«Ti metto a disagio? »
«Nessuno ha la capacità di mettermi a disagio, Riddle»
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Insieme a Tom, quel pomeriggio, girammo per tutta Hogwarts ma nessuno ci seppe dire chi avesse messo in giro la voce del duello.
Entrambi eravamo nervosi e il nervosismo non fece altro che aumentare la nostra incompatibilità.
Era sera ed ero fuori la porta del dormitorio della mia casa, come mi aveva richiesto Riddle. Aveva detto che doveva parlare con una persona prima di continuare la ricerca e io, non vedendo altre soluzioni possibili, gli lasciai fare il suo lavoro.Fred e George ci avevano detto che non potevano esserci di aiuto, e in privato mi dissero che non avrebbero mai collaborato con Riddle. Quando gli chiesi il motivo, George mi rispose che ad entrambi quel ragazzo non piaceva e che anche io avrei dovuto stargli alla larga.
Non avevo intenzione di ascoltarli.
Non potevo permettere a dei stupidi pregiudizi di mettersi tra me e le mie ricerche. Non mi importava quanto Riddle fosse temuto ad Hogwarts o quanto fosse inquietante il mistero che circondava il suo nome e il suo cognome.«Era la dannatissima ora che venissi, stavo congelando» borbottai quando vidi Tom avvicinarsi senza l'aiuto di alcuna luce.
Lui mi ignorò e continuò per la sua strada facendo cenno di seguirlo.
«Potresti almeno degnarmi di uno sguardo Riddle, sai, si chiama educazione» lo ripresi affiancandolo con difficoltà.
«Non mi sembra che tu sia stata più educata di me, considerando il fatto che non mi hai salutato» rispose lui con il suo solito tono apatico.
Ammiccai un sorriso «Ti turba la mia indifferenza nei tuoi confronti?»
«Mi turbi e non in modo positivo, Lowerage» borbottò accelerando il passo.Con fatica lo raggiunsi facendo una piccola corsetta «Vacci piano, non mi fa piacere la tua compagnia proprio come te».
Ogni passo risuonava nel lungo e buio corridoio, presto capii che ci stavamo dirigendo verso la torre dell'astronomia.
Mi domandai cosa volesse dirmi di così tanto importante da portarmi in quella torre, a rimasi in silenzio.
Capii le sue intenzioni solo dopo essere arrivati alla torre, in lontananza si udiva la risata di Malfoy.I pugni di Tom erano ben stretti. La luce biancastra proveniente dalla luna piena illuminò il suo viso dai lineamenti duri e i suoi occhi verdi colmi di rabbia. Le sue labbra si incresparono leggermente in una espressione di disgusto quando i suoi occhi incontrarono quelli color ghiaccio di Draco.
Il passo di Tom rimase costante anche quando, spaventati a morte, Draco e i suoi due amiconi tentarono la fuga.
Con un gesto veloce Tom puntò la bacchetta verso Draco «Petrificus Totalus».Il ragazzo si irrigidì improvvisamente, cadendo per terra con gli occhi spalancati dal terrore.
Tom guardo Malfoy dall'alto.
«Brutto bastardo» disse a denti stretti, afferrò Draco dal colletto della camicia bianca sollevandolo da terra e sbattendolo al muro.
«Sei impazzito? » lo rimproverai mettendomi tra lui e il ragazzo congelato.Sostenni lo sguardo glaciale di Tom e per poco non me la feci sotto anche io. Fu la prima volta che vidi Tom arrabbiato e pensai che sarebbe stato capace di uccidere sia me che Draco senza troppi problemi in quella condizione.
Mi voltai per quel poco che mi bastò per pronunciare il contro incantesimo.«Ok, mi puoi spiegare per favore?» domandai pochi secondi dopo cercando di mantenere un tono di voce stabile.
Draco tentò la fuga una seconda volta, Tom lo afferrò nuovamente per il colletto e lo sbattè al muro.
«Perché mi stai aggredendo?» gemette Draco «Lowerage aiutami ti prego» aggiunse implorante.
Guardai il biondo dal basso, scrutando i suoi occhi. Capii immediatamente che stava nascondendo qualcosa, i suoi occhi lo tradivano.
«Riddle non è uno che aggredisce gente a caso, suppongo abbia una motivazione valida che stai cercando di nascondere» risposi incrociando le braccia al petto.
«Hai detto in giro che duellerò con una ragazzina, brutto idiota» disse Tom furente.
Le labbra sottili di Malfoy si curvarono un un ghigno «Hai paura?».
Riddle lo sbattè nuovamente al muro con più forza «Non fare il bulletto con me, sai che finisce male».
«Mio padre lo...» cominciò Malfoy con la sua solita minaccia, ma Tom lo interruppe.
«Il potere di tuo padre non è lontanamente paragonabile a quello mio, Malfoy» sussurrò sogghignando.
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Who Are You? || Tom Riddle
Fanfiction⚠️IN QUESTA STORIA TOM RIDDLE VIVE NEGLI ANNI DEL GOLDEN TRIO(1991), LUI E VOLDEMORT SONO DUE PERSONE DIVERSE ⚠️ Un mistero circondava il cognome del bel ragazzo misterioso, Tom Riddle, che frequentava il quinto anno della scuola di magia e stregone...