Hide And Seek

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Appena il count down scese a zero e i mitra e fucili furono carichi il più piccolo diede una gomitata su un bottone d'allarme spaccando la vetrina che lo ricopriva, questo pulsante fece partire l'allarme che di solito veniva usato come allarme anti incendio, questo solo per aumentare la tensione e rendere il gioco più divertente.

<<chi ne fa di più vince>> dice sempre lui e scattò di colpo iniziando a correre veloccissimamente, come una piccola lepre, ridacchiando in modo inquietante; prese la mira e un buco si creò nel centro della nuca di un ragazzo, il quale cadde a terra come un cavallo stramazzato. "uno" pensò e il numero pian piano saliva a seconda del numero delle persone a cui toglieva la vita.

<<non mi lascerò battere da un piccolo gnomo con le labbra a canotto, poco ma sicuro>> ghignò il più grande e lentamente si iniziò ad aggirare per la scuola sparando ad ogni persona che vedeva, senza rimorso, anzi con un po di divertimento.

<<hey hey heeeey  dove ti sei cacciato biondino??>> il minore iniziò a scalciare i banchi e ribaltarne altri per trovare la sua preda, <<ti voglio solo aiutare, vedrai quando tutto sarà finito mi ringrazierà angioletto.>> con un colpo secco sfondò l'armadio con una sedia. <<trovato..tana per me>> sorrise e aprendo sempre di più gli occhi per l'eccitazione sparò un colpo deciso nel mezzo della sua fronte. <<quaranta..>> si girò di scatto <<heeyy puttanella ti ho sentito :)>>; mise via la pistola e prese lentamente il suo pugnale rosa. <<è così bello vedere il sangue volare dalle vostre piccole testine di merda..eccitante.>>, scoppiò a ridere come matto e le prese i capelli per poi aprirle la gola con un taglio netto.

Il più grande sentendo l'altro ridere mise via il coltello e prese il mitra. <<bambini miei dove vi nascondete~ vi renderò felici..è una ricompensa.>> disse con voce roca e provocatoria mentre saliva le scale per il secondo piano, <<non vi farò soffrire..sarà solo un luuungo riposo..>>  appoggiò le unghie sul muro e continuando a salire lasciava su quest'ultimo un graffio lasciato dalla sua unghia a punta e questa veniva seguita da un rumore insopportabile, uno stridulio acuto, da fare impazzire. Appena arrivò all'ultimo piano, il tetto, vide dei ragazzi indietreggiare pregandolo in tutti i modi e lingue esistenti di risparmiarli. <<va bene, non ci farò nulla>> disse mettendo via tutte le sue armi. <<o almeno..non io>> ghignò ingobbendosi leggermente e cominciò a correre sempre più velocemente verso i ragazzi; non sopportando questa lenta e insopportabile tortura, questi, senza pensarci due volte, sia per la paura che per non avendo via di fuga, semplicemente si lanciarono giù dal tetto, la caduta iniziò a prendere sempre più velocità fino a farli cadere a terra con un brutto rumore di ossa spezzate.

La scuola lentamente divenne una piscina di sangue, cadaveri e  proiettili sporchi.
I due appena finirono di "cacciare" si ritrovarono di sotto all'entrata mettendosi l'uno davanti all'altro, l'uno più sporco dell'altro.

<<quanto>>

<<centododici>> disse il minore

<<centoventi>> ridacchiò soddisfatto il più grande

<<stronzo, perché tu non te lo godi il momento.>> si avvicinò all'altro e si mise il punta di piedi leccandogli la guancia fregandosene di quale  punto del suo viso andava a sfiorare. <<non c'è di che.>> con un colpo secco sputò il sangue a terra.

Il più grande arrossii leggermente e non emise neanche un verso inizialmente. <<andiamocene che è meglio>>

<<si andiamo>>

Appena presero tutte le loro robe cercarono di non lasciare tracce, un pò difficile; uscirono e dopo aver preso lo skate se me andarono verso la campagna lasciando la città momentaneamente.

<<spogliati>> disse il corvino togliendosi la maglietta.

<<non parlarmi in questo modo>> rispose l'altro.

<<e come mai? >>

<< è eccitante ;)>> ridacchiò e si iniziò a spogliare.

<<coglione>> appena entrambi furono del tutto nudi il più grande prese i loro vestiti e, essendo ad un fiume, lontano dalla città, li appoggiò in acqua tanto per pulirli dal sangue, <<siediti scemo>>

<<mi sporco il mio bel culetto veh>> disse scherzosamente la testina rosa.

Solo che l'amico, ormai con le palle piene di queste sue frasine ignoranti, lo prese per il braccio e lo tirò a sé mettendolo seduto su una sua gamba, <<prova a dire una parola e muovo la gamba>> lo provocò sentendo i testicoli del piccoletto sul suo ginocchio.

<<certo che sei proprio veramente..aishh uffa >:(>>.

 𝚠𝚑𝚊𝚝'𝚜 𝚘𝚗 𝚢𝚘𝚞𝚛 𝚖𝚒𝚗𝚍 𝚝𝚘𝚗𝚒𝚐𝚑𝚝? [ yoonmin ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora