𝑛𝑜 𝑔𝑎𝑚𝑒 𝑛𝑜 𝑙𝑖𝑓𝑒

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<<questo..>> non aggiunse altro e lo avvicinò a sé baciandolo, stupito. l'altro lo ricambiava.
dopo ciò neanche una parola, ognuno nel proprio letto a dormire.. buonanotte.

<<DAI CAZZO QUANTO MUORI?! >> urlò isterico il più piccolo continuando a sparare al più grande, amore o pazzia, qualunque cosa sia aveva finito i proiettili.
Il corvino era steso a terra, aveva gli occhi aperti, erano vuoti e sentiva la vita lasciarlo lentamente.
<<ti amo yoongi>>  disse con voce pacata il più piccolo, non sembrava triste ma moriva dentro.
Da lì ci fu solo un lungo e infinito silenzio, una grande pozza di rosso e neanche una lacrima dall'unico ancora vivo. jimin.

*ring ring*
la sveglia suona improvvisamente e il maggiore venne svegliato dalle urla della piccola testa rosa, quasi un ultra suono stridulo seguito da lacrime e proposte disperate.
<<oi ma che hai??>> lo scuote l'altro confuso e preoccupato allo stesso tempo. più nessuna urla.
<<h-hyung..s-sei vivo..>> il minore si lascia cadere fra le sue braccia stringendogli la maglietta. <<non riuscirei mai a farti del male..scusami..scusami.. scusami..>> lentamente strinse più forte la presa <<mi prometti che non te ne andrai mai vero stronzo?>> chiede ancora con il candelone al naso e le guance rigate dal pianto.

L'altro lo guarda sempre più confuso ma annuisce. <<minnie..hai avuto un incubo?>> fece affondare le dita fra i suoi capelli arrotolandoli attorno al proprio dito.

<<si..l'ho odiato..>> d'un tratto la sua voce si abbassò fino a sussurrare frasi sconnesse e incomprensibili.

<<qualunque cosa tu abbia sognato sappi che non è vera e comuqnue ci sono io a proteggerti piccino..>> cercò di consolarlo il più grande facendosi scappare un sorrisino dolce per aver visto jimin piangere per la paura di averlo perso.

<<hyung..il bacio era vero, giusto?>>

<<lo vuoi scoprire?>>

il piccoletto arrossí. <<mh..forse>>

<<allora baciami.>>

<<e tu chinati scemo :( sei alto..>> mise il broncio e mise le mani sulle sue spalle mettendosi in punta di piedi.

il corvino ridacchiò per quanto fosse adorabile e si sporse leggermente fino a far sfiorare i loro nasi.

<<quindi.. posso?>>

<<di cos'hai paura jimin?>>

<<di niente>>

<<allora baciami, non aspettare altro>> mise un braccio attorno alla vitina stretta dell'altro tirandolo più vicino.

Lentamente azzerò le distanze appoggiando le proprie labbra rosee e carnose su quelle soffici dell'altro.
Spostò le braccia attorno al suo collo giocando con i suoi capelli facendo sorridere il maggiore.

<<cosa ne dici minnie? era vero o no?>>

<<non lo so..ma era bello..>> scivolò su di lui affondando il viso sul suo collo volendo essere coccolato.

10.25 am.

altro assalto, nuovi giochi. ma dove? esatto, un campo per gli scout.
forse perché gli piacevano le urla ancora giovani e non roche come quella di un nonno.

<<mi sento un boss mafioso>> ridacchiò il più piccolo come al solito eccitato e con già la pistola carica.

<<beh più o meno, col rapimento siamo lì lì >> rispose l'altro.
<<sh..stanno arrivano, tu destra io sinistra. sai già che fare. >>

il minore annuí, e, sentendo i boy scout iniziare a correre dentro il bosco, si chinò nascondendosi fra i cespugli per farli avvicinare.
quando furono vicini si alzò di scatto e iniziò a sparare per te era senza colpirli apposta.
si iniziò a scatenare il panico fra urla e spintoni, come al solito; iniziarono a correre verso sinistra, verso yoongi.
a pochissimo dal superare un fossetto che segnava la fine del bosco sbucò yoongi da dietro un albero con fumogeni e la solita pistola.
non fece molto se non sparargli ai piedi per farli o zoppicare o fermarli del tutto e poi lanciare la bomboletta di fumogeno in mezzo a loro. calò nuovamente il silenzio, erano tutti svenuti.

<<fiuuu ci siamo riusciti strano>> raggiunse l'altro prendendo corde, bende e sacchi.

senza giri di parole lì portarono in una casetta abbandonata in mezzo a una distesa verde senza fine, li fecero sedere in cerchio attorno a un tavolo legandoli in modo da avere le mani slegate ma che non potessero scappare. misero la pistola al centro e gli tolsero la benda dagli occhi e di conseguenza si misero due maschere..alquanto spaventose.
yoongi ne aveva una bianca macchiata di sangue con qualche buco per vedere, jimin ne aveva una con dei buchi per gli occhi, quasi spalancati e un taglio come per formare un sorriso, inquietante, sembrava un coniglio.

quando tutti si svegliarono vennero mutati subito sentendo le punte delle pustole contro la loro nuca.

<<le regole sono semplici.>> disse il maggiore di punto in bianco facendo spaventare le 4 vittime.

<<uno>> iniziò a contare jimin.

<<se vi rifiutate, morite.>>

<<due>>

<<se avrete sfortuna, morite.>>

<<tre>>

<<il vincitore..avrà una "ricompensa">> si avvicinò al tavola e tolse il telo che copriva la pistola. <<diamo inizio alla roulette russa, 3 morti e 1 vincitore, che la fortuna sia dalla vostra parte. >>

solo sguardi disperati e spaventati a morte da parte loro, una telecamera iniziò a filmarli e le luci si spensero.
il minore fece ruotare la pistola per scoprire chi sarà il primo a partire e le luci si riaccesero.

<<sunwoo parti tu>>.

dopo neanche 15 minuti due persone erano già morte mancavano gli ultimi due sfidanti l'uno davanti all'altro.
dopo alcuni minuto in tutto ci furono 3 morti.

<<complimenti, chanhee, sei il vincitore>> annunciò il corvino e  si avvicinò legandogli una corda alla caviglia in modo ben saldo.
<<per fortuna che pesi poco eh..>> continuò prendendo l'altra estremità della corda.

<<ci rivedremo piccoletto>> disse ridacchiando la fragolina fece entrare nella stanza una specie di vasca resistente con dentro del liquido corrosivo.

il maggiore tirò l'altro lato della corsa facendo mettere a testa in giù la vittima. <<non durerà molto su>> lo spostò sopra la vasca. <<cherry, fallo calare>>

<<ai suoi ordini>> lasciò la corda e fece sprofondare il ragazzino nel l'acido. <<peccato era carino>> ridacchiò e si tolse la maschera come fece l'altro.

<<birra?>>

<<birra.>>

<<bene andiamo>>

dopo aver rimesso tutto a posto tornarono alla "base" aprendo due bottiglie di birra e cambiarsi i vestiti.

<<e ora dove andiamo?>> chiese il piccoletto all'altro.

<<mh.. Incheon?>>

<<si dai>>.

dopo la solita menata e rottura di palle ma soprattutto mal di gambe per lo skate arrivarono nella nuova città.

<<ho delle idee.>> i due si guardarono.

 𝚠𝚑𝚊𝚝'𝚜 𝚘𝚗 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚖𝚒𝚗𝚍 𝚝𝚘𝚗𝚒𝚐𝚑𝚝? [ yoonmin ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora