Ormai sono le undici, dovrei andare a dormire, oggi è stata una giornata molto lunga e faticosa, sono stanca, prima scrivo sul mio diario e poi mi butto sul letto.
"Caro diario, oggi è rincominciata la scuola,puoi immaginare il mio stato d'animo ora, no? Bhè..in parte questa giornata è stata bella,ma un minuscola parte. Ho incontrato un ragazzo,sembra essere come me, distrutto, arrabbiato con la vita e con il mondo, questa cosa mi fa venire ancora più voglia di conoscerlo,possiamo salvarci a vicenda,ma forse sto esagerando, magari è il ragazzo più felice e solare del mondo e oggi aveva solo la luna storta ,lo capisco, è appena iniziata la scuola. Comunque..non so nulla di lui,so solo che voglio più di qualsiasi altra cosa guardarlo in quei suoi occhi azzurri, in cui potrei affogare, per ore,sul serio,è così bello,ha le braccia tatuate,voglio sprofondare in esse, spero domani di rivederlo, penso sia appena trasferito quì a Doncaster. Ora vado a dormire, perchè è tardi, sono le 23:23, dovrei esprimere un desiderio,ma ne ho troppi."
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La sveglia suona insistente, ho gli occhi socchiusi, vedo solo buio, e non è una novità. La routine scolastica è rincominciata, e io non ne posso già più. Sapete, voglio dare una svolta alla mia vita, al più presto. Le mie giornate sono troppo uguali, monotone, i pomeriggi li passo a studiare, a guardare le foglie cadere dagli alberi, a rileggere le vecchie pagine di diario ormai rovinate per colpa di un episodio con mia madre che non mi scorderò mai.
Sono in macchina e sto tornando a casa, mezz'ora fa ero ancora sul letto della mia camera, in ospedale. Mia madre è molto silenziosa, chissà cosa sta pensando in questo preciso momento. Di certo non cose molto carine nei miei confronti.
Dopo dieci minuti di viaggio, sono davanti alla porta di casa mia, finalmente.
Infilai le chiavi fredde nella serratura, così entrammo.
"Megan Blue, questa me la paghi." Sentì queste parole uscire dalla bocca di mia madre.
"C-come scusa?" Dissi io molto confusa, cosa vuole farmi?
"Sai, ieri sera sono entrata in camera tua per mettere apposto un pò di cose, e trovai dentro il tuo zaino un diario, già, il tuo diario." Rispose lei con amarezza.
I miei occhi diventarono lucidi, quel diario era come il migliore amico che non ho mai avuto, mi sono aperta con lui, con una penna ho scritto tutto quello che sentivo, tutte le mie intenzioni, ad esempio il mio suicidio, scrissi molte cose brutte nei confronti dei miei genitori, specialmente su mia madre, che mi stava guardando crollare davanti ai suoi occhi, era lì, immobile, impassibile, forse pensa che me lo merito, che merito di star male.
"E sai, ho letto tutte le stronzate che hai scritto. Ogni singola parola." Continuò lei, con un sorriso che mi spiazzò, era così falso e pieno di odio.
Abbassai lo sguardo, e le lacrime iniziarono a scendere lungo il mio viso, arrivando sulle mie labbra, le assaporai, erano salate, il sapore del dolore. Le lacrime sono il dolore. Il dolore che non ho mai avuto il coraggio di tirar fuori a voce, perciò, mi sfogo con esse, che si fanno capire più delle parole.
Mia madre era ancora lì, a fissarmi, la sentivo ridacchiare, si stava prendendo gioco di me.
"Allora Megan? Non mi dici niente?" Continuò insistente, la sua risata mi rimbombava in testa.
"N-no." Risposi io con voce roca.
La vidi allontanarsi e andare veso la cucina, il rumore dei suoi tacchi riempì il silenzio che si era formato in quel momento. Finalmente alzai lo sguardo.
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A beautiful mess.
Fanfiction"Potrei essere lo sbaglio più grande che tu abbia mai fatto nella tua vita, è veramente questo quello che vuoi?"