"...Lei fa bruciare il mio cuore
la dea mi fa diventare pazzo
lei mi fa diventare pazzo
lei ha provato a rubare la mia anima
portare via tutto ciò che so
ha portato via, ha portato via..."I primi raggi di sole che penetravano dalle imposte della sua stanza e il suono incessante e metallico della sua vecchia sveglia non riuscivano a strappare Luna dai suoi sogni; ormai erano troppe le notti in bianco e la stanchezza era diventata una compagna fedele delle sue giornate.
La mora aprì i suoi occhi rivelando l'azzurro cielo di cui andava piuttosto fiera, con una mano si liberò dalle lenzuola blu notte e con un balzo fu fuori dal suo letto pronta a farsi perdonare dalla persona che più al mondo amava.
Per vivere un po' della normalità dei ventisettenni aveva lasciato andare la realtà della sua vita creandosi una vita parallela con le ragazze e il nuovo corso di cucina, ma il momento delle verità stava bussando incessantemente alla porta e lei non poteva più fare finta di nulla.Il piccolo Christian si era svegliato e la radiolina sul comodino si era accesa avvisandola che il suo amore era sveglio e la reclamava.
Nato da un amore finito, il padre aveva scaricato tutte le responsabilità alla madre troppo piccolo per un cambiamento così radicale; lui voleva godersi la vita e così Luna fu costretta a lasciare il calcio per sempre e dedicarsi anima e corpo a quell'ometto che la stava aspettando impaziente nella sua culla; avrebbe affrontato l'inferno e combattuto migliaia di battaglie solo per vederlo sorridere sempre.
Napoli per Luna significava dare una svolta in positivo per la loro vita, era mettere un punto al passato e iniziare un nuovo capitolo della sua vita e migliorare il futuro del suo piccolo Chris.
Quella mattina la testa era piena di pensieri, tra i quali c'era uno che non si riusciva a togliere dalla testa.Come avrebbero reagito alla notizia che aveva un figlio?
«Amore di mamma buongiorno.» entrò nella sua piccola cameretta con le pareti azzurre trovandolo nella sua culla bianca abbracciato al suo orsacchiotto rigorosamente vestito con il completino dell'Inter regalo delle sue compagne di squadra quando aveva lasciato il centro di formazione Suning a Milano. Lo prese in braccio sentendo subito il cuore accelerare i battiti quando le piccole mani si appoggiarono sul suo petto.
Chris aveva circa dieci mesi, di costituzione pacioccona sembrava quasi un Ciccio bello umano ad esclusione dei capelli mori in netto contrasto con gli occhi azzurri che aveva preso da lei; ogni persona che incontrava con il piccolo si innamorava perdutamente dai più piccoli ai più grandi.
Controllò l'orario al suo cellulare decidendo che avevano ancora tempo per una dose extra di coccole cosi si lanciò delicatamente nel letto e subito il sorriso più bello che avesse mai visto comparì sulle labbra del figlio.
Tra giochi e solletico vari la mora aveva deciso di portare il suo piccolo in spiaggia e salutare in questo modo la loro amata Salerno.
Quella città che l'aveva vista crescere, trasformarsi da una semplice giocatrice di pallone ad una ragazza madre. Quei luoghi che le avevano regalato tanto ma che non potevano fare altrettanto con il piccolo visto che sarebbero partiti alla volta di Napoli e delle sue meraviglie.
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Opposite Attract
FanfictionUna città bagnata dal mare azzurro, riscaldata dal sole e dal calore della gente. Tre ragazze legate da un volantino portato dal vento intrecceranno il loro cammino con quattro ragazzi che stravolgeranno la loro vita. Tra set fotografici, campi d...