[ capitolo 4. ]

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Mi apparve davanti una figura maschile, sicuramente.
Era talmente alto che dovetti alzare in modo anomalo la testa.
Si vestiva in modo molto elegante, completo nero, camicia bianca e una cravatta grigia.
Occhi castano scuri, e capelli brizzolati.
Il punto era che, era vecchio.
Avrà avuto si e no, 45 anni e per me non andava sicuramente bene.
"Kate cosa ti aspettavi?! Sei in un posto di lavoro, e tu credi che il dirigente della starbucks abbia davvero la tua età? Ritenta, sarai più fortunata."
Questi erano i pensieri che mi affioravano nella testa, ero davvero stupida;
come avevo potuto pensare una cosa del genere? Mica faccio parte del cast di 50 sfumature di grigio.
"Mi stai ascoltando? Hai capito quello che dovrai fare?"
"Mh, no mi scusi, può ripetere?"
"Allora...
1) sei arrivata in ritardo!
2) Non mi ascolti!
3) sei vestita in questo modo!
Che cosa credi, che io possa assumere una persona così?"

--perché com'ero vestita?--
Chinai la testa, osservandomi.
Avevo le mie amate dr.martens basse nere. I calzini lunghi, a destra azzurro e a sinistra nero; avevo preso questa abitudine solo qui a Londra, qui si usava così. Dei vecchi jeans strappati sulle ginocchia con dei fantastici risvoltini.
Una maglietta all'ombelico bianca, una semplice felpa nera e il solito parka verde lungo. Beh, non ci vedevo assolutamente nulla di male. È stato davvero uno stronzo.

"Insomma lei deve .."
Lo ascoltai attentamente, anche perché avevo paura che mi cacciasse e io avevo bisogno di un lavoro per mantenermi.
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Il capitolo per oggi è finito, vi ringrazio per la lettura e per le visualizzazioni/voti/commenti per i capitoli precedenti e mi scuso per il leggero ritardo.

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