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Il mattino seguente, Teresa si svegliò verso le 6:45 per prepararsi per il suo primo giorno al college.

Doveva prepararsi per andare a scuola ed era così nervosa e così eccitata di scoprire chi fossero i suoi compagni di scuola.

Ovviamente, però, doveva indossare l'uniforme, dato che si trovava in un college prestigioso e privato, e questa cosa la irritava tanto, perchè lei odiava l'uniforme.

Quando si alzó dal letto, Jade era giá uscita.
Meglio così, pensò.

Entrò nel bagno per farsi una veloce doccia. Si asciugò i capelli e prese il sacchetto di plastica, che conteneva il suo capo di abbugliamento per i prossimi mesi.
Pure la cravatta?, si almentò mentalmente, quando vide che l'uniforme, oltre ad una camicetta bianca, una gonna nera, delle ballerine nere e delle claze lunghe che le arrivavano leggermente sotto le ginocchia, comprendeva una cravatta del mesedisimo colore della gonna e delle ballerine.

Dopo aver indossato l'uniforme, si mise una po' di mascara -truccarsi poco andava bene in quel collegge- e si legò i capelli in una coda alta.

*

-Salve, sono Teresa Turner.- la ragazza castana si presentò alla sua nuova classe.

Le guance erano leggermente tinte di rosso per l'imbarazzo, era così timida, ma nonostante ciò era una ragazza molto solare.

Si accomodò accanto ad una ragazza alta, con i capelli rossi naturale e gli occhi verdi contornati da tante lentiggini.

-Ciao, -sussurrò la ragazza- sono Camille-

-Piacere, sono Teresa- rispose la ragazza castanza, sorridendo.

-Si, questo lo avevo capito dalla tua breve presentazione- rispose l'altra, facendo ridere leggermente Teresa.

-Da dove vieni?- preseguì.

-Londra e tu? Non hai l' accento inglese.-

-Vengo dall'Olanda, mi sono trasferita qui due anni fa- rispose, facendo annuire Teresa, che iniziò a prendere appunti, mentre la professoressa spiegava.

Quando suonò l'intervallo, Teresa e Camille uscirono insieme dall'aula, e passeggiarono per il lungo corridoio.

-Quindi, sei arrivata ieri, eh. Dimmi, con chi sei in stanza?-

-Con una certa Jade Damons-

-Uhm, strano- commentò Camille.

-Cosa?-

-Di solito, non mettono ragazze di quindici anni con quelle di diciotto. Forse, non c'era posto-

-Ah, allora è più grande di noi. Avevo intuito fosse più grande-

Camille stava per dire qualcosa, quando venne interrotta da una voce maschile che la chiamava.

-Thomas? Cosa c'è?-

-Conosci per caso una certa Teresa Tur..Turner? Sai, devo darle il lucchetto e il codice del suo armadietto-

-Sono io- disse timidamente Teresa.

-Oh, ciao Teresa. Io sono Thomas, piacere- disse il ragazzo, porgendole una mano.

-Piacere- unì la mano a quella del ragazzo.

Thomas era alto e magro, con gli occhi color pece e un'alta cresa, anch'essa, nera.

-Tieni, -disse porgendole un foglietto e un lucchetto- sono il tuo codice e il lucchetto dell'armadietto. Sei al numero..14, da quella parte-

Teresa ringraziò il ragazzo e, insieme a Camille, si diresse verso il suo armadietto, dove svuotò la cartella e iniziò a mettere dentro i suoi libri.

-Che fortuna, abbiamo l'armadietto vicine- sorrise la rossa.

-Eh si- rispose Teresa, che si girò subito dopo, sentendo un armadietto sbattere alla sua sinistra.

-Oh, ehm, ciao Jade-

La ragazza bionda, nel sentire il suo nome, si girò verso la mora e accennandole un piccolo sorriso.

-Ehi, come sono andate le prime ore di scuola qui al collegge?-

-Non male- sorrise, prima di soffermarsi nel guardare Jade.

La camicetta bianca e aderente metteva in risalto i suoi seni prosperosi e la gonna le arrivava fino alle ginocchia.

I suoi occhi erano segnati da un po' di matita e da del mascara, mentre le labbra carnose risplendevano sotto le luci dei lampadari, per via del lucida-labbra.
Wow, ma questa ragazza è meravigliosa, pensò senza rendersene conto.

-Mi fa piacere. Vedo che hai conosciuto Camille. Così ti chiami, giusto?-

-Si, si- rispose la rossa.

-Va bene, io devo andare adesso. Ci vediamo in stanza Teresa. Ciao-

-Ciao-

-A più tardi-

Salutarono, mentre Jade si allontanava, in direzione della sua classe.

-Che strano-

-Cosa?-

-Ieri, quando sono entrata in camera, mi sembrava così maleducata e fredda, mentre addesso mi è sembrata simpatica e socievole- spiegò Teresa.

-Non devi farci caso, è sempre così a primo impatto, ma se le stai simpatica o le piaci subito, poi è si comporta in modo carino nei tuoi confronti-

Teresa annuì e la campanella suonò.

Le due ragazze si avviarono verso la classe.

-Teresa?-

-Uhm?-

-Scusa la domanda affrettata, ma..ecco..tu sei lesbica?-

La ragazza castana la guardò confusa.

-No, sono fidanzata con un ragazzo. Perchè? Tu lo sei?-

-Ah, capisco. Beh, diciamo che ti stavi mangiando con gli occhi Jade, prima. -sorrise maliziosa- Comunque si, sono lesbica.-

-Ma cosa? No, non la stavo "mangiando con gli occhi"- rispose Teresa, cercando di nascondere il rossore che si stava espandendo sulle sue guance, ma fu inutile, perchè Camille riuscì a vederla lo stesso.

-Come vuoi-

Please, stay forever with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora