Curami le ferite

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Dedicato a AleamaMirkoTrovato

Spesso le parole sono più taglienti e dolorose delle azioni,perchè se un livido con il tempo sparisce,le parole rimangono impresse nell'anima.

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Il rumore di vetri rotti mi fa sobbalzare così apro la porta con il cuore in gola,i battiti a mille e tremo;ho paura di perderlo e solo ora mi accorgo di quanto a volte sono stupida ma non ho il tempo di riuscire a capire cosa ho davanti che la situazione peggiora: Liam è steso sull'asfalto pieno di vetri rotti, provenienti dalla sua auto,mentre Harry si trova a cavalcioni sopra di lui e gli sferra un pugno,poi un altro e un altro ancora ,iniziando a fargli uscire del sangue dal naso.

Inizio a correre nella loro direzione,come se la forza del vento avesse preso possesso del mio corpo.

Avvolgo le mie braccia sulla schiena di Harry e cerco di farlo smettere, ma è tutto inutile.

-Harry, ti prego basta,lascialo stare- sembra non sentirmi,come se si trovasse in un mondo parallelo e io ne fossi tranquillamente esclusa.

Inizio a far fuoriuscire delle lacrime che non cessano più poiché Liam ribalta la situazione trovansi lui sopra al riccio,restituendogli i pugni che aveva incassato.

Sono immobile lì vicino a loro, come se solo il mio fisico riuscisse a vivere di vita propria e rimanere in piedi ,impalato,immobile,mentre la mia anima si stesse ribellando a quella scena, gridando con tutta l'aria all'interno dei miei polmoni , di smetterla perché con ogni colpo il mio corpo riceve uno schiaffo tanto forte da cadere terra.

Il mio corpo cede a quella vista e come se non riuscissi a respirare cado a terra,prima in ginocchio poi con tutto il corpo toccando l'asfalto gelido e orribilmente confuso con le tenebre che piano piano mi stanno reclamando e anche se senza risultati cerco di combattere,per me,per lui,per loro.
Pow Harry

Liam mi colpisce ripetutamente al volto riuscendo ad infliggermi molto dolore sull'occhio sinistro e sul sopracciglio corrispondente, sento del sangue macchiarmi la faccia,ma con un'impeto di rabbia riesco a ribaltare nuovamente la situazione ,ho sentito Kate cercare di fermarmi prima,mi chiama come se fossi in pericolo,come se vedendomi avesse perso qualche battito cardiaco ,ma in qualche modo la mia rabbia era più forte,perchè certe cose non si toccano,certi scheletri devono rimanere nascosti,ma ho appena il tempo di capire cosa sto facendo che sento un tonfo provenire dalla mia destra e immediatamente giro la testa.

I miei occhi saettano sul suo corpo steso a terra,inerme e non riesco a capire più nulla,mi alzo istintivamente da Liam senza pensarci due secondi e mi catapulto su di lei,prendo il suo corpo tra le braccia e la stringo,talmente forte che ho paura di sbriciolarla come fosse porcellana nelle mie mani, questa è la mia paura.

-Kate, kate,kate apri gli occhi! -

- Ti prego aprili,Kate . Ho bisogno di rivedere quelle iridi nocciola,di perdermici all'interno,di vederle sorridere quando incontrano i miei smeraldi. E come se da quando i nostri sguardi un mese fa si sono scontrati,la mia vita è cambiata radicalmente! Mi hai fatto sentire stupido,sbagliato,non adatto ma allo stesso tempo importante,indispensabile e in qualche modo nei momenti difficili la tua ancora,la tua salvezza e per un secondo io...-la mia voce si incrina ma devo essere forte, per lei.

Mi giro e vedo Liam uscire da casa di Kate con i suoi genitori al seguito,che appena la vedono sbiancano e il padre corre verso di noi.

La madre chiama l'ambulanza e porta lo sguardo da me a Liam come se cercasse di capire cosa è successo.

L'ambulanza arriva dopo qualche minuto e con lei salgono i genitori.

Non penso al dolore alle costole o al volto, non penso a Liam,non penso a tutto quello che è successo, solo a lei che si trova in quell'abitacolo diretta verso l'ospedale e capisco che anche se in poco tempo lei è diventata importante, capisco che mi piace e non penso di riuscire a limitare i sentimenti che provo ad una amicizia,io credo di volerla,ma non nel senso volgare o primitivo del termine, ma in senso possesivo.

Vorrei poterla proteggere dal mondo anche se in realtà l'unica persona da cui dovrei farlo sono proprio io.
Flashback

Io e Liam usciamo dalla porta,cerco di evitarlo e mi incammino verso la moto ma il suo braccio mi blocca

-Lasciala stare Styles,le spezzeresti solo il cuore-

-Forse stai parlando di te stesso Payne-

-Io so quello che hai fatto, come puoi anche solo girare libero per le strade?-

-Non so di cosa tu stia parlando-

-Oh, si che lo sai! E se non vuoi che lo sappia anche Kate ti conviene uscire dalla sua vita ,e la mia non è una richiesta ma bensì un ordine;non mi farò scrupoli-

-Brutto pezzo di merda,come ti permetti? Tu non sai nulla! Perciò prendi il tuo fondoschiena e portalo nell'auto prima che lo prenda a calci-

-Ah davvero? Forse è il contrario- e dopo questa frase mi sbatte a terra dopo avermi sferrato il suo gancio destro e una serie di calci.

Ma a me non interessa il dolore fisico, molto spesso le parole valgono molto di più!
Fine flashback

Ormai sono all'ospedale da tre ore,nella sala d'attesa con i genitori di Kate,Liam e tutti i ragazzi.

Ho chiamato Zayn per informarlo e lui ha chiamato Lou che ha chiamato Niall e Louis e via dicendo.

Appena arrivati sia io che quello stronzo del suo ex ,siamo stati medicati e sgridati per la stupidata

-Ragazzo ti pare il caso di fare a botte alla tua età? - ha detto Rose,l'infermiera anzianotta che mi ha medicato.

Alla fine alle 5,00 di mattina scoppio! Inizio a piangere, perchè ho paura. In realtà non dovrei preoccuparmi così tanto,in fondo non posso pensare di perdere una persona che non è mai stata mia,ma sento come un'enorme stretta al cuore che non cessa da quando l'ho vista stesa sull'asfalto diverse ore fa.

Zayn si avvicina e mi abbraccia, e so che mi capisce perché forse lui ci tiene tanto quanto me,perché forse e solo forse il modo in cui mi sono legato a lei non è così innato e inusuale. È così facile volerle bene,come con un piccolo gattino che ti fa le fusa e vuole i grattini.

-Vedrai,si riprenderà- dice, ma sento che nella sua voce c'è una certa insicurezza,perchè lui ha paura,è terrorizzato proprio come me all'idea di perderla.

Sento il rumore dei passi di qualcuno che si avvicina a noi così mi sciolgo dall'abbraccio e mi giro.

È un dottore con i capelli brizzolati e i baffi,indossa un camice verde scuro e delle scarpe antinfortunistiche.

-I signori Daniels?- chiede lui con voce profonda

-Sì, siamo noi- risponde il padre

-Mi dispiace ma......

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Holaaaaaaa,come state? Io insomma, ma lo so che non vi frega! Ahahaha ho scritto questo capitolo mentre ero al ristorante e non ho riguardato se eranopresenti degli errori, domani ricontrollero'. Il capitolo parla da se,grazie per chi continua a leggere la mia storia, fatele pubblicità, au revoir,bacioni Ale♥

E' arrivato all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora