<<Scott! Stiles è arrivato!>> mi urló mia madre dal piano di sotto. Io ero già pronto e stavo solo aspettando che arrivasse in modo tale da poter andare insieme a scuola.
Ma oggi ero diverso...
La mia mente era altrove e non riuscivo a pensare a nient'altro.
Mi trovavo nel bagno della mia camera, altamente in ansia. Con respiro affannato appoggiai le mani sul bordo del lavandino e alzai lo sguardo verso lo specchio: vidi i miei occhi mutare e diventare rosso luminescente, il che non era un buon segno.
Udii fuori casa il clacson di una macchina, seguito poi da una voce: <<Scott! Scendi o faremo tardi a scuola!>> urló il mio migliore amico dalla sua jeep.
Deglutii e mi feci forza per scendere le scale e raggiungerlo; il colore dei miei occhi tornó normale e feci un forte sospiro per provare a rilassarmi.
Ma come potevo? Lei sarebbe arrivata oggi! Dio mio.
Con tutta la mia ansia e la mi confusione mentale su come e su cosa dovevo dirle presi in fretta e furia il mio zaino, scesi le scale, salutai mia madre dandole un bacio sulla fronte e uscii di casa salendo, poi, sulla jeep di Stiles.
<<Hey!>> mi salutò <<Cominciavo quasi a pensare che non saresti più sceso.>> aggiunse ironicamente Stiles. Normalmente avrei riso alle sue battute, ma non oggi.
Stiles si accorse subito del mio atteggiamento, così mi squardó un attimo con lo sguardo, per poi chiedermi: <<Scott va tutto bene?>>
Non posso mentirgli. Non su questo argomento così delicato.
<<No.>> risposi voltandomi verso il finestrino, sperando che la conversazione potesse finire lì.
<<Cos'è successo?>> chiese Stiles spegnendo la macchina e voltandosi verso di me. Io feci un respiro profondo e deglutii.
<<Sta arrivando. Arriva oggi a scuola.>> dissi fissando un punto nel vuoto davanti a me.
<<Chi sta arrivando?>> chiese lui confuso. Io chiusi per un secondo gli occhi e mi voltai verso di lui: il suo sguardo diventò molto simile al mio e ciò un po' mi dispiaceva.
<<Lei Stiles...>> risposi, facendo intendere al mio migliore amico di chi stessi parlando. Lui si ammutolì di colpo, confuso e incredulo sulle mie parole.
<<Megan sta tornando.>>
***
<<Stai scherzando spero!>> esclamò Lydia una volta detto la stessa cosa che dissi a Stiles poco prima.
Eravamo arrivati nel parcheggio della scuola da pochi minuti e, come sempre, Malia, Liam e Lydia ci stavano aspettando vicino alla macchina di quest'ultima.
<<Credimi Lydia vorrei che lo fosse...>> risposi alla Banshee abbassando di poco lo sguardo.
<<Scusate ma...chi è Megan?>> chiese Liam confuso.
<<Giá, chi è?>> chiese a sua volta Malia, non capendo chi fosse la persona in questione. Lydia abbassò lo sguardo per far rispondere a qualcun altro e lo stesso feci io; così Stiles sbuffò e, grattandosi la fronte, rispose: <<Una nostra vecchia conoscenza, o per meglio dire->> ma venne interrotto da un rumore di sgommata di un auto.
Tutti e cinque ci girammo e vedemmo una Peugeot 2008 nera che si faceva largo nel parcheggio dell'istituto. Io, Stiles e Lydia riconoscemmo subito la targa della macchina e così uno sguardo di odio si fece largo sui nostri volti.
<<Mia sorella.>> continuai la frase lasciata in sospeso da Stiles poco prima.
Una figura scese dall'auto: indossava un top viola aderente e scollato, molto provocante, coperto da una giacca di pelle nera lunga fino ai fianchi; aveva inoltre dei jeans blu scuro addosso e dei tronchetti neri alti circa una decina di centimetri; i suoi capelli castani scuro lunghi fino alle spalle erano sciolti, con dei boccoli penzolanti e il suo sguardo era glaciale e ben visibile, nonostante indossasse gli occhiali da sole.
Il suo modo di camminare era molto provocante ed elegante allo stesso tempo, ma non mi sarei di certo fatto ingannare da ciò.
<<QUELLA È TUA SORELLA?!>> esclamó Liam, al quale serviva quasi un piattino per la bava che gli stava uscendo dalla bocca.
<<Non ti far ingannare Liam. Sembra docile e carina ma dentro resta una serpe e un mostro di persona.>> disse Stiles in tono serio al giovane Beta.
<<Così mi offendi Stiles.>> esclamò la ragazza una volta che ci aveva raggiunto. Si tolse gli occhiali da sole e se li infilò nella scollatura del top.
<<O dovrei dire Miecyzlaw. Cosa preferisci?>> chiese quest'ultima sarcasticamente.
<<Stiles. Vedo che ti hanno fatta uscire dal riformatorio. Cos'è hai corrotto una guardia per caso?>> chiese Stiles stuzzicandola.
<<Aspettate. RIFORMATORIO?!>> esclamò Liam confuso. Quest ultimo attirò l'attenzione di mia sorella, la quale sollevò un sopracciglio e chiese con il suo solito fare arrogante a Lydia: <<Chi diavolo è questo ragazzino?>>
Nessuno le rispose.
<<Nah. Non avevo voglia di torturare una guardia per poter avere quello che volevo.>> rispose lei sarcasticamente alla domanda di Stiles.
<<E da quando questo?>> chiesi io retoricamente. Lei si voltò finalmente verso di me e mi guardò attentamente: con lo sguardo mi squadrò dalla punta dei piedi fino alla testa.
<<Scott. Ma tu guarda quanto sei cresciuto.>> mi disse esaminandomi attentamente.
<<Che ci fai qui Megan? Voglio la verità.>> risposi schietto e con schifo. Quanto la odio! È solo un mostro.
<<Non è ovvio? Sono tornata per il mio fratello gemello preferito!>> esclamò come se il motivo del suo ritorno fosse chiaro a tutti.
<<Ma falla finita Megan!>> esclamò Stiles affiancandomi, seguito poi da Lydia che si mise al mio altro fianco.
Megan ghignò e roteò gli occhi al cielo <<Tre contro uno? Non mi sembra uno scontro alla pari fratellino.>> affermò chinando leggermente la testa da un lato.
<<Hai perso il diritto di chiamarmi in quel modo tempo fa Megan. Ora dimmi il vero motivo per cui sei qui.>> risposi io tagliando corto.
<<Non è forse ovvio fratello?>> chiese retoricamente la ragazza, facendo pochi passi per avvicinarsi di più a me. Lanciò uno sguardo di sfida a me, Stiles e Lydia, per poi spostare il suo sguardo su Liam e Malia, rimasti in disparte a guardare la scena <<Non sono affari vostri.>> aggiunse.
Il suo tono era tornato serio e, dopo avermi guardato negli occhi per qualche secondo, si voltò ed entrò a scuola, lasciando me e gli altri fuori, tra rabbia e mille domande.
Cominciai a respirare affannosamente: mi stavo per trasformare.
<<Scott?>> mi richiamò Stiles. Io alzai lentamente lo sguardo e, ansimando, guardai il mio migliore amico dritto negli occhi, facendoli brillare di rosso.
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The Wolf's secret - Il segreto del lupo
FanfictionE se Scott McCall avesse una sorella gemella? Non la classica brava ragazza ovviamente! Lei sarebbe l'esatto contrario di Scott, ma anche lei sarebbe un lupo mannaro come il fratello! Se non qualcosa di più... Vi presento Megan McCall, una ragazza m...