non è la fine vero..?

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Quindi com'è stato? - le chiese l'amica sedendosi sul letto dinnanzi a lei

Ripensandoci non avrebbe mai dovuto fare quella scelta così in fretta, ma che le era passato per la testa.

"Orribile." sputò seccata mari poggiando i piedi per terra mentre si rigirava nella sedia con le ruote della scrivania, "non ci credo che l'ho fatto davvero e poi Louis non si fermava un attimo"

"Esagerata, non può essere andata davvero così male, mio fratello è bravo, anche più di me" dice gi con un'alzata di spalle rivolgendole l'attenzione "fidati, adesso mi fanno male le gambe, cammino a stento" continua a lamentarsi mari sempre più pentita della sua scelta.


"lo skate non fa per me, punto" continuò poi lei senza dare tempo all'amica di rispondere.


Era passata ormai una settimana e a Louis era venuta la felice idea di insegnare ad andare in skate a mari, ma alla fine lui non aveva colpe, era stata lei ad accettare!

"come dici tu, io sto andando che è arrivato harry" dice guardando i messaggi appena comparsi sulla schermata del telefono. "Lou mi ha detto che sarebbe passato da te con la scusa che i tuoi non ci sono, quindi non ordinare niente, sicuramente porterà lui la cena" "afferrato, a domani" si alza baciandole la guancia e la guarda uscire dalla stanza per poi buttarsi sul letto e aspettare il suo moroso.

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"Pronto gi, ma quindi Lou viene o no? sono le undici e ho fame" borbottò mari "ma come non è ancora lì? qui a casa non c'è" ci fu qualche attimo di silenzio "prova a chiamarlo, vedi che dice, io sapevo dovesse passare da te.." "l'ho chiamato, più volte, gli ho scritto messaggi e tutto, ma niente, non gli arriva nulla e alle telefonate mi risponde la segreteria" racconta preoccupata mari camminando per la stanza. "bu ora mando harry a prenderti e vieni qua" "ok.."

"ho paura, e se è successo qualcosa? l'hanno rapito, è scappato oddio portatemi lou" piagnucola mari spaventata per il suo presunto ragazzo "dai, non sarà successo niente.." si siede tra loro sul divano provando a tranquillizzarle "ma harry.." "mio fratello non ha mai fatto così, è strano" spiega preoccupata la sorella "avete paura sia per colpa di un incidente? avete detto così prima no? possiamo chiamare l'ospedale e vi faccio vedere che non è come pensate, mh?" "proviamo.." dice con un sospiro gi mentre si alza prendendo il telefono dal tavolino davanti a loro.

"Pronto, buonasera, vorrei, se è possibile, delle informazioni sugli ultimi incidenti" chiese harry mettendo subito il vivavoce alla chiamata "buonasera, ultimam-" "scusa George, ci pensi tu a portare in obitorio il corpo del ragazzo? Sheperd ha appena annunciato la morte celebrale, grazie" disse una voce dall'altro lato del telefono.

I tre ragazzi si guardarono in panico "ragazze, mantenete la calma, n-non è detto" sussurrò harry cercando di restare in primis calmo lui.

"si certo ci penso io" rispose allora George al collega.

Cadde la linea per qualche secondo.

"si, si chiama Louis, Lewis una cosa del genere" il medico annuì all'informazione e riprese il telefono "p-può darmi informazioni su questo incidente?" chiese gentilmente harry con le lacrime agli occhi, "stai piangendo? lo conoscevi?" harry deglutì per poi rispondere amaramente con un si ed il medico spiegò la dinamica dell'incidente.

"R-Ragazze.." ripetè harry per la terza volta. nessuno aveva osato proferire parola nell'arco di quei venti minuti dal termine della chiamata. Le lacrime erano ormai incontrollabili per tutti e tre e i visi rosei diventavano di un colore sempre più tendente al bianco.

"N-Non gli avevo a-ancora detto t-ti amo" sussurrò con un filo di voce mari. "Non p-può essere, no, n-non a mio fratello..". Passarono altri cinque minuti di puro silenzio.

immagina louis tomlinson 💙✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora