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"H-harry..."

"Lou..."

"C-che vuoi dire con questo"

"Tu cosa credi che voglia dire, cosa vuoi che voglia dire" si corresse

"Haz- davvero?" alzò lo sguardo e incontrò quello piangente di Harry, erano troppe emozioni tutte insieme ed era un passo importante. Louis piangeva insieme a lui.

"Se vuoi sì, sempre se non credi che sia troppo presto" disse poi Harry.

Louis si congelò nuovamente fissò il contenuto della scatola

"Vuoi venire a vivere ufficialmente qui con me... e mia madre certo, ma quello è un altro discorso" Louis non disse nulla ancora per un po', rimase fermo a fissare il mazzo di chiavi presente all'interno "non devi Louis-"

"Dio Harry" singhiozzò "grazie! Porca puttana grazie " si fiondò di nuovo sul suo ragazzo e cominciò a baciargli l'intero viso mormorando un grazie dopo ogni bacio, Harry iniziò a ridere e Louis continuò a baciare ogni centimetro pelle sul suo viso, eccetto le labbra.

Harry portò le mani sulle guance di Louis e bloccò i suoi movimenti. Poi alzò la testa leggermente e baciò le labbra di Louis che ora non piangeva più ma che aveva ancora le guance bagnate e gli occhi rossi

"Lo prendo per un sì" disse quando si staccò

"Mille volte sì Harry! Grazie, oh mio Dio non ci credo!"

"Ora tocca a quello di mia madre" ricordò Harry senza lasciare tempo a Louis per assimilare il primo pacchetto.

"Se mi dici che piangerò ancora una volta lo apro tra un po' " scherzò Louis

"Non riusciresti ad aspettare, troppa suspance" disse e Louis annuì ridacchiando.

Prese in mano l'altro pacchetto e fece un respiro profondo poi lo aprì dentro c'era solo un'altra chiave, più piccola rispetto alle altre, alzò lo sguardo e interrogò Harry

"E' la chiave della stanza degli ospiti che c'è di sopra" spiegò "mamma ha pensato che avresti bisogno di un posto dove studiare senza che io ti distragga, o un posto semplicemente che sia tutto tuo, o per quando non vorrai dormire con me. Cosa che ti conviene accada molto di rado!"

"Q-quindi-"

"Hai una stanza tutta tua ora, dove puoi mettere le tue cose, i tuoi libri, i vestiti o tutto quello che vuoi metterci. Ora è spoglia ma pian piano possiamo riempirla insieme e renderla più tua se vuoi..."

Louis lo abbracciò "siete troppo gentili con me, grazie davvero grazie".

"Sei parte della famiglia ormai, hai sentito mamma no?"

Louis si strinse ancora di più a Harry e appoggiò il naso sul suo collo lasciando che Harry gli accarezzasse la schiena "sì, sì l'ho sentita... grazie, non so cosa dire... grazie"

Louis continuò a ringraziare Harry per tutto il giorno, per ogni minima cosa, lo abbracciava e lo ringraziava.

Più o meno mezz'ora dopo avergli dato il regalo i due ragazzi si alzarono dal divano e andarono a pranzare. Poi il resto del pomeriggio rimasero in salotto a guardare film della Disney, mangiare popcorn e la torta e baciarsi.

Avevano aperto il divano, in modo che diventasse un letto. Così non dovevano stare schiacciati sul bordo del divano, ma potevano sdraiarsi o sedersi più comodamente.

Ognuno dei due sul suo lato aveva una sedia con un bicchiere, delle latine di bibite varie, una ciotola di popcorn, un piattino con una fetta di torta e dei tovaglioli.

Latte e PolaroidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora