Furono tutti enormemente sorpresi di vedermi lì e se non fossi stata così tanto preoccupata del loro giudizio, avrei anche potuto farmi una grossa risata.
Il primo ad arrivare fu Zayn, che con mia grande sorpresa, non solo evitò qualsiasi vago accenno al fatto che fossi lì, ma non ne sembrò nemmeno troppo scosso, anche se ricordavo bene di non essergli certo andata molto a genio nel periodo in cui frequentavo il suo compagno di band. Si mise dall’altro lato della saletta con le braccia incrociate e il suo solito sguardo imbronciato, che a detta di Selena lo rendeva ‘terribilmente sexy’. Sapevo che mi fissava anche se quando lo guardavo abbassava appena le palpebre fingendo di trovare terribilmente interessante il tavolino e educatamente seguivo il suo esempio evitando di cominciare conversazioni che non potevamo prevedere dove sarebbero andate a parare. Non avevamo nulla da dirci e rimanemmo in silenzio.
Anche Liam ebbe una reazione piuttosto composta e un po’ schiva, ma a ben dire non avevamo mai avuto modo di legare più profondamente o di costituire un rapporto; di lui sapevo poche cose, meno di quante ne sapessi su Zayn il che era tutto dire. L’ambiente, secondo il mio modesto parere, cominciava a popolarsi un po’ troppo e non del tipo di flussi di energia di cui mi piaceva solitamente circondarmi e in preda ad un’altra sensazione di soffocamento mi defilai in cucina dove Harry stava dando fondo alle sue doti culinarie creando un paciugo in tutto l’ambiente. Mi lanciò solo un’occhiata eloquente, probabilmente avrebbe voluto parlassi con i ragazzi ed io avrei voluto chiedergli di cosa, ma poi l’acqua cominciò a debordare dalle quattro pentole sui fornelli e lui finì con l’essere troppo indaffarato a fare casino per darmi retta. Mio malgrado tornai in salotto.Una manciata di minuti dopo fu il turno di Louis che arrivò a razzo, inchiodò sull’uscio e lanciò uno sguardo talmente eloquente ad Harry che pensai ci fosse realmente qualcosa tra i due, mi mordicchiai il labbro inferiore mentre Louis mi gelava sul posto fissandomi, non trasparivano emozioni eppure mi sentii piccola sotto il suo sguardo. I due si appartarono un attimo in cucina e rimasi in salotto in un’atmosfera di totale imbarazzo mentre Zayn e Liam continuavano a fissarmi, come a capire che intenzioni avevo e avrei voluto dirgli che l’unica che mi frullava per la mente era quella di andarmene. Quando Harry e Louis fecero il loro ritorno quest’ultimo mi si affiancò con un sorriso, che mi sembrò sincero «non ti mentirò dicendo che non sia sconvolgente vederti qui».
Mi trovai a fissarlo un po’ di sbieco «mi sto chiedendo cosa ci faccia io qui» dissi per tutta risposta con un mezzo sorriso un po’ di circostanza e sinceramente imbarazzato. Fu divertente come questo fece cominciare un leggero battibecco tra Harry, che si ostinava a parlare ad alta voce dalla cucina spiegando che dovevo stare con loro altrimenti sarei rimasta da sola, cosa che mi sembrò più un dispensare compagnia e un compatimento per essere tristemente sola, e Liam che portò avanti l’idea che se non volevo stare lì non ero obbligata, ma che mi sembrò più un invito ad andarmene. Non feci storie e non potevo biasimarli. Mi sarei comportata anche io così, in maniera schiva e inquisitoria.Niall fu l’ultimo ad arrivare e si presentò con 40 minuti di ritardo stracarico di regali. Posò tutto per terra, poco oltre l’entrata e quando mi vide prima spalancò gli occhi in un’espressione di totale incredulità, poi si aprì in un sorriso talmente felice e sincero che mi sentii più tranquilla, venne avanti «quando Zayn mi ha inviato il messaggio non ci volevo credere!» e non mi risparmiai di lanciare un’occhiata al giovane che si strinse nelle spalle come a giustificare la cosa «sono felice che tu sia qui!» aggiunse Niall e mi strinse in un abbraccio, tanto inaspettato quanto piacevole e mi ritrovai a cambiare profondamente grata al giovane per aver spezzato quell’orrenda atmosfera da inquisizione che si era creata.
«Mangiamoooo» urlò Harry allungano le ‘o’ pieno di euforia. A detta sua, almeno in teoria, aveva preparato dell’ottima pasta al sugo, con delle polpette e patatine fritte a parte, in pratica non mangiammo nulla di quello che ci presentò sul tavolo. Era riuscito a far uscire la pasta troppo cotta e quando Niall prese la prima forchettata rimasi sconvolta seppur divertita nel vedere i maccheroni sciogliersi letteralmente e ricadere nel piatto. Le polpette furono una sorpresa all’inverso, talmente dure che, ci avrei giurato, avrebbero fatto saltare i denti a tutti — fu così che con parecchi dubbi e scambiandoci sguardi per decidere tacitamente su chi avrebbe osato assaggiare le patatine, spostammo l’attenzione sull’ultimo piatto. All’apparenza sembravano buone, e forse mosso dall’aspetto promettente fu Niall ad avventarsi sul cibo. Masticò qualche secondo, non lo vedemo ingerire, ma rimase soltanto chiuso in un tacito silenzio, così Harry prese coraggio e se ne ficcò due in bocca. Con un’espressione che cambiò dal confuso al disgustato lo vedemmo gettarsi sulla Cola-Cola con foga, strabuzzò gli occhi totalmente schifato e questo fece scoppiare una risata generale.
«Mi dici cosa hai fatto a queste povere patatine fritte?!» chiese Niall sghignazzando a più non posso con un tono leggermente indignato.
«Mboh… Le ho messe nell’olio e— » il suo viso s’illuminò improvvisamente di consapevolezza «non ho acceso il fuoco!» esclamò spiegando il motivo di quello schifo. Niall non ce la fece più e cominciò a shignazzare ancora più forte, cadde dalla sedia e ci vollero parecchi minuti prima che tutti finissero di ridere e di prendere in giro la pessima cucina di Harry che continuava ad difendersi dando colpa alle ricette «c’era scritto di fare così» borbottò per quella che forse era la decima volta, ma eravamo tutti troppo divertiti, lui compreso, per farne una vera e propria tragedia.
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Magic, Madness, Heaven, Sin.
Fanfiction[Estratto dal penultimo capitolo.] " ... Intanto gli articoli su di me si sprecavano, cominciarono ad uscire in massa: ero l'ultimo scoop dell'anno e i blogger più famosi si sfregavano le mani. Perez Hilton mi dedicò un intero articolo talmente lun...