parte 16

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*Skip time* (One mounth leater)

Passarono due mesi e il susseguirsi dei giorni divenne qualcosa di monotono e senza un vero senso.
Capii però che la monotonia era meglio e capii che sarebbe stato meglio essere sola perché due giorni prima dell'inizio delle vacanze estive,mentre il sole illuminava il mio sorriso dovuto ad una battuta, qualcosa fece spezzare la mia mente... il mio corpo,la mia anima e il mio sorriso.
Il sorriso di un attimo divenne un pianto infinito e in costante aumento; nessuno se ne accorgeva...mi ero nascosta nelle coperte fredde,nonostante fossero numerose, di quella stanza che con l'assenza di luce amplificava il mio senso di pesantezza e colpa. Le finestre facevano entrare la luce bianca filtrata dalle tende grigie e blu. La brandina sembrava sul punto di cadere così come le mie fragili gambe ma ,a differenza, di quest'ultima io ero una persona e questo mi impose di lasciarmi andare. Le mie gambe cedettero come la mia mente, che si spense completamente.

Ero stesa sul divano del salone a fissare il vuoto quando sentii l'ennesimo tentativo di iniziare una conversazione di qualcuno di cui ormai a stento ricordavo il nome.

T/n: "No"

?: "Per favore" disse l'altro con occhi imploranti.

T/n: "Senti lasciami stare" 

?: "Ma posso sapere almeno perché?! Mi fai stare male!"

T/n: "...pensi che io stia bene?! Mi sono stancata...Pensi...PENSI CHE VOGLIA FAR STARE MALE QUALCUN ALTRO?! NON POSSO ESSERE LIBERA DI STARE MALE? non posso?! Siete abituati oramai a vedermi ridere, ma non è forse umano piangere? SENTO SEMPRE QUELLE MALEDETTE PAROLE IN TESTA, ORMAI NON SO COSA PROVO DAVVERO! Essere triste secondo voi per me è un hobby? I sorrisi che vi ho regalato sapevamo tutti che in fondo sarebbero stati gli ultimi. Abbiamo giocato come dei bambini di cinque anni in queste settimane perché sapevamo che sarebbero state le ultime volte...infondo è questo che è l'uomo, o si gode al massimo l'ultimo momento o cerca di evitare la fine...ma sai infondo sono entrambi falsi...VORREI POTER CANCELLARE LA MIA ESISTENZA! LE STRADE CHE HO PRESO MI HANNO PORTATO A L'ULTIMA CHE AVREI PERCORSO E PERCORERRÒ PER TUTTA LA VITA...SAI LA COSA  PEGGIORE? HO PRESO QUELLA SBAGLIATA! E HO TRASCINATO CON ME UN FRATELLO CHE-"

Le mie grida straziate e le mani che graffiavano le mie braccia furono per un attimo fermate.

Aizawa: "Cosa sta succedendo?! T/n! T/n! Basta!"

Corse verso di me e mi afferò saldamente le braccia ma con dolcezza.
Il mio viso era rigato dalle lacrime. Il ventenne mi girò verso di lui,lentamente lasciò la persa sulle mie braccia e con il police mi asciugò le lacrime che ormai come un fiume attraversavano il mio volto rosso.
Ero in confusione ma sentivo chiaramente Shota accarezzarmi i capelli delicatamente chiedendo ai suoi alunni di uscire dal salotto. Sentendo la sensazione di potermi lasciare andare mi aggrappai alla maglia di Aizawa trascinandomi sul pavimento e il ragazzo mi seguì abbracciando il mio corpo piegato su se stesso e inerme.

Aizawa: "Tranquilla,tranquilla...sono qui ora, piangi tranquilla piccola"

T/n: "S...shota non mi lasciare, perfavore rimani con me...solo per cin...cinque minuti poi scappa, scappa da me"

Aizawa: "Non lo farò mai, mi ucciderebbe non poter abbracciarti quando piangi, me ne andrò...se è...se è questo che vuoi, ma solo quando avrò trovato il modo di farti sorridere per sempre e per davvero"

T/n: "Sei trop...troppo buono con me, devi andartene! Devi andartene prima che io ti distrugga!"

Aizawa: "Non mi importa, io rimarrò e rimango con te...ora non mi importa se mi picchi, fallo pure...me lo merito, però poi non impedirmi di  essere buono...perfavore!"

Mi scostai dal suo abbraccio caldo, di cui ne sentii la mancanza subito dopo e iniziai a tirargli pugni sul petto con rabbia causata da me stessa.
Lui mi lasciò fare stringendo i pugni per non lamentarsi.  Mi sentii male a vederlo soffrire. Lasciaii cadere le mani sui fianchi però, presa da un un'improvviso e forte mal di testa, non riuscii a non poggiare la mia mano ai lati della testa. Aizawa lo notò e mi prese in braccio per poi portarmi nel mio letto e mettermi sotto le coperte.

Aizawa: "Ora ti vado a preparare un pezza umida e una camomilla...aspetta solo qualche minuto."

* Skip time*

Sentii le mie palpebre farsi pesanti, quando il ventenne entrò nella stanza e poggiò sulla fronte la pezza umida.
Sentii le sue mani sulla mia schiena alzandola fino a farmi sedere dandomi la tazza di camomilla che rifiutai con  un'espressione di schifo.

Aizawa: "Bevi."

T/n: "Non voglio, non mi piace"

Aizawa: "Aaaah...ho capito."

Poggiò la tazza sul comodino e mi fece segno di mettermi sotto le coperte cosa che feci immediatamente.
Dopo un paio di minuti sentii gli occhi farsi pesanti così come quelli del mio sensei che si era addormentato sul piccolo divanetto al mio fianco.


-  Meow-Sensei🐾 -  Aizawa × Reader Vi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora