Salgo in camera mia di corsa.
Ho bisogno di stare da sola, di pensare.
Mi butto sul letto e inizio a respirare affannosamente. No, non posso assolutamente sposarmi.
Sento qualcuno bussare alla porta.
" Chi è?" chiedo cercando di sistemarmi il vestito ormai tutto spiegazzato.
" Susy, posso entrare?" mi chiede Diana.
" Si, vieni pure"
Diana apre la porta ed entra. Anche lei è chiaramente sconvolta. Ma non è lei che si deve sposare.
" Siamo tutti preoccupati per te. Sei scappata di sopra"
" Scusa"
" Non devi scusarti" mi tranquillizza Diana sedendosi accanto a me. " Io al posto tuo sarei direttamente fuggita di casa, e non al piano di sopra"
Le accenno un breve sorriso. " Non so cosa fare. Non posso dire la verità ad Alec. Ma allo stesso tempo quando la bambina nascerò Alec si accorgerà che c'è qualcosa che non va" inizio a singhiozzare. " E se fosse identica a lui?"
" Lo so Susan. Ma devi correre il rischio. E se Alec ti ama ti sposerà lo stesso"
" Ma io non voglio sposarmi" mi lamento.
" SUSAN!" grida mia madre. Sto per scendere ad ammazzarla. Trattenetemi!
" Dai Susy, scendiamo e tu stai accanto a me. Vedi che andrà tutto bene"
Lo spero.
...
La serata passa, per mia fortuna, velocemente. I nostri hanno continuato a farci domande su domande di come sia potuto accadere.
E anche le settimane successive passano velocemente. Alla fine mia madre mi ha veramente tolto dalla scuola e ora sta cercando una maestra privata. Non credevo proprio che lo avrebbe fatto, ma forse è meglio così.
Ma non è tutto, ora sono pure segregata in casa. Non ho più il permesso di uscire da sola, devo essere accompagnata sempre da qualcuno. E deve esserci sempre in casa qualcuno con me.
È completamente impazzita mia madre, sono solo incinta. Mi sembra di essere tornata bambina, quando per attraversare la strada dovevi dare la manina.
" Susan" mi chiama dalla cucina. " Susan".
Inizio ad odiare la mamma apprensiva. Non mi lascia un minuto da sola, nemmeno quando sono sul divano a guardarmi la tv.
" Che c'è mamma?"
" Brian sta andando a fare la spesa. Ti serve qualcosa? Hai qualche voglia?"
" Si, fragole" rispondo cambiando canale. Non chiedetemi perché ho detto fragole, non lo so nemmeno io.
" Ok amore. Sicura di non volere altro? Va tutto bene?"
" Si, sto bene. Grazie"
Torno a guardare la tv e a mangiare i pop-corn che mi ero fatta. Avevo voglia di pop-corn, non di fragole.
È una tortura stare casa. Voglio tornare a scuola. Non è possibile che lo stia dicendo, ma è vero. L'insegnate privata che viene è severa e bastarda, e viene solo per quattro ore, le altre le passo davanti al divano ad annoiarmi.
Odio essere incinta.