Ora o mai più

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Scusate il ritardo, ma sono stata leggermente impeganta con la scuola!

 Quando salgo al piano di sopra vado spedita in camera mia. Mi era mancata.

Lascio le mie poche cose sul letto e mi guardo allo specchio.

Grazie al cielo la pancia da sotto il maglione non si vede, posso stare tranquilla. Per le prossime ore. Poi devo dirglielo.

Prendo il cellulare e chiamo Alec. Risponde praticamente subito.

“ Non ce la posso fare questa sera” esclamo.

“ Susy, calma. Ci saremo io e Diana con te. E poi ricordati che anche io devo dirlo ai miei, e tu sai bene quanto siano religiosi”. In effetti era vero, non avevo mai incontrato due persone più religiose di loro. Erano in chiesa tutti i giorni, facevano volontariato e si amavano col tutto il cuore. Non li avevo sentiti litigare nemmeno una volte. In confronto mia madre sembrava una peccatrice.

Aveva sposato mio padre, il mio vero padre, qualche mese dopo che era nato mio fratello, e poi l’anno dopo ero nata io. E tre anni dopo avevano divorziato. Mia madre si era messa rimessa subito in pista e neanche tre anni e mezzo dopo era risposata. Mi pare si chiamasse Phil, non abbiamo più contatti con lui da quando hanno divorziato due anni dopo.

Poi, circa quattro anni fa, a conosciuto Brian, il suo terzo attuale marito. Io spero si fermi a Brian, perché è davvero simpatico, e guadagna bene essendo un avvocato.  L’unico suo difetto è che, anche lui, è molto religioso e quindi mia madre è costretta ad andare in chiesa la domenica. Però con lui è felice, quindi a me sta bene. ( Anche se devo dire che è più facile vedere un maiale volare che mia madre che diventa religiosa)

“ Susan!” sento mia madre gridare. Si, sicuramente i suoi urli sono l’unica cosa a non essermi mancati.

“ Cosa c’è?” grido di rimando.

“ Scendi a darci una mano per questa sera!”

Alzo gli occhi al cielo e scendo. Magari pulire la casa mi terrà la testa occupata e mi distoglierà dal fatto che sono incinta e mia madre non lo sa. Mal che vada romperò tutte quelle statuette di cristallo che a mia madre piacciono tanto.

“ Diana puoi darmi una mano ad allacciare questo stramaledette vestito”  ringhio litigando con la cerniera.

A quanto pare la mia adorabile mammina, che mi ha urlato dietro tutto il pomeriggio perché non pulivo bene secondo i suoi gusti, mi ha comprato un vestito, solo che è aderente. Se non fossi stata incinta mi sarebbe anche calzato alla perfezione, ma lo sono, quindi ora la cerniera non si chiude. E mia madre mi ammazza se non lo metto.

“ Non si tira su. Prova a trattenere il respiro” mi dice Diana mentre cerca, invano, di tirare su la cerniera. Maledetto vestito e maledetta pancia.

“ Basta, mi arrendo” esclama Diana dopo una decina di minuti. “ Susy fattene una ragione. Non puoi indossarlo”

“ Mia madre mi ammazza” sospiro sedendomi sul letto. “ Tu non hai niente di elegante da prestarmi, che mi possa andare bene?” le chiedo.

“ Non lo so Susy. Guardo” replica iniziando a guardare nella valigia. Dopo qualche minutò tira fuori un vestito rosso, senza cernere, e largo. “ Prova questo. Io lo avevo comprato per me, ma lavandolo si è allargato e ora mi è enorme”

Prendo il vestito rosso e lo provo. La stoffa e morbida e, per fortuna, mi entra senza molte difficoltà. Mi arriva qualche centimetro sopra il ginocchio, le maniche a pipistrello mi coprono perfettamente la pancia, lasciando morbido il vestito. Devo stare attenta a non alzare troppo le braccia o la stoffa aderisce.

“ Grazie!” esclamo abbracciandola.

“ Di nulla. Ma posso metterlo io il vestito che tu non lo usi?”

Annuisco “ Puoi anche tenerlo, non credo che a me entrerà mai più!”

“ Grazie!”

Quando se lo mette devo dire che le sta davvero bene, soprattutto perché lei non è incinta.

Il corpetto a cuore aderente, che a me non entrava, a lei stava divinamente. Era bianco con contorni rossi, mentre la gonna, che le arrivava a una spanna dal ginocchio, era a balze bianche e rosse. Natalizio come vestito.

Sento il campanello suonare e poco dopo ho il bisogno di sedermi.

“ Andrà tutto bene” mi rassicura Diana. “ Fai un bel respiro e scendiamo”

La cena filò tutto liscio, fino a quando non decisi di alzarmi in piedi per dare la notizia.

Non appena Alec con i suoi genitori erano arrivati, Sally e John, ci eravamo messi in salotto a parlare del più e del meno, della scuola e di altre cose.

Naturalmente appena mia madre mi vide si lamentò del fatto che non mi fossi messa il vestito che mi aveva comprato, per fortuna che Brian intervenne e fece cadere la questione.

Una volta pronta la cena ci accomodammo tutti e iniziammo a mangiare quello che mia madre aveva preparato. Io dubitavo sapesse cucinare, per me aveva ordinato da qualche ristorante e poi aveva messo il cibo nel piatto spacciandolo per suo. Era troppo buono il cibo.

“ Mamma” iniziai “ Devo dirti una cosa”.

Giuro che non ho toccato vino, ma se non le lo dico ora non so quando dirlelo. Mi sembra il momento perfetto. Alec e Diana al mio fianco, ospiti presenti e mia madre apparentemente calma.  

Mia madre mi guarda sorridendo.  “ Cosa succede amore?” mi chiede iniziando a sorseggiare il vino rosso nel bicchiere.

Sento la mano di Alec stringersi nella mia. Faccio un respiro profondo. Ora o mai più.

“ Mamma, sono incinta”

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