𝐋𝐈𝐀𝐌

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Liam non riusciva a credere a quanto era accaduto. Si sentiva così dannatamente in colpa. Non solo Allison era la figlia di Serena, la donna di cui suo padre era sempre stato innamorato, ma era anche l'unica vera amica che si era fatto da quando era arrivato a Manhattan. Doveva sotterrare qualsiasi strana sensazione provasse in presenza di Laurence. Non era nessuno e non lo sarebbe mai stato per lui. Doveva solo sperare di non aver combinato un grosso casino.

In realtà, sospettava che Allison lo degnasse neanche di uno sguardo. L'avrebbe compresa. Come poteva lui stesso guardarsi allo specchio? Non solo per il tradimento fisico che c'era stato, ma soprattutto per la mancata riconoscenza che aveva avuto nei suoi confronti. Era stata lei stessa a presentarlo ai suoi amici dell'Upper East Side e al suo fidanzato Laurence Johnson.

Quel giorno aveva deciso che avrebbe tutti i costi cercato di sistemare la situazione con Allison, l'avrebbe pregata di dimenticare l'accaduto ed avrebbe fatto qualsiasi cosa per il suo perdono; teneva veramente a lei, soprattutto visto il suo buon cuore durante i primi giorni a Manhattan di Liam. Quindi, aveva messo il suo miglior completo ed era andato sotto l'attico di Allison, pregandola di scendere o di farlo salire per potersi chiarire personalmente.

Ma quando arrivò sul marciapiede di fronte al condominio di classe in cui la ragazza viveva, scoprì che non era stato l'unico ad avere quel suo stesso piano.

«E tu che ci fai qui?» Domandò Liam con voce acuta.

Gli occhi grigi e magnetici di Laurence si posarono su Liam con una certa freddezza. Sebbene Liam non lo vedesse dalla sera all'ospedale, non era affatto pronto a quella visione. Era sempre stato così bello? Lo osservava mentre camminava verso di lui nel suo completo color grigio, la giacca aperta che mostrava il petto tonico tenuto stretto da una camicia bianca lasciata un po' sbottonata -era giustificabile, viste le alte temperature.

«È l'appartamento della mia ragazza, è normale che io sia qui.» Rispose in tono apatico, comportandosi come se non avesse compiuto lui il gesto che aveva rovinato le loro relazioni con Allison.

Liam sospirò pesantemente, poi suonò al citofono, ma non ce n'era bisogno perché proprio in quel momento Serena stava uscendo di casa. «Ragazzi!» Sorrise, ignara che la figlia avesse litigato con entrambi e del loro tradimento. «Stavate andando da Allison? Stavo giusto scendendo.» E lasciò loro la porta aperta, così Liam rivelò un ampio sorriso alla donna.

Si chiese come fosse possibile che non sapesse niente, dato che New Gossip Girl era ovunque ormai, ma lasciò perdere e seguì Laurence fino all'ultimo piano del condominio, dove Allison viveva con la sua famiglia. Quando entrarono nell'attico vi trovarono solo Allison, seduta sul divano che leggeva una rivista.

Quando i due entrarono, la bella bionda alzò di scatto la testa e li guardò in malo modo. «E voi che ci fate qui?» Chiuse di scatto la rivista che stava leggendo. Aveva i capelli legati in una crocchia alta e pesante, una massa biondissima sopra al viso abbronzato e magro, completamente struccato.

Liam voleva parlare, ma Laurence si mosse con più rapidità -sembrava essere piuttosto abituato a quel genere di situazione. Si tolse la giacca e la poggiò sulla testiera della poltrona. «Allison, non puoi smetterla di parlarci per così poco.»

La ragazza andò su tutte le furie, si alzò dal divano e lo guardò dritto negli occhi. Liam pensò che non fosse esattamente quello che si sarebbe aspettato -aveva solo intenzione di scusarsi, lui. «Come ti permetti di venirmi a dire come devo o non devo reagire a un simile tradimento?» Liam dovette ammettere che Allison avesse piuttosto ragione. «Stiamo insieme da due anni, avresti dovuto portarmi un po' più di rispetto, invece che finire a baciare il nuovo arrivato mentre mia sorella era in una camera di ospedale!»

𝐍𝐄𝐖 𝐆𝐎𝐒𝐒𝐈𝐏 𝐆𝐈𝐑𝐋 𝐈𝐈𝐈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora