Who Are You? || Tom Riddle

3. Duello?

«TU COSA?» urlò Hermione in preda al panico.
Erano passati esattamente due giorni dal mio scontro con Tom Riddle e lui non si vedeva in giro.
«Non farmelo spiegare nuovamente Hermione, ti prego, è difficile per me» dissi in un sussurro.

Mi vergognavo molto per aver permesso ad uno sconosciuto di portarmi via quel quaderno e sentirmi urlare contro non aiutava per nulla.
Vidi la mia migliore amica respirare profondamente ad occhi chiusi nel tentativo di calmarsi.
«Tu... Stai bene? Non mi fido di quel Serpeverde» chiese in seguito.
Annuii «Certo che sto bene, ma rivoglio il mio quaderno, sai quanto è importante per me».
«Hai provato a parlargli?» chiese Fred.
Io ed Hermione ci voltammo verso il rosso con espressione scocciata.
«Davvero Fred? Pensi sia così facile?» domandò Hermione.
«Se lo fosse non credi che l'avrei già fatto prima?» aggiunsi rilassando la schiena sulla panchina di pietra.

Le lezioni erano finite da poco e con i ragazzi ci eravamo dati appuntamento nel cortile per passare un po' di tempo insieme, stranamente Hermione aveva accettato senza farci la ramanzina del "I compiti sono più importanti, se volete costruirvi un futuro da maghi e streghe dovete studiare e non ho tempo da perdere in chiacchiere".

«Perché non andiamo da Hagrid? Magari lui sa qualcos'altro su questo Tom Riddle» propose Harry «E sai che Hagrid non è molto bravo a mantenere i segreti» aggiunse ridendo.

Mi sollevai dalla panchina velocemente, guardando Harry con un ampio sorriso stampato sul volto.
Perché non ci avevo pensato prima?
«Harry, sei fantastico» dissi velocemente battendogli il cinque «Vado subito da Hagrid, ci vediamo dopo ragazzi» aggiunsi correndo via.

Hagrid era il guardiacaccia di Hogwarts e professore di cura delle creature magiche, nonché amico mio, di Hermione, Harry e Ron.
Conosceva tutto di tutti, o almeno la maggior parte dei segreti, e non era bravo a mantenerli.
Andai nel suo capannone, bussai numerose volte alla porta fino a quando non sentii il suo vocione rauco.

«Smettila di bussare ed entra».
La porta si aprii e io entrai sorridente «Come facevi a sapere che fossi io?» chiesi divertita.
Lo vidi sorridere attraverso la sua barba folta «Solo una persona in tutta Hogwarts bussa fino a quando non sente la mia voce».

Accarezzai Thor e mi misi a sedere su una sedia mal ridotta, guardando il mezzo gigante preparare una tazza di tè.
«Hagrid, mi sapresti dire qualcosa su Tom Riddle?» chiesi diretta.
Vidi lo sguardo di Hagrid farsi cupo mentre la mani giganti si muovevano impacciatamente «Perché me lo chiedi?» chiese di rimando.
«Curiosità» risposi evasiva «Sai, sembra davvero un bel ragazzo e non mi dispiacerebbe... Insomma...» mi fermai con fare vago.
Odiavo essere dipinta come una ragazza che  inseguiva Riddle per passione amorosa, ma non avevo altra scelta. Se volevo proseguire con le mie ricerche dovevo far credere ad Hagrid che fossi interessata al ragazzo, così lui mi avrebbe detto tutto pur di allontanarmi da Tom.

«Oh no no no» iniziò scuotendo la testa drammaticamente.
Mi morsi il labbro inferiore per non sorridere: avevo colpito l'obiettivo e il piano poteva filar liscio come l'olio.

«Non esiste signorina. Innanzitutto, Tom Riddle è un mago che ama le arti Oscure, proviene da una famiglia oscura e odia i babbani nonostante parte della sua famiglia lo fosse. Li vorrebbe tutti morti, TUTTI, e tu sei una ragazza troppo buona e troppo pura per poter stare con...» si fermò improvvisamente quanto vide il sorriso ampio sul mio viso.
Scosse la testa portando entrambe le mani alla bocca «Questo non dovevo dirlo, davvero, non dovevo proprio dirlo».
«Quindi è un mezzosangue, odia i babbani perché evidentemente pensa di essere superiore, ama le arti Oscure e ha un passato altrettanto oscuro. Dimmi, Hagrid, io ho saputo che non aveva una famiglia, mi sai spiegare?»  chiesi alzandomi dalla sedia.