5. Capelli rossi

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-Punto di vista di Azazel-

<<Siamo arrivati!>> Disse quella strana ragazza, mentre si ingegnava per aprire la porta di casa.

Finalmente riuscì a centrare la fessura della serratura e dopo aver rigirato la chiave qualche volta mi introdusse in un appartamento piccolo ma accogliente. All'ingresso c'erano due vasi di fiori rossi e più avanti una lampada, che emetteva una luce flebile e lasciava la stanza in penombra. Poi un tavolino, un divano, cuscini, candele e una miriade di quadri che ricoprivano quasi interamente le pareti. La cosa che più mi stupì furono i personaggi raffigurati in essi, creature alate che mi erano parecchio familiari.

"Chi è questa ragazza?" questa domanda continuava a frullarmi per la testa.

Si avvicinò ad una scala a chiocciola e la salì, portandomi nella mansarda che usava come camera da letto. Era disordinata, piena di vestiti abbandonati a terra e al centro di essa si trovava il letto, dove mi posò delicatamente. Da lì si poteva vedere un quadro, l'unico di quella stanza, il quale raffigurava una donna dai capelli rossi con in braccio una bambina. Probabilmente si trattava di sua madre. Voltai lo sguardo verso la ragazza, per trovare somiglianze con la donna del quadro e la trovai intenta a frugare in un cassetto.

<<Dove l'avrò messa?>> Disse sbuffando prima di alzarsi trionfante con una scatola in mano.

La aprì e tirò fuori garza e disinfettate, poi iniziò a medicarmi. <<Chi è stato il malvivente che ti ha fatto questo?>> Disse con rabbia.

In risposta protesi la zampa verso di lei, con l'intento di indicarla, ma inaspettatamente me la afferrò e mi lasciò un bacio su di essa. <<Che carino!>> Mi disse sorridendo.

Senza rendermene conto iniziai a fare le fusa, "Cosa mi sta succedendo?" pensai incapace di comprenderne la ragione. Indietreggiai e mi nascosi sotto ad un cuscino, "Devo riposarmi così che possa ritrasformarmi ed andare via da qui" mi dissi prima di cadere in un sonno profondo.

<<Micio, perché sei così pesante?...>> Sentii la voce assonnata della ragazza, che mi svegliò.

Aprii gli occhi e inizialmente non capii dove mi trovavo, ma poi ricordai. Mi guardai le mani ed ebbi la gioia di vedere delle mani "umane". "Devo andarmene" pensai e scostai il cuscino che mi ricopriva il viso.

Non feci in tempo ad alzarmi che sentii qualcosa stringermi la vita e appoggiarsi contro la mia schiena. <<Sei caldo...>> Farfugliò ancora la ragazza, mentre mi stringeva sempre più a se.

In un battito di ciglia il calore pervase anche il mio corpo e sono sicuro che, se in quel momento fossi stato un gatto, avrai fatto di nuovo le fusa. Per un attimo che mi sembrò un eternità pensai di rimanere in quel letto soffice, fra le braccia di quella ragazza strana, con quel quadro che vegliava sopra di noi ma poi capii che non era possibile. Afferrai il suo braccio sottile e lo spostai delicatamente sopra al cuscino, poi rimasi a guardarla per qualche secondo.

Aveva dei bellissimi capelli ramati e ondulati, un nasino piccolo e fine, una bocca carnosa e tante lentiggini che si concentravano in un punto sul naso a formare una stella. Pensai che sembrava un folletto e che avrei passato ore a disegnare costellazioni sulle sue guance, ma non potevo permettermelo.
<<Ciao folletto>> Sussurrai facendomi scivolare una sua ciocca di capelli fra le dita. Poi mi voltai a raccogliere un lenzuolo e dopo averlo legato sul mio corpo nudo mi diressi alla finestra e mi involai, lasciando alla spalle quel luogo confortante.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2022 ⏰

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