta con la mano* g: ciao amore *lo bacia* H: *sorride* andiamo? L: mh mh H: scusate se vi ho fatto aspettare L: nah, ma va g: non ti abbiamo aspettato, eravamo appena arrivati, è lui quello esagerato.. L: non sono esagerato.. m: *alza un sopracciglio* L: ok forse si H: *scuote la testa ridacchiando* g: dove andiamo a mangiare? m: in quello più vicino g: giusta osservazione m: *le fa l'occhiolino* L: vabien, andiamo *mette un braccio sulle spalle di mari* H: *sussurra a gi* mi sono perso qualcosa? g: poi ti spiego *con lo stesso tono* H: *annuisce e la prende per mano*