𝐒𝐄𝐑𝐄𝐍𝐀

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Quella sera stessa Ashley venne dimessa ed accolta in un caloroso abbraccio da sua madre e suo padre e in quel momento pensò che niente fosse cambiato fra di loro. Erano sempre la famiglia che si ricordava di avere, voleva che quell'immagine non svanisse mai dalla sua mente e dal suo cuore. Dan diede un bacio sulla testa della figlia, poi disse che sarebbe passato l'indomani a salutare Ashley, ma che in quel momento doveva accertarsi anche della salute dell'altro figlio, Luis, anch'esso coinvolto nell'incidente stradale. Georgina sorrise vittoriosa e salutò gli altri con un gesto della mano.

Allison, Ashley e Serena si incamminarono verso l'uscita dell'ospedale quando Nate le raggiunse. «Ragazze.» Le tre teste bionde si voltarono verso di lui, tutte e tre lo guardavano con la stessa espressione meravigliata; era normale restare imbambolate di fronte alla bellezza genuina di un Archibald. Allison sentì il suo stomaco contorcersi. «Vi accompagno volentieri io a casa, la mia limousine è già fuori che ci aspetta.»

Ashley sorrise appena, al contrario, invece, della madre che non riusciva a smettere di ammirare Nate in tutta la sua gentilezza e bontà d'animo; nonostante tutte le sfide che la vita gli aveva posti davanti, lui era sempre riuscito a preservare la sua anima integra. «Grazie, Nate. Vi va, ragazze?»

Ashley annuì, ancora frastornata per quanto accaduto, Allison, invece, borbottò qualcosa e così Nate aggiunse rapidamente; «Liam è già tornato a casa». Sebbene non sapesse cosa New Gossip Girl avesse postato, aveva intuito che Liam ed Allison fossero in lite dato che il figlio gli aveva scritto che se ne sarebbe andato in taxi da solo.

Tutti e quattro si incamminarono verso la limousine nera che era parcheggiata proprio di fronte all'ingresso dell'ospedale e Nate, come un vero gentiluomo, aprì la portiera alle ragazze ed aspettò che fossero tutte comodamente sedute prima di entrare ed indicare all'autista personale la via dell'attico di Serena. Il viaggio in auto fu breve e silenzioso; sia Allison che Ashley erano stanche e Serena si stava lamentando di come fosse corsa via dagli Hampton facendo preoccupare sua madre, che era in attesa di notizie proprio come loro poco prima.

«Faresti meglio a chiamarla, Lily starà per avere un infarto in questo momento.» Suggerì Nate con una nuova consapevolezza e maturità; da quando era diventato genitore, per di più un genitore single, aveva capito certi comportamenti protettivi ed apprensivi che solo i genitori possono provare nei confronti dei propri figli.

Serena annuì, sfilò dalla tasca della sua giacca il telefono e compose rapidamente il numero della madre. La telefonata fu breve, ma perlomeno occupò il pesante silenzio che altrimenti sarebbe calato nella limousine, visto che nessuno aveva chiaramente molta voglia di parlare. Quando arrivarono sotto il condominio di lusso di Serena, Nate porse il braccio ad Ashley e la aiutò, sostenendola, durante tutto il percorso fino a casa. Ad accompagnarla in camera da letto ci pensò Allison, che dovette ammettere a se stessa che Nate era davvero così gentile e premuroso come dicevano tutti. Era ovvio che il figlio fosse cresciuto così bene con un genitore del genere, e allora perché tradirla in quel modo? Non erano forse amici, lui e Allison?

Le due ragazze scomparvero nel corridoio e Serena si lasciò cadere sul divano color crema del salotto. «Sono esausta.» Farfugliò, passandosi una mano sulla fronte e sugli occhi. Dopodiché guardò Nate e sorrise tirando su gli angoli della bocca. «Grazie per esserci stato.»

«Sarò sempre qui per te, Serena.» Ripeté ciò che aveva detto molti anni fa, oltre venti anni fa, l'ultima notte in cui le loro bocche si erano toccate, i loro corpi spogliati e le loro anime fuse.

Serena si alzò e lentamente si avvicinò a lui. «Lo so, Nate. Ci sei sempre stato per me e sempre ci sarai, non so cosa abbia fatto per meritarti nella mia vita, ma...-»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora