hermès ²

192 22 1
                                    

jungkook inteneriva jimin. era poco competitivo, almeno durante le lezioni, arrossiva facilmente e faceva fatica a reggere il suo sguardo. era alto e imponente di statura, ma il suo portamento lo faceva apparire piccolo. era il tipo di ragazzo che non avrebbe mai scovato per le vie della sua parigi.

era certo di piacergli. sapeva di attirare l'attenzione di gran parte della scuola, ma a jimin era interessato più il pensiero che jungkook potesse essersi preso una cotta per lui. era così insolito, che lo faceva sorridere. e jungkook gli interessava molto più di irene, che continuava a scrivergli per ricordargli i bei tempi insieme, nella sua città.

jungkook faceva sembrare irene una ragazzina come tante, nonostante il suo cuore fosse stato nelle sue mani borghesi a lungo, e jimin non rimpiangesse minimamente le lunghe nottate passate nel suo letto e i pomeriggi con le dita incrociate nei bar.

cosa ci fosse nel suo profumo che non andava, jimin non riusciva a comprenderlo. si rigirava da giorni la boccetta di céline tra le dita, lo applicava sul polso e cercava di capire cosa, in esso, potesse far tanto male a jungkook. per quanto il suo essere impacciato fosse carino, jimin si ritrova a crederlo frustrante. se solo jungkook avesse parlato di più, gli avesse detto cosa, nel suo profumo, lo aveva spinto a storcere il naso e agitare le gambe sotto il banco l'intero periodo in cui erano stati seduti vicini, gli avrebbe certo semplificato la vita. jimin non avrebbe abbandonato il suo ultimo regalo di compleanno senza una valida motivazione, e il bel visino di jungkook da solo non lo era.

continuava a girarsi, dal suo banco in prima fila, e a incontrare lo sguardo di jungkook, che abbassava il viso con le guance in fiamme. continuava a osservarlo, consapevole che appena si sarebbe voltato lo sguardo di jungkook avrebbe cercato nuovamente il suo corpo.

𝐇𝐄𝐑𝐌𝐄𝐒 . jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora