Capitolo 2

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7 Luglio 2019, Osaka

-Benika!- urlo.
Mentre corro verso lo studio del padre di Benika, cerco di non vomitare: tutto è ricoperto di cenere e macerie e i corpi delle centinaia di persone che erano al porto sono orribili da vedere.

Arrivo all Cosmo Tower e comincio a cercare e scavare per trovare Benika. Ad un certo punto la vedo. E’ accovacciata e si copre completamente, forse non si è accorta di me. Mi avvicino a lei toccandole la spalla sinistra. Lei urla e cerca di difendersi. Non capisco cosa stia succedendo finché non vedo il suo sguardo nel mio. Lei non è Benika. Anzi, non lo è più. Scoppio a piangere, non riesco a smettere di urlare.
-Benika!!-
Non mi riconosce, ha perso la memoria. Non ricorda nulla, non sa nemmeno che i suoi genitori sono morti... e non sa di quella bomba.

Decido di chiedere aiuto a mia madre. Aiuto Benika ad alzarsi e la faccio incamminare verso i soccorsi. Dopo ore riusciamo a tornare a casa. L’hanno medicata e ci hanno fatto salire su di un traghetto militare che riporta i sopravvissuti verso la città.

Mentre camminiamo nel parco di Yahataya, dalle finestre delle case sento i telegiornali che raccontano
dell’attacco: -Questa mattina, alle ore 9.05, una bomba è esplosa al porto di Osaka. I morti al momento sono 150. I feriti oltre 300. Vi aggiorneremo...-

Entro in casa con Benika appoggiata al mio braccio. Mia madre arriva di corsa sollevata e mi abbraccia. Le dico: -Benika non è più in questo mondo.... lei ormai ha lasciato la terra... mamma... voglio occuparmi di lei. Finché la sua anima non tornerà in questo mondo, io starò con lei!-

Come promesso rimasi con lei.

Mi chiamo Masumi Mitsuki, ho quindici anni e sono innamorato di Benika.

mi dispiace...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora