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Quando Harry si sveglia la mattina, Liam incombe su di lui, pallido e con i postumi della sbornia e chiede, "Ti sei fatto una sega nel mio letto la scorsa notte?"

"Buongiorno anche a te, Liam," borbotta sul cuscino.

"E perché hai lasciato un post-it chiamandomi 'stupido idiota ubriaco' sul mio laptop? Non sono stato così stupido! Inoltre, l'inchiostro è trapassato e ora il mio laptop è rovinato!"

Harry sospira, sedendosi sul letto e strizzando gli occhi a Liam. "In primo luogo, se mi sono fatto una sega nel tuo letto è solo perché mi hai privato della mia privacy a causa della tua stupida ubriaca idiozia. Il che mi porta al punto due. Sì, sei uno stupido idiota ubriaco, mi hai chiamato in lacrime perché non riuscivi a far funzionare quel cazzo di microonde." Dà un'occhiata al laptop e aggiunge, come un ripensamento, "Mi dispiace, um, però, di aver rovinato il tuo laptop."

Liam si limita a sospirare, sedendosi in fondo al letto e agitando le tende, che rivelano che fuori è ancora praticamente buio. Harry guarda l'orologio e vede che sono le sei e mezza del mattino, quarantacinque minuti prima del doversi alzare per andare al lavoro. Meraviglioso.

"Almeno serve come un promemoria indelebile del perché non dovrei mai bere," ammette Liam alla fine, massaggiandosi il viso. "Dio, mi sento malissimo. Come fai a farlo così spesso?"

"Non lo so," dice Harry, incrociando le braccia sul petto e cercando di non sbadigliare. "No, davvero. Sono praticamente sempre in movimento. Non c'è tempo per i postumi di una sbornia."

"No, immagino di no," dice Liam, sbirciandogli il petto. "Ti sei fatto un nuovo tatuaggio?"

"Cosa, questo?" Harry alza le braccia per rivelare la farfalla dipinta sul suo petto. Liam sbuffa dalle risate.

"Oh, Dio, Harry. Davvero?"

"Sì, davvero. Cosa c'è che non va? Non hai preso in giro Zayn per quel grossolano paio di labbra che ha fatto fare."

"Sì, l'ho fatto, semplicemente tu non c'eri." Liam lo scruta ancora un po', prima di scuotere la testa e sospirare di nuovo. "Dio. Voi due siete ridicoli."

"Dice quello con una piuma sul braccio," dice Harry, un po' scontento, incrociando le braccia strettamente sul petto e annotandosi di non dimenticare mai la conversazione del microonde per ogni volta che Liam fa il gradasso con lui in questo modo.

"La piuma è significativa!"

"E i miei no?"

"Beh, forse, ma a questo ritmo avrai un intero zoo sul tuo corpo entro i trent'anni."

"Questo è il piano," dice Harry, prima di soccombere allo sbadiglio. "Dio, Liam, sei appena venuto qui per chiedermi se mi masturbo e prendi in giro i miei tatuaggi? Perché ti sei svegliato così presto, comunque?"

"Sono sveglio dalle quattro sentendomi come se fossi sul punto di morire, e ora mi sento un po' meno morire ogni volta che mi muovo quindi sono venuto qui per prendere il mio telefono. E me ne sono immediatamente pentito quando ho visto i tuoi sporchi fazzoletti macchiati sul pavimento. Devi metterli nel cestino, comunque, io non li tocco."

Harry sorride, chiudendo gli occhi. "E se non lo faccio?"

"Allora immagino che dovrò delimitare l'area e non avvicinarmi mai più."

Entrambi ridono, e poi Harry allunga le braccia sopra la testa, rassegnato al fatto che non potrà tornare a letto prima di andare al lavoro.

"A proposito, come è andata la tua intervista al calciatore?"

Harry alza le spalle, spostandosi sul letto. "Sì. Bene. Un po' troppo bene, a essere onesti." Si morde il labbro inferiore. "È incredibilmente sexy. E anche un ragazzo davvero simpatico."

Sing When You're Winning || L.S. italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora