Ragione o sentimento?

423 20 0
                                    

Erano passate due settimane dal primo giorno e non era cambiato niente, Giulia e Sangio continuavano a prendere il pullman insieme, continuavano a sedersi insieme e ridere insieme. Ogni giorno a pranzo i 4 si incontravano e parlavano di tutto quello che succedeva fino a quando si decisero a darsi appuntamento anche di sera.
-che ne dici se ci vediamo al perla stasera? Tutti e 4, ci divertiremo un sacco dai!- esclamò sangio, lui era il più festaiolo, il più libertino e colui che amava andare a qualsiasi tipo di festa.
-dai brody ci staaa! Ma intendi il perla blu vero?- enfatizzò Alessandro.
Francesca e Giulia si guardarono con sguardo rassegnato e compiaciuto e risposero in coro -ci siamo!-.
Finirono di mangiare, si alzarono e ognuno andò per la sua strada.
*sangio e Francesca da soli:*
-hai intenzione di fare qualcosa oggi dato che hai detto a Giulia della serata del perla? Ti conosco non nasconderlo- percepì Francesca.
-ni... mhh sinceramente voglio metterla alla prova e vedere come si comporta. Stiamo tutti i giorni insieme sul pullman fra, io capisco quando c'è qualcosa, i nostri sguardi non sono fino a se stessi e i nostri abbracci, che non ci sono quasi mai, non finiscono mai, o per lo meno io vorrei non finissero mai. Però le cose si fanno in due e non penso di provare solo io queste cose, mi interessa voglio provarci-
-e allora oggi sarà la tua occasione per renderti conto di cosa c'è realmente tra Alessandro e Giulia, non li vedi mai insieme e oggi te ne accorgerai- conclude Francesca aprendo la porta della sala canto.

*intanto Giulia e Alessandro*
I ballerini erano ogni giorno sempre più vicini, sempre più affiatati che quasi si completavano le frasi a vicenda, si capivano e iniziarono a conoscersi da tanti punti di vista. Lui era palesemente attratto da lei, vedeva in lei purezza e semplicità, due caratteristiche che al giorno d'oggi erano difficili da trovare in una ragazza di 18 anni.
Si scrivevano ogni giorno, ogni minuto, si videochiamavano e per lei Alessandro era diventato la sua quotidianità ed il suo punto fisso in quei giorni.
Conoscendo bene Giulia però, lei si affidava a tutti senza secondi fini, senza intenti amorosi, perché era fatta così, relazionarsi con il mondo maschile le era più semplice, meno insidioso e le dava più libertà. Del mondo femminile si fidava sempre e solo di Chiara, la sua migliore amica dall'anno zero, cresciute insieme e separate per la prima volta proprio per questo motivo.
Chiara conosceva ogni cosa di lei e quando parlavano di tutto ciò che stava succedendo a Vicenza notava in Giulia un atteggiamento diverso come per esempio in una conversazione avuta qualche giorno prima:
-giù è la prima volta che ti vedo sorridere così tanto, ti piace Vicenza eh-
-si! Sinceramente mi trovo molto bene, i ragazzi della scuola sono fantastici e ho trovato 3 amici stupendi. Spero un giorno tu li possa conoscere.
Francesca è una matta, ma è come me, sembriamo molto diverse ma alla fine siamo molto simili;
Alessandro è il mio compagno di tutto, mi ci sono affezionata ed è il mio punto fisso qui;
E poi c'è sangio, misterioso e criptico, ha un mondo intero da raccontare e mi fa ridere tanto-
-ti si illuminano gli occhi giugiu, che ti è successo?-
-quando parlo di Alessandro vero? Non lo so penso mi piaccia, non sono abituata a riceve attenzioni, mi piace come mi tratta e mi sento desiderata-
-no giù, ti si illuminano gli occhi quando parli dell'altro, come hai detto che si chiama?-
-di sangio?! Ma che diciiiii, io lo vedo come il mio migliore amico di qui, mi fa sentire me stessa-
-l'hai rifatto!- urlò Chiara
-cosaaaaa?- esclamò Giulia incuriosita e stranita.
-quella cosa con gli occhi, la facevi solo quando mi parlavi di Sebastián. Allora giù io ora devo scappare perché devo andare a mangiare, ma pensa bene ai tuoi sentimenti e non confondere la quotidianità con l'amore, mi raccomando! Un bacio- chiuse Chiara.
Giulia rimase 10 minuti abbondanti a contemplare il soffitto, non sapeva se dare ragione a Chiara o continuare a pensarla come credeva lei.
Però era vero, nel senso, lei con sangio provava cose nuove ma lui non le dava certezze, si comportava allo stesso modo con tutti e per lei era diventata automaticamente una bellissima amicizia, anche perché secondo la sua mente bacata il figo della scuola non se la sarebbe mai filata da quel punto di vista. Quindi aveva un sentimento di rassegnazione sul quale aveva costruito il bel rapporto di affetto reciproco tra lei ed il cantante. Poi pensò anche ad Alessandro, bellissimo e perfetto come partner. Si faceva condizionare molto dalla mente e poco dal cuore, prediligendo più quello che sarebbe stato giusto rispetto a quello che avrebbe voluto esser giusto. La differenza era semplicemente che la cosa giusta da fare non sempre è la cosa che si vuole con tutto il cuore, perché razionale e sentimentale sono due parole ben diverse che molto spesso non coincidono. In lei prevaleva la parte razionale e non quella sentimentale, ecco perché per lei quello giusto sarebbe stato Alessandro. (Anche perché da Alessandro aveva conferme che da sangio poteva solo immaginarsi).

-
Il pomeriggio passò talmente in fretta che Giulia come al solito era in ritardo. Rispose alle 13 chiamate perse di Alessandro -arrivo arrivo, metto il giubbotto e arrivo-
Aveva un semplice vestito nero, capelli mossi, un filo di mascara ed un filo di rossetto, ma era stupenda così.
Entrò in macchina di Alessandro, che sempre per galanteria la passò a prendere.
Lui con la bocca semi spalancata si fece scappare un -cazzo quanto sei bella- lei arrossì e ringraziò, si mise in macchina, si scostò i capelli dal viso nascondendoli dietro l'orecchio, si girò verso Alessandro e gli stampò un bacino innocuo sulla guancia e partirono.
-sangio e fra?- aggiunse lei
-li troviamo direttamente là, la metti tu la musica? - cambiò discorso
-certo!!- Giulia prese il cavo, lo attaccò al telefono ed iniziò a cantare.
Direzione perla blu!

Quel dannato bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora