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Mi alzai immediatamente dal divano come se non stessi aspettando altro, in effetti ero un po' in ansia, non so nemmeno perché, dopotutto era solo un amico, o almeno speravo che lo fosse. Lo conoscevo da poco ma comunque avevo una buana sensazione su di lui e mi sarebbe piaciuto instaurare rapporti anche con qualcun altro nella scuola a parte Teresa. Io e lei siamo stati migliori amici fin da quando ho memoria, ma comunque l'idea di conoscere altre persone mi intrigava. Il suono del campanello mi riportò nella realtà, mi ero quasi dimenticato che proprio fuori la porta ci fosse Newt e che lo stavo facendo aspettare. Mi diressi verso l'entrata, presi un respiro profondo e aprii. Avevo le farfalle allo stomaco. Newt era appoggiato col corpo sulla colonnetta bianca del portico in segno di attesa. Si stava guardando le scarpe quando lo vidi. Si passò la mano tra i capelli facendosi ricadere sul viso il ciuffo biondo. Non sapevo davvero come facesse a sopportare la sensazione dei capelli in faccia, non gli dava fastidio? Però mi piaceva con quell'acconciatura, era particolare e molto nel suo stile, non che lo conoscessi. In effetti Newt era un ragazzo molto affascinante, il tipo di persona che ti fa venire subito voglia di conoscerlo, aveva un che di intrigante. Scorsi una nuova moto nel vialetto, tutta nera. Lessi la scritta Yamaha sul lato. Era tutta nera. Non era molto alta e sul manubrio aveva un piccolo schermo che supposi servisse per vedere come tipo l'ora, il livello di benzina e forse anche il contachilometri. Quella moto mi piaceva. Pensai subito che fosse di Newt e la cosa mi piacque. Quando il ragazzo alzò la testa il suo sguardo incrociò il mio. I suoi occhi neri come la pece mi guardavano fissi. Non accennava a muoversi fino a che lo invitai cordialmente dentro, ero un po' in imbarazzo. Una volta entrati in casa Newt si tolse la giacca di pelle nera e la appese all'ingresso. Indossava una maglietta marrone scuro aderente non troppo lunga che risaltava il fisico snello ma muscoloso. 

-Ehi, ciao Tommy! Come va?-

-Bene bene, grazie!- dissi entusiasta e forse con un po' troppa euforia, ero in imbarazzo.

-Sembra che qui abbiate già finito di preparare tutto, a che ora arriveranno gli altri?-

-Tra circa un ora... credo-

-Perfetto. Intanto che vogliamo fare?-

-Non lo so. Potremmo vedere un po' di TV, giocare a carte o cose così, come vuoi.- Una parola: DISAGIO. Era più che ovvio che non volesse giocare a carte, che problemi avevo? Era un'adolescente non un novantenne. Il punto era che non sapevo che dire, non avevo la più pallida idea di cosa gli piacesse fare nel tempo libero.

-Potremmo andare a fare una passeggiata, così mi mostri un po' il quartiere. Venendo qui mi sono quasi perso- Disse ridacchiano. Aveva una bella risata. Fortunatamente non sembrava giudicarmi per tutte le GAF che ho fatto da quando lo conosco, inclusa questa.

-Mi sembra un'idea grandiosa! Così possiamo conoscerci un po' meglio.- Mi stavo comportando come una stupida ragazzina. Che avevo che non andava?

In quel momento mi venne un dubbio. Lui voleva conoscermi? Non sapevo neanche se gli stessi simpatico. In ogni caso presi la giacca e mi avviai verso la porta. Stavamo per uscire quando... 

-Ehy, dove state andando voi due?- 

Mi ero totalmente dimenticato di Minho e Teresa. Avevo la testa da un'altra parte, il che era strano perché di solito sono stranamente responsabile e anche un po' noioso ad essere sinceri, forse era per questo che non avevo amici a parte Teresa. 

-Stavamo andando a fare una passeggiata, volete venire?- Disse Newt.

-Grazie per l'invito ma no, credo che resteremo qui. Sai, nel caso in cui dovessero arrivare gli invitati... Teresa, tu che dici?-

-Credo che resterò a casa pure io, ma voi due andate! Basta che facciate ritorno in meno di quaranta minuti-

Ero stranamente sollevato che  Minho e Teresa non volessero venire. Avevo voglia di stare da solo con Newt, forse perchè se ci fossero state altre persone non sarei riuscito ad aprirmi quanto avrei voluto.

In ogni caso accennai un sorriso e feci per uscire quando vidi due mani sfiorarsi, quasi come se volessero stringersi. Teresa e Minho si lanciavano sguardi decisamente intensi. Comunque non dissi nulla e uscii con Newt. Subito dopo aver chiuso la porta calò il silenzio. Al contrario di Newt, che sembrava davvero a suo agio, io ero un po' in imbarazzo. Era una persona calma e pacata, il che mi faceva quasi strano considerando tutti gli adolescenti scatenati che si vedevano a scuola, pronti per fare festini ogni qual volta c'era casa libera. In ogni caso mi faceva piacere che non fosse uno di quegli adolescenti, che fosse diverso. Dopo qualche minuto Newt ruppe finalmente il silenzio.

Ecco il terzo capitolo! Scusatemi se ci ho messo davvero tanto a pubblicarlo ma ho avuto problemi con la scuola. Questo capitolo è più corto del solito lo so ma sto già lavorando sul quarto. Spero davvero che questa storia vi appassioni quanto appassiona me. Se avete suggerimenti o cose che vorreste cambiare scrivete pure nei commenti!  (-cuore-)

INFINITE II newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora