La mia storia {1}

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Aprii gli occhi.
Ero seduta su un grande prato verde, e il sole stava tramontando.
Ero una ragazzina, avevo diciassette anni.
Sentii mia madre chiamarmi:"Maria!!!"
Corsi in casa, e trovai un grande tavolo già apparecchiato con delle buone pietanze:un gran tacchino al centro, dell'uva, del vino, pane...
Mi accomodai, vicino a mio fratello Giacomo.
Mio padre si alzò e porse un bicchiere pieno di vino verso di noi.

P."Questo brindisi va alla mia amata bambina, ormai diventata una donna, che domani si sposerà con Kai, il futuro imperatore di Roma!"

Mio padre bevve un sorso e poi si sedette, tutti erano così contenti per me, tranne io.
Io non volevo fare tale matrimonio, ma mia madre giorni prima era stata chiara:
"TU TI SPOSERAI CON LUI È BASTA. NON ESISTE UN MATRIMONIO D'AMORE.
E DIVENTERAI LA FUTURA IMPERATRICE DI ROMA!
E NON SI DISCUTE SIGNORINA!!"

Così finsi un sorriso felice e bevvi un sorso della mia acqua.
Avevo il cuore infuriato perché non avevo scelta.
Presto sarei diventata la donna di un uomo che neanche conoscevo e che neanche amavo.
Vidi tutti i miei sogni da bambina sparire come fumo nel vento...
Che mondo crudele...per colpa di questi adulti che scelgono la tua vita, senza neanche chiedere il tuo permesso.

Quella sera non dormii affatto, pensai e ripensai a quel Kai.
E se fosse stato un vecchio da un brutto aspetto? E se mi avesse fatta del male?!
Avevo così paura, che iniziai a piangere e soffocai i rumori mettendomi una mano sulla bocca e iniziò a farmi male il petto e la gola.
Il sole sorgè presto, troppo presto.
Mia madre entrò nella mia stanza, felice come non mai, insieme alle nostre che serve, che portavano in mano un abito bianco lungo.

M."Sveglia!! Oggi ti sposi, e diventerai imperatrice!!"

Mi alzai di mala voglia, e le due serve mi spogliarono e mi vestitino.
Vedevo lo sguardo fiero di mia madre tenermi sottocchio dallo specchio.
Mi raccolsero la parte alta dei capelli, e lo fermarono con un fermaglio d'oro; mi misero addosso un sacco di gioielli.

M."Sei così bella amore mio..."

Più la guardavo, e più avevo voglia di tirarle uno schiaffo e di scappare via da lì, ma per andare dove?!

Uscimmo di casa, e ci dirigemmo al palazzo.
Venimmo accolti da due uomini che facevano parte del consiglio dell'imperatore, che ci portarono in una grande stanza, decorata con dei fiori rossi.
C'era già tanta gente, e al centro c'era un tavolo con sopra dei fogli, e davanti a questo lui, il mio futuro marito: Kai.
Per fortuna non era un vecchio da un brutto aspetto, anzi tutt'altro: era un bellissimo ragazzo dai capelli castani e dagli occhi verde/azzurri.
Mi avvicinai a lui, e Kai si girò verso di me e mi sorrise.

D'un tratto, al centro della stanza, apparvero quattro bellissime donne, tre suonando il flauto e una spargeva incenso nell'aria, questo serviva per cacciare via gli spiriti che potevano intralciare il matrimonio.
Kai prese un timbro, poggiato sul tavolino e lo piggiò sul foglio, e io feci lo stesso, a quei tempi si formavano così i contratti matrimoniali.
Ora eravamo marito e moglie.

Kai si avvicinò a me, mi prese per mano, e ci dirigemmo in un'altra grande sala: piena di tavoli ricoperti di cibo

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Kai si avvicinò a me, mi prese per mano, e ci dirigemmo in un'altra grande sala: piena di tavoli ricoperti di cibo.
Tutti gli ospiti iniziarono a mangiare, e noi con loro.
Ka."Sono felice che tu sia così."

Io."Così come?"

Kai."Così bella."

Mi fece l'occhiolino.

C'era così tanto casino...che mi facevano male le orecchie.

Poi, Kai mi riprese per mano, e mi portò in camera da letto, e tutti gli ospiti ci accompagnarono fino alla soglia, poi chiuse le porte e restammo io e lui.
Era giunta l'ora: come di tradizione, subito dopo il matrimonio i due sposini dovevano consumare per avere al più presto un erede.

Kai si avvicinò a me, e si mise dietro di me, mi sfilò il vestito, e mi fece girare verso di lui.
Iniziò ad accarezzarmi con la mano lungo le braccia, poi prese a baciarmi, aveva un gusto dolce di arancia e menta...
Io ero lì, nuda davanti a lui, innocente e impaurita.
Lui si spogliò, e mi avvicinò a se, le nostre sue intimità si toccarono e lui gemette, mentre io iniziai a tremare.

Ka."Non avere paura... da oggi sei mia moglie..."

Mi prese e mi fece sdraiare sul letto, poi si mise sopra di me, ed entrò piano.
Iniziò il dolore, e sentii un liquido caldo scorrermi sulle cosce.
Iniziò a muoversi, lui gemeva, ma a me faceva male...
Kai se ne accorse, e rallentò il movimento, riprese a baciarmi, e dopo qualche minuto il dolore si alleviò, e iniziò anche per me il piacere.
Venni qualche minuto dopo, e lui insieme a me, lo sentii esplodere dentro di me, così caldo e così diretto.
Restammo lì per tutta la notte.

Dopo quel giorno, io e Kai, svolgevamo i nostri compiti da reali.
Lui in intimità era coinvolgente, dolce, ma fuori dal letto, diventava assente, sempre preso dai suoi doveri...
Ogni notte avevamo un rapporto, ma con il passare del tempo l'erede tanto atteso non arrivava, così iniziarono i problemi tra di noi, così un giorno, mi fece controllare dalla sacerdotessa Rebekah, e fu proprio lì che conoqui colei che sarebbe diventata la mia migliore amica, e la mia fonte di salvezza.

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