I segreti sono fatti per essere svelati

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La mattina dopo mi alzo riposata e in perfetta forma. Magari.

Mi sveglio sudata e accaldata, con la nausea a mille e non faccio in tempo a svegliarmi completamente che sono in bagno a vomitare.

“ Susan” sbiascica Diana apparendo sull’uscio del bagno.

“ Sto bene” dico sciacquandomi la bocca “ E poi la nausea dura solo per i primi tre mesi”

“ Dovresti farti dare qualcosa per la nausea”

“ Magari prima di andare a lezione passo in infermeria”. In effetti sarebbe utile qualcosa per la nausea, soprattutto per evitare di trovarmi ogni mattina sul water.

Torno in camera e mi metto la divisa, inutile tornare a dormire, non ci riuscirei e poi tra un’ora mi sarei dovuta risvegliare.

Prendo il libro di fisica per ripassare. Tra qualche ora c’è la verifica e non ho avuto molto tempo per studiare durante la settimana.
Dopo un tempo che mi sembra infinito sento le sveglie suonare e lentamente si alzano Diana, tornata a dormire, Ruby e Jane.

“ Cosa ci fai già alzata?” sbiascica Ruby.

“ Mi sono svegliata prima” dico mettendo il libro nella borsa.

“ Che voglia. Io vado a farmi una doccia”

“ Ok, noi iniziamo ad andare a fare colazione” Dice Diana prendendomi per una manica. Metto velocemente il cellulare nella borsa e la seguo.

“ Passiamo in infermeria?” chiedo vedendo che Diana cambia improvvisamente strada. Lei riesce ad ambientarsi benissimo, a me capita ancora di perdermi.

“ Si” dice fermandosi davanti alla porta dell’infermeria e bussando.

“ Avanti” dice l’infermiera. Diana apre la porta ed entriamo. Christine è seduta sulla sedia dietro la scrivania, i capelli biondi raccolti a crocchia, gli occhi azzurro cielo e il viso dolce e gentile. Ieri non le avevo prestato molta attenzione, ma Christine è veramente giovane, non avrà più di vent’anni.

“ Ciao Susy” mi saluta con un sorriso.

“ Salve”

“ Tutto a posto?”

“ Si. Mi chiedevo se potessi darmi delle medicine per la nausea”

Christine mi sorride e mi fa cenno  di sedermi. “ Io te le posso dare , però mi serve la firma di un maggiorenne per ordinarne altre”

“ Va bene. Alec fa i diciotto tra qualche mese”

“ Sarebbe meglio uno dei tuoi genitori. Ma per il momento ne ho abbastanza da darti. Prendine una alla mattina ogni giorno”

Annuisco e prendo il barattolo che mi porge e me lo metto in borsa. “Tieni, prendi anche queste. Sono vitamine” mi sorride e mi porge altri barattoli. “ Anche queste una volta al giorno”

“ Devo pagarti qualcosa?” chiedo preoccupata

“ No sono della scuola. Stavo pensando di fissarti una visita ginecologica per la decima settimana”

“ Si va bene”

“ Ho un’amica che fa la ginecologa, fisso l’appuntamento e poi ti faccio sapere”

“ Ok, grazie di tutto” dico uscendo. Diana mi segue in silenzio.

 “Sai che è la ragazza di Liam?” mi chiede, Io scuoto la testa. Come potevo saperlo? È la seconda volta che vedo Christina e Liam l’ho visto ieri per la prima volta.

“ Si, me l’ha detto Leeroy. Christine ha venti anni! Si è laureata l’anno scorsa, la migliore di tutti, e le hanno offerto il lavoro da infermiera”

“ Ma non è vietato uscire con gli studenti?” domando mentre prendo una di quelle vitamine e la mando giù insieme a dell’acqua.

“ Ma lei non è una professoressa”

“ Giusto. E Liam quanti anni ha?”

“ Credo diciassette, come gli altri”

Nel frattempo, non so come, siamo arrivati alla mensa. Individuiamo Alec, Ruby, Leeroy e gli altri e andiamo a sederci con loro.

“ Ehi ” Alec si sporge e mi bacia sulla guancia “ Come stai?”

“ Bene, dopo ti devo parlare”

“ Certo. Vuoi?” mi chiede porgendomi una fetta biscottata con su della marmellata che accetto volentieri. Ho lo stomaco vuoto!

“ Questa settimana abbiamo gli allenamenti?” domanda Louis

“ Si, venerdì alla fine delle lezioni” conferma mio fratello.

“ All’interno?”

“ Si, fuori diluvierà”

P.O.V. ZAYN

Alec si stava comportando in modo strano, era da una settimana che era diventato chiuso e passava sempre tanto tempo con Susy. Era la sua ragazza, era vero, ma passava più tempo del normale con lei.

Anche ora agli allenamenti si stava comportando in modo strano. Aumento la corsa e mi accosto a lui.

“ Cosa succede?” chiedo, intento a scoprire cosa c’è sotto. Lui mi guarda ma non dice nulla. Lo so che c’è qualcosa che non va, me lo sento. “ Alec, me lo puoi dire. Sono il tuo migliore amico”

Fa un sospiro “ Non lo dici a nessuno?”

“ A nessuno” confermo.

“ Susan è incinta”. Sgrano gli occhi. Questa non me la aspettavo.

“ Come?... Cioè, quando è successo?”

“ A quella festa per il compleanno dell’amica di Louis”

Merda. Sento il cuore accelerare, e non è per la corsa. Me la ricordo bene quella notte, è stata una delle più belle e delle proibite della mia vita. Ho fatto una stronzata quella sera ma pensavo che sarebbe finita lì.

Com’è possibile che Susan sia incinta? Non posso essere io il padre, sono sicuro di aver usato le precauzioni.

“ Zayn” sento Alec chiamarmi. Lo guardo. Come ho potuto fargli una roba del genere? È il mio migliore amico da quando avevamo undici anni.

“ Scusa”. Attraverso a grandi falciate la palestra ed esco mentre l’allenatore mi urla dietro.

Devo chiedere conferma a Susan. Dove la posso trovare? Provo con camera sua. Quando arrivo le ragazze nel corridoio mi lanciano occhiate curiose, ma le ignoro.

Busso alla porta della sua stanza e qualche secondo dopo si apre. “ Devo parlare con Susan” ansimo. Diana mi guarda e poi si gira. “ Sei desiderata”

Sento una sedia spostarsi e poco dopo appare Susan. È veramente bellissima. È la ragazza del mio migliore amico, mi dico.

“ Cosa succede?” chiede tranquilla.

“ Perché non me lo hai detto?”

“ Detto cosa?” chiede perplessa.

“ Che sei incinta” bisbiglio. Vedo i suoi occhi spalancarsi per la paura e la sorpresa.

“ Non sono affari tuoi” ringhia facendo per chiudere la porta.

“ Io credo di si. Chi è il padre?”

Mi guarda in cagnesco e mi fa segno di abbassare la voce. “ Mettitelo bene in testa. Quello che è successo quella notte all’hotel è stato un incidente. Eravamo ubriachi” ringhia sottovoce.

“ Quindi sono io il padre?” chiedo con il cuore in gola. Annuisce con le lacrime agli occhi. Allora avevo ragione… sono io il padre.

“ Che sia chiaro, io non voglio niente da te. Io sto con Alec e pur di giurarlo fino alla morte dirò che è lui il padre” concluse sbattendomi la porta in faccia.

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